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L’Italia che perde pubblico e guadagna sponsor

Redazione

26 ottobre 2011

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Tra le cose che funzionano nel nostro calcio (ci sono, per fortuna...) c'è sicuramente la Nazionale: dopo il flop dei Mondiali del Sudafrica, Giancarlo Abete ha affidato a Cesare Prandelli il piano di rinascita. E gli azzurri si sono qualificati con largo anticipo per gli Europei di Polonia-Ucraina della prossima estate. Un ottimo risultato. Vero che gli ascolti tv, riferiti almeno alle qualificazioni, sono in calo: ma non credo sia colpa della Rai, che detiene i diritti, e nemmeno della Nazionale. Il problema è che adesso gli ascolti sono molto più frammentati rispetto al passato, e le pay tv, indubbiamente, giocano un ruolo importante. Ma la Rai potrà fare buoni (se non ottimi) ascolti nel 2011: basta che gli azzurri vadano avanti agli Europei e l'entusiasmo torna subito. Il 2 e 3 dicembre intanto appuntamento a Kiev, per il sorteggio: folta sarà la delegazione italiana (Abete, Valentini, Albertini, Prandelli, Vladovich, Balducci, eccetera), anche perché dopo dovrà essere scelto non solo in ritiro (Ucraina più che Polonia, pare) ma anche dove sarà Casa Azzurri. Perché c'è da pensare pure ai tifosi, anche se sarà un Europeo sicuramente poco comodo viste le distanze fra i due Paesi e non dovrebbe esserci un grande afflusso. Ma il successo della Nazionale nelle qualificazioni ha ridato interesse anche agli sponsor: la Fiat è tornata ad essere main sponsor, anche perché ha una forte presenza non solo in Polonia ma anche in Brasile dove nel 2014 si svolgeranno i Mondiali. Poi ci sono Tim, Alitalia, Uliveto, Dolce e Gabbana, Generali, eccetera. Il Made in Italy, quanto mai importante di questi tempi (e anche tanti soldi nelle casse della Figc, utili per portare avanti i progetti). Il Club Italia, con il vicepresidente Demetrio Albertini e un appassionato Arrigo Sacchi, sta lavorando sodo. E' tornata anche la Nazionale under 15, affidata ad Antonio Rocca. Ciro Ferrara, ct della Under 21, è stato a Belgrado per vedere all'opera i ragazzi della Lega di serie B. C'è la volontà di resistere all'ondata degli stranieri. (...) Fonte: articolo di Fulvio Bianchi su Repubblica.it Link alla versione completa dell'articolo

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