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Quella volta che Rasheed Wallace...

Redazione

3 agosto 2011

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Rasheed Wallace, star NBA di prima grandezza ritiratosi la scorsa stagione e noto per le proprie pazzie sul campo (detiene il record ogni epoca di falli tecnici, sempre e comunque rimediati per proteste contro gli arbitri), è un nativo di Philadelphia, più precisamente Germantown, North Philly, ghetto afro-americano di indubbia pericolosità, insomma un philadelphiano doc, fiero della propria appartenenza. Ogni volta che veniva a giocare a Philadelphia contro i Sixers (ha militato nei Washington Bullets, Portland Trail Blazers, Atlanta Hawks, Detroit Pistons e Boston Celtics) il pubblico della Wells Fargo Arena lo subissava di boooo, astio e ingiurie per tutta la partita su di lui e su tutta la sua famiglia. Puntualmente intervistato su questo fatto, il suo sorriso smagliante parlava da solo, e le parole facevano da contesto: "certo che mi fischiano, fanno bene, qual'è il problema? Sono philadelphiani, sono dei duri, anche io sono philadelphiano, e anche io sono un duro. Se fossi con loro a guardare la partita anche io farei come loro, fischierei e insulterei Rasheed, non c'è dubbio, e non c'è problema". Daniele Vecchi

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