Si sta delineando sempre più la nuova Juventus di
Antonio Conte (l'ennesima scommessa, ma forse meno ardita rispetto a quella dell'anno scorso con Delneri).
Ci stiamo abituando a una squadra rivoluzionata di anno in anno, alla ricerca di un'identità smarrita, di un nuovo ruolo all'interno del campionato.
Se dopo la bufera
Calciopoli, i tifosi si erano aggrappati ai propri colori, orgogliosi di cosa essi rappresentassero al di là di scandali e intercettazioni varie, a distanza di 5 anni cominciano a reclamare qualcosa di più.
Ambizioni mai sopite ma duramente sottoposte alla realtà dei fatti, e cioè che da due stagioni la squadra nemmeno raggiunge la
Champions League.
Il cantiere è ancora aperto ma qualcosa si è già aggiustato, se non altro il neo tecnico possiede nel proprio dna tutti i cromosomi della "
juventinità", che potrebbero tradursi come valore aggiunto in termini di motivazioni.
Tuttavia la storia insegna che è molto difficile rinascere dalle proprie ceneri, modificare assetti, squadre e staff ogni anno, almeno queste sono situazioni a cui molti tifosi non erano certo abituati.
Arriveranno forse
Lugano (o Alex), magari anche
Vargas ma basteranno a far tornare a primeggiare la Juventus, o almeno a farla competere con le milanesi, il Napoli o la Roma?
Marotta si dice soddisfatto ma in realtà gli resta un lavoro titanico ancora da sbrigare: sfoltire la rosa, eliminando doppioni e indesiderati. Poi toccherà a
Conte trovare l'assetto giusto (lui è un seguace di un 4-4-2 molto offensivo, tanto da indurre gli addetti ai lavori a chiamarlo 4-2-4 ma con gli uomini a disposizione è davvero il modulo giusto?).
Non sarebbe più consono un 4-3-3 di modo da poter schierare una mediana completa e ben assortita con
Marchisio-Pirlo-Vidal e un tridente composto da
Krasic-Matri-Vucinic?
Ma indipendentemente da moduli, schemi e quant'altro, confrontando il roster della squadra bianconera con quello di altre big italiane, vi sembra all'altezza di centrare il bersaglio della Champions? I posti sono diminuiti, sono solo 3 e, se non paiono già assegnati, poco ci manca.
Le milanesi sembrano le candidate numero uno alla vittoria finale, sul Napoli mi sono già espresso, è senz'altro la squadra che si è migliorata di più e deve solo considerare per bene alcune variabili legate alla grande pressione e al doppio impegno (De Laurentiis si è già espresso in proposito...), la Roma è anch'essa un po' un'incognita, Lazio e Udinese sembrano possedere i mezzi per fare il bis.
Insomma, il futuro della Juve appare ancora piuttosto nebuloso. Si parla molto spesso a sproposito di "
progetto a lungo termine", vedremo se Conte avrà modo di plasmare con cura la sua squadra, anche qualora non dovesse centrare nessun traguardo. E' un bravissimo tecnico, sa far giocare le sue squadre in modo arioso ma pure concreto, è un gran lavoratore abituato a tirar fuori il meglio di sè dai suoi giocatori... un po' come quello che si diceva un anno fa circa a proposito di un altro tecnico fedele al 4-4-2!
Gianni Gardon
Dal Blog PELLEeCALAMAIO
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