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Søderlund profeta (solo) in patria

Redazione

29 maggio 2012

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Nessun posto è come casa. Lo sa bene Alexander Søderlund, ex enfant prodige del calcio norvegese (a 19 anni aveva già debuttato nell’under 21) che fino a un anno fa di prodigioso aveva solo il numero di maglie cambiate in carriera: 9 in 7 anni. Oggi ha esordito nella nazionale norvegese dopo una stagione e mezza tra i bomber della Tippeliga con la maglia dell’Haugesund, squadra della sua città natia. 11 reti la passata stagione, 8 in quella attuale; Søderlund sta contribuendo in maniera sostanziosa all’ascesa di un piccolo club di provincia ai vertici del calcio norvegese. Promosso in Tippeliga nel 2009, due sesti posti consecutivi nelle successive stagioni, oggi l’Haugesund si trova addirittura in lotta per il titolo. “Ma sarebbe già un grande successo qualificarci per l’Europa League”, spiega Søderlund. “Tutto dipende se in estate riusciremo a trattenere gli elementi migliori. Perché in nessun caso qui all’Haugesund insostituibile significa incedibile”. Città nata come insediamento per la pesca delle aringhe, Haugesund ha offerto a Søderlund quella seconda chance che molti suoi colleghi non hanno mai avuto. Formatosi calcisticamente nel Vard, il secondo club cittadino, a partire dal 2008 il giocatore ha intrapreso una carriera girovaga che lo ha portato dalla Francia all’Italia, dal Belgio alla Bulgaria fino all’Islanda. Nella terra dei geyser ha vissuto la sua esperienza migliore, centrando nel 2009 la doppietta coppa-campionato con il FH, club con il quale ha anche giocato due incontri in Champions League (contro i kazaki dell’Aktobe ai preliminari). In Islanda Søderlund era arrivato il prestito dal Treviso, all’epoca in Serie B, che nell’estate 2008 lo aveva misteriosamente messo sotto contratto a dispetto di una poco felice esperienza una categoria più in basso, nel Lanciano. Ma con il club veneto non ha mai disputato una partita ufficiale, iniziando per contro a girare l’Europa come una trottola: in Belgio al Namur, in Bulgaria al Botev Plovdid, fino alla già citata esperienza nel campionato islandese. Nei primi mesi del 2010 ha tentato ancora l’avventura in Italia, nel Lecco in Lega Pro, senza però sfondare. Lasciata la città del Manzoni, Søderlund ha posto fine al suo infruttuoso vagabondaggio tornando dove tutto aveva avuto inizio, al Vard di Haugesund nella C norvegese. Comincia la rinascita. Nel gennaio 2011 è all’Haugesund, inizialmente come riserva della coppia d’attacco Djurdjic-Sorum, poi come sostituto di quest’ultimo, ceduto in estate all’Helsingborg. Lo scorso gennaio entra a far parte della dozzina di debuttanti di una Norvegia sperimentale impegnata in Thailandia nella King’s Cup. In Tippeliga parte affossando con una doppietta i campioni in carica del Molde di Solskjær. Un’altra stagione così, dice, ed è pronto a salutare Haugesund e i suoi gabbiani per migrare nuovamente verso sud.

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