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Mutu conquistato dal Cesena

Redazione

8 luglio 2011

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L'operazione Mutu-Cesena è una di quelle classiche situazioni in cui il giornalista non può scrivere quello che realmente pensa, ma non certo perchè l'attivissimo Igor Campedelli sia minaccioso e minacciante come tanti colleghi presidenti di squadre più titolate. Con tutto il rispetto per i tifosi romagnoli, non si capisce perchè un campione che per più di metà delle sue stagioni da professionista ha disputato la Champions League debba lottare per la salvezza quando aveva ancora un anno di contratto con la Fiorentina e un mercato anche internazionale di buon livello. Comiche le spiegazioni ufficiali, con Mutu che ha parlato di 'grandi motivazioni' e di 'fiducia nel progetto Cesena' affiancato da Campedelli che ha descritto Mutu come 'esempio e guida per i nostri giovani'. Guida per i giovani? Speriamo di no...Seguiamo da sempre con attenzione la carriera di Mutu, uno dei giocatori di maggior talento visti nell'ultimo decennio sul pianeta, e pur sorvolando sul privato e sul semi-privato (tipo le frequentazioni con malavitosi di vari paesi) una considerazione la dobbiamo fare. Su di lui pende ancora la richiesta di danni del Chelsea per la rescissione del contratto per la positività alla cocaina (correva l'anno 2004), dopo una serie infinita di ricorsi e di appelli la situazione è la seguente: Mutu dovrebbe indennizzare il Chelsea per una somma equivalente a circa 19 milioni di euro, anche se può ancora appellarsi alla Corte Europea di giustizia. Soldi che non c'entrano con la richiesta inoltrata dal Chelsea alla Fifa, per avere da Juventus e Livorno 17 milioni di euro per 'indebito arricchimento': quella è un'altra parte della vicenda, tutta da chiarire ma diversa da quella riguardante il giocatore. Tornando a Mutu, i 19 milioni sono una somma che probabilmente non ha incassato nemmeno in tutta la sua carriera messa insieme e ammesso che l'abbia incassata è di sicuro a rischio, nel caso le sentenze diventino esecutive. Di qui l'utilità di accasarsi in una realtà più piccola, con uno stipendio relativamente modesto: si parla di 1,3 milioni netti all'anno dai romagnoli (due anni con l'opzione per il terzo), quando i Della Valle gli davano esattamente il doppio. Siccome Mutu non è certo un giocatore in declino, nonostante i 32 anni e la vita fuori dal campo, e sa fare le addizioni, ognuno può dare la sua risposta al perché di questa operazione. Ce ne sono tante di possibili ed essendo la mente umana insondabile vale davvero tutto, anche il 'progetto Cesena'. Stefano Olivari

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