Moggi radiato. Insieme a lui anche Giraudo e Mazzini. Altro che frottole. Questo è il verdetto della commissione disciplinare della Federcalcio in merito ai fatti di calciopoli. Motivazione: “Comportamenti aberranti, che hanno alterato il modo di concepire la competizione sportiva". La commissione ha dunque accolto le richieste del procuratore Palazzi e ha deciso per la pena più severa di tutte.
“Sino a oggi – si legge nelle 16 pagine del documento - non risulta essere intervenuta alcuna decisione a modifica della decisione della Corte federale del 2006 in sede di giustizia penale e amministrativa e neppure all'interno dell'Ordinamento sportivo, non essendo stata proposta alcuna impugnazione per revocazione o revisione delle delibere assunte dagli Organi della giustizia federale. La radiazione è del tutto proporzionata ai fatti commessi, tenuto conto delle aberranti conseguenze che hanno determinato il modo di concepire la competizione sportiva e i rapporti tra le società e i tesserati che ha connotato l'agire del deferito.”
E le nuove intercettazioni scoperte nel processo di Napoli? Quelle che secondo i legali di Moggi dimostrerebbero che tutti – Inter in primis – ebbero rapporti con designatori e arbitri? La Commissione ha definito queste ipotesi “tutte da accertare” e ha aggiunto che “anche qualora fossero accertate, non farebbero venir meno la gravità dei comportamenti”. Inoltre, ancora a proposito di queste seconde intercettazioni, la Commissione si è espressa dicendo che non “appaiono sussistere macroscopici elementi di illegittimità”.
Qualche giorno fa avevamo posto questa domanda: Moggi colpevole o innocente? Si è letto di tutto. Ieri abbiamo avuto una risposta. Non definitiva, certo, ma pur sempre una risposta. Secondo la commissione disciplinare della Federcalcio, infatti, Moggi è colpevole. E come tale deve pagare. Con la radiazione. Ha barato e per questo non può più giocare.
Ripetiamo: non si tratta di una sentenza definitiva, perché gli imputati possono ora rivolgersi, nell’ordine: alla Corte di Giustizia Federale, alla "cassazione sportiva"rappresentata o all’Alta Corte di Giustizia Sportiva presso il Coni.
Questa la cronaca. Una domanda sorge spontanea: è stato giusto punire l’ex direttore generale della Juventus con una sanzione tanto severa? Forse, vi chiedo, non sarebbe stata più idonea una squalifica lunga. Si sarebbe meritato o no, per quanto successo, il direttore Moggi, una seconda opportunità? Privare una persona del mondo in cui ha vissuto da sempre, non equivale (metaforicamente parlando, ovviamente) a togliere la vita a quella persona? È vero, Moggi ha truffato, l’hanno smascherato e l’hanno radiato. Avrebbe meritato o meriterebbe, Lucianone, una seconda possibilità?
Francesco Aquino