La cura Di Matteo

La cura Di Matteo

Pubblicato il 15 marzo 2012, 14:20

La visione ripetuta di Chelsea-Napoli sarebbe consigliabile a quei calciatori, dei paesi più vari, che sostengono che sia impossibile giocare contro il proprio allenatore e quindi in definitiva contro i propri interessi, regalando frasi memorabili come 'siamo tutti colpevoli, l'esonero del mister è una sconfitta per tutti'. Il 4-1 con cui la squadra di Abramovich ha conquistato i quarti di finale di Champions è infatti figlio, oltre che di una certa dose di sfortuna del Napoli (ottimo nella prima mezzora), anche di una partita con la bava alla bocca giocata dai vecchi che senza un perché diverso dall'antipatia personale avevano fatto fuori Villas Boas. Con Di Matteo, peraltro uomo intelligente e con un una bella carta da giocarsi per il futuro sperando di essere più fortunato di Avram Grant, tre vittorie in tre partite ma soprattutto tante piccole che a chi segue spesso questa squadra non saranno sfuggite: in particolare quegli scatti oscuri per coprire l'errore di un compagno, necessari in una squadra dove il mitico 'filtro' viene fatto solo da Essien (non a caso il più in difficoltà di tutti). Addirittura l'involuto Fernando Torres, entrato quando ogni schema era ormai saltato, si è sparato un'ora da Ravanelli o da 'generoso Graziani' pressando per due. Cosa vogliamo dire? Addirittura tre cose. La prima è che i vecchi possono anche prendere in mano la squadra, perché non possiamo pensare che Di Matteo abbia svelato misteri del pallone o 'motivato' Lampard e Drogba, ma devono avere ancora qualcosa dentro da dare. Quelli dell'Inter non hanno più colpi in canna, quelli del Chelsea ancora qualcuno. La seconda è che se tanti campioni mitizzano Mourinho (e una della cause degli attriti con Villas Boas è stata proprio questa, Moratti se ne ricordi) questo Mourinho tanto male non deve essere: Ibrahimovic, Drogba, Terry, Eto'o, Maicon, eccetera, qualcosa di calcio sapranno. La terza è in parziale contraddizione con la seconda: una grande squadra, costruita nel modo giusto e in buone condizioni fisiche, può essere guidata da qualunque persona intelligente che sappia di calcio, non è necessario l'uomo della Provvidenza. Detto questo, onore al Napoli che senza demeritare forse si è beccato il canto del cigno di quasi un decennio di super Chelsea. Twitter @StefanoOlivari

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