Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Il meno amato da Mourinho e Moggi

Redazione

22 settembre 2011

  • Link copiato

Tutti gli errori degli ultimi tre mesi interisti, così come quelli dei 16 anni precendenti, vanno imputati a Massimo Moratti. Insieme ai meriti, ovviamente: con tutto il rispetto per gli allenatori e i giocatori che hanno ottenuto le vittorie del recente passato. Poi materialmente certe strampalate operazioni, dal mediocre Alvarez al dimezzato Forlan, sono state condotte da altri, ma la faccia è comunque la sua. Invece l'ingaggio di Ranieri, al di là degli aspetti contrattuali che sono stati definiti da altri, è stata una sua scelta al cento per cento. Dopo due allenatori (Benitez e Gasperini) non voluti e uno (Leonardo) ingaggiato per gestire senza traumi l'ultima buona stagione dei vari ultratrentenni, Ranieri è una scelta forte oltre che la migliore di quelle possibili. Tutti conoscono la carriera dell'allenatore romano, inutile fare copia e incolla dei pezzi di altri. Troviamo però interessanti alcune considerazioni che haanno portato al suo contratto biennale. 1) In un mondo, quello interista, pieno di vedove di Mourinho, Moratti ha voluto l'unico allenatore italiano che davvero gli si sia contrapposto dal punto di vista sportivo e dialettico (e che senza i due gol all'Olimpico del Pazzini doriano avrebbe anche vinto lo scudetto con la Roma). Sentir parlare in continuazione del mito di Mourinho fa star male gli anti-interisti e un solo interista: Moratti stesso. 2) Tutti sono ex di quasi tutto, qualche consigliere-tifoso ha fatto presente a Moratti il passato juventino di Ranieri dicendo che la piazza non gradirebbe l'ennesimo ex bianconero. Ma Ranieri era arrivato alla Juventus già con un'ottima carriera alle spalle, dal punto di vista personale non può essere paragonato a un Lippi che come allenatore alla Juventus deve tutto. 3) Ranieri, forse non tutti lo sanno, è poco cordialmente detestato da Luciano Moggi. Che non perse occasione per sparare mediaticamente contro la sua Juventus, rea di essersi qualificata 'solo' per la Champions League (quelle seguenti, invece...). E in questo clima incattivito Ranieri è sicuramente la scelta più da Inter che potesse fare. 4) Ranieri viene spesso raccontato in maniera superficiale da chi si ferma alle conferenze stampa, un po' come Ancelotti. Dietro i modi educati sanno essere durissimi con i giocatori, essendolo stati in serie A e capendo al volo certe dinamiche. Con Ranieri, per intenderci, Cambiasso non dirà più a Ranocchia che tipo di modulo difensivo adottare. In generale i vecchi possono essere trattati concedendogli una morbida autogestione (tipo Leonardo, o come sarebbe stato Figo), che ha i suoi vantaggi, o con durezza. Moratti ha per una volta scelto questa seconda strada. Concludendo? Nessuno chiede a Ranieri di essere un condottiero o di regalare un titolo al giorno ai giornali. E nemmeno di fare la guerra al mondo. Gli si chiede un po' di ordine, una guida decisa e un terzo posto che significa Champions e permanenza all'interno del mercato che conta. Stefano Olivari [poll id="14"]

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi