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Eto'o ha fatto solo bene

Redazione

16 agosto 2011

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Esercizi di moralismo sulla pelle di Samuel Eto'o, da parte di chi magari tradirebbe la propria madre per venti euro. Continuiamo a a non vedere il male nel guadagnare onestamente 20 milioni di euro netti all'anno per le prossime tre stagioni invece di 10, se trovi il pazzoide che te li dà a 30 anni passati. Togliamo i condizionali anche se mentre stiamo scrivendo l'attaccante si sta ancora allenando con Gasperini e la firma è prevista per venerdì. Continuiamo però a non ritenere i soldi di Kerimov più spregevoli di quelli dei proprietari delle Sette Sorelle italiane di qualche anno anno fa: tutti per varie ragioni finiti in carcere, scampati al carcere grazie a leggi ad personam o abili nello scaricare sui risparmiatori o sullo Stato italiano gli effetti negativi della loro incapacità. Detto questo, per una volta nella vita Moratti ha ceduto un fuoriclasse al momento giusto, come di solito è sempre stato bravo a fare il Milan (da Gullit a Kakà, passando per Shevchenko). Il che non significa che i tifosi dell'Inter possano esultare, visto che questo è il segnale inequivocabile (al di là del futuro di Sneijder) di un anno di transizione in attesa di un nuovo uomo della provvidenza: forse non l'agognato Guardiola (il cui centrocampo di riserva al Barcellona, Fabregas-Mascherano-Keita e dimenticando Thiago Alcantara, è anche il secondo centrocampo al mondo: perché si dovrebbe lasciare un club così?), ma il più abbordabile Roberto Baggio. Ci sarà tempo per il fantamercato interista (da novembre, diciamo), al momento l'unica certezza è che Eto'o ha fatto giustamente i propri interessi. Senza aspettare che qualche tifoso gli gridasse cose del tipo 'sei finito, vattene', che sono state riservate anche a campioni più grandi. Stefano Olivari (in esclusiva per il Guerin Sportivo)

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