Nell’anticipo domenicale dell’ora di pranzo, colpo interno dell’Atalanta che batte 1 a 0 il Palermo. Avvio vivace e giocato costantemente in attacco da parte dei bergamaschi. Al 34esimo, Denis beffa Tzorvas e firma il gol partita. I rosanero non ripetono la partita vinta contro l’Inter, anzi non reagiscono e accusano un certo affaticamento. Nel secondo tempo, il direttore di gara, De Marco, è costretto a sospendere momentaneamente la gara a causa di un forte temporale. Si riprende dopo quaranta minuti, ma i rosanero non trovano il pari e soccombono al cospetto dei nerazzurri che risalgono la china: la classifica ora dice -2.
Seconda vittoria consecutiva e primato in classifica per la Juventus che, dopo la dilagante vittoria contro il Parma, replica ed espugna il Franchi, sconfiggendo il Siena per 1 a 0. Ritorno da ex per Antonio Conte che ha guidato i toscani fino al ritorno in serie A lo scorso giugno. Alessandro Matri, al nono della ripresa, sblocca il risultato, sfruttando l’assist di Vucinic e con un lampo vincente regala tre punti ai suoi. Ottima la prestazione di Andrea Pirlo, faro del centrocampo. In attacco, comunque, si è visto poco, merito anche di una difesa avversaria ben messa in campo e che ha concesso davvero il minimo alla Signora che con una sola occasione nitida da gol porta a casa i tre punti.
In vetta, spicca anche l’Udinese che, in casa, surclassa con un netto 2 a 0 la Fiorentina. Dopo soli otto minuti di gioco, Di Natale, dal dischetto, non sbaglia e porta i bianconeri in vantaggio. Passano ventuno minuti e Isla, con un bel tiro di destro, raddoppia. I viola restano spettatori, non reagiscono e non posso far altro che inchinarsi al cospetto della formazione allenata da Francesco Guidolin che dimostra di essere una delle migliori interpreti del calcio italiano. Da segnalare, l’infortunio occorso ad Alberto Gilardino che ha lasciato il terreno di gioco, al 70esimo, in barella per un trauma distorsivo al ginocchio.
Anche il Cagliari è a punteggio pieno e dopo quarantuno anni torna ad assaporare il piacere del primo posto. Nell’anticipo del sabato, infatti, i ragazzi allenati da Ficcadenti si sono imposti per 2 a 1 contro il Novara. I rossoblù, aggressivi e perennemente in zona d’attacco, sbloccano il risultato al 38esimo con Thiago Riberio. Il Novara cerca il pari ma a colpire sono ancora i sardi, all’86esimo, con Larrivey. Due minuti dopo, Morimoto accorcia le distanze, ma il risultato resta immutato.
Pessimo esordio per la Lazio che, all’Olimpico, affonda per mano del Genoa. All’undicesimo del primo tempo sono i biancocelesti a passare in vantaggio con la rete di Sculli. Man mano che il tempo passa però è il Genoa che detta legge. La seconda frazione di gioco, infatti, si apre a favore dell’undici allenato da Alberto Malesani: al 54esimo, Palacio pareggia e, al 71esimo, Kuka ribalta il risultato. Per la squadra di Edy Reja un’altra rimonta dopo quelle subite dal Milan e dal Vaslui in Europa League. Forse, bisognerebbe mettere a punto la condizione fisica, ma soprattutto quella mentale.
Lecce corsaro in casa del Bologna: i salentini affondano per 2 a 0 la formazione di Bisoli che, a fine partita, viene contestato dai tifosi. Di Francesco può avere di che sorridere: i suoi ragazzi giocano una partita magistrale e in netta superiorità a livello di gioco. A coronamento di una gara perfetta arrivano i due gol: al 37esimo, Giacomazzi gonfia la rete e al quarto d’ora della ripresa, Grossmuller firma il raddoppio.
Al Tardini, il Parma, con un Super Giovinco, conquista tre punti, battendo 2 a 1 il Chievo. Nel primo tempo, precisamente al 24esimo, l’ex attaccante bianconero porta in vantaggio i gialloblù, beffando Sorrentino. Nella seconda frazione di gioco, i veneti prendono coraggio e, al secondo minuto, colpiscono la traversa con Jokic e al 33esimo Paloschi ristabilisce la parità. In zona cesarini i tifosi emiliani possono esultare: al 91esimo, la Formica Atomica, raddoppia anche se quattro minuti dopo si fa espellere per somma di ammonizioni.
Vittoria di rigore per il Catania contro il Cesena. I ragazzi di Montella sono autori di una buona prova corale e proprio allo scadere del primo tempo, al 46esimo, trovano il gol vittoria con Maxi Lopez che dal dischetto non sbaglia. Nel secondo tempo, gli ospiti reagiscono, trovano la forza per cercare il pareggio, ma il guizzo vincente non arriva.
Reti inviolate, nell’anticipo del sabato sera, tra le deluse del campionato, Inter e Roma che stentano a decollare e a trovare la strada della vittoria. Al quarto d’ora attimi di paura per l’infortunio a Stekelenburg che perde i sensi dopo essere stato colpito, senza volerlo, alla testa da un calcio di Lucio. Entra Lobont al suo posto, ma per il portiere giallorosso nessuna conseguenza e già domenica mattina ha lasciato l’ospedale. Più Roma che Inter. Per i nerazzurri, l’unica occasione da gol è quella di Nagatomo, sul finire del primo tempo. Nella ripresa, le squadra sono più attive: Milito, di testa, non centra la porta e Zarate sfiora il palo. Luis Enrique manda in campo Borriello, mentre Gasperini opta per Muntari al posto di Forlan scatenando la reazione dei tifosi. A pochi minuti dal termine Kjaer salva sulla linea un tiro di Sneijder e il risultato resta immutato.
A far compagnia a Juventus, Udinese e Cagliari, arriva anche il Napoli di Mazzarri che, nel posticipo domenicale, affonda per 3 a 1 il Milan. All’undicesimo, Aquilani, con un gol di testa, porta in vantaggio i rossoneri, ma la gioia dura poco. Passano solo sessanta secondi e ha inizio l’assolo partenopeo con direttore d’orchestra Edison Cavani che pareggia al 13esimo. Il Matador insiste: al 36esimo, raddoppia e poco dopo l’inizio della seconda frazione di gioco, firma la tripletta. Allegri deve rivedere molto, a partire dalla difesa che in otto gare ufficiali ha già incassato otto gol,mentre nello scorso campionato è stata la meno battuta. La squadra è apparsa confusa e poco concreta anche se le numerose assenze dei vari Ibrahimovic, Robinho, Boateng e Ambrosini si sono fatte sentire. Solo applausi e complimenti al Napoli che continua a fare bene, a conquistare punti e a volare alto.
La Classifica: Napoli 6, Juventus 6, Udinese 6, Cagliari 6, Genoa e Catania 4, Palermo, Fiorentina, Lecce e Parma 3, Chievo, Lazio, Novara, Inter, Roma , Siena e Milan 1, Cesena e Bologna 0, chiude l’Atalanta a -2.
Prossimo turno: Novara – Inter (martedì, ore 20.45); mercoledì, ore 20.45: Cesena – Lazio, Chievo – Napoli, Fiorentina – Parma, Genoa – Catania, Juventus – Bologna, Lecce – Atalanta, Milan – Udinese, Palermo – Cagliari. Roma Siena si giocherà giovedì sempre alle ore 20.45.
Raffaella Picciani
[album id = 110 template = compact]