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Il Film della Champions League: Manchester United- Barcellona

Redazione

30 maggio 2011

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Il Barcellona è Campione d'Europa. La formazione di Guardiola, nello stadio londinese di Wembley, trionfa e conquista la coppa dalle grandi orecchie. I Blaugrana trionfano per la terza volta nelle ultime sei edizioni e, ancora una volta, sono sul tetto d'Europa. La finale perfetta si ripete due anni dopo con le stesse protagoniste: Pep Guardiola bissa il successo di Roma 2009, mentre Sir Alex Ferguson non riesce nell'impresa. La classe di Lionel Messi contro l'estro di Rooney. Al fischio d'inizio, unica novità di formazione è Abidal che parte titolare dal primo minuto e sostituisce sul manto erboso Puyol, in panchina. I primi minuti di gioco sono tutti per il Manchester United che chiude gli spazi e prova a finalizzare prima con Rooney, ma per Valdes non ci sono problemi di sorta e poi con Hernandez, senza sbloccare il risultato. Gli inglesi, attenti ai minimi dettagli, pressano non poco i Blaugrana che, stranamente, appaiono impauriti e provano una timida finalizzazione con Villa che vede, però, respingere il suo tiro da Van Der Sar. Il portiere del Manchester United, nonchè ex juventino, gioca la sua ultima partita ufficiale e a 40 anni, disputando la sua quinta finale di Champions League. Al 15esimo, Pedro fallisce l'occasione del vantaggio come accade, al 17esimo, con Messi. La compagine allenata da Pep Guardiola, con il passare dei minuti, prende coraggio e cresce. Van Der Sar salva il risultato al 20esimo su Villa. Il Manchester United non è più incisivo e cede il passo ai Blaugrana che colgono al volo l'occasione: al 27esimo, infatti, Pedro, su un ottimo assist firmato da Xavi, complice anche un errato piazzamento della difesa avversaria, insacca la rete e sigla il vantaggio per i catalani. Il gioco passa, totalmente, nelle mani del Barca che imposta le dinamiche tattiche su passaggi e possesso palla, ma al 33esimo, Rooney, in un uno due con Giggs (in fuorigioco millimetrico), pareggia con una prodezza di destro e beffa Valdes. Al 38esimo, Iniesta prova a riportare in vantaggio i suoi, ma Van Der Sar si oppone in sicurezza. Al 45esimo, il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 1-1. Le formazioni tornano in campo senza alcun cambio. Il Barcellona è subito propositivo e Xavi, in girata, manca di poco il gol e Van Der Sar manda la palla in angolo. I Red Devils rispondono con Rooney, ma il risultato non cambia. Al 51esimo Giggs si fa sorprendere da Dani Alves e Van Der Sar prima e Evra dopo salvano la porta inglese. Al 53esimo, Messi non perdona, con un gran tiro di sinistro insacca la rete, Van Der Sar non può nulla e l'undici di Pep Guardiola è ancora più vicino alla vittoria finale. La "Pulce" si conferma, per il terzo anno consecutivo, capocannoniere della competizione, con 12 gol siglati e due assist. Il Manchester United, ora, deve tentare il tutto per tutto per ribaltare il risultato e controvertire ogni pronostico. Al 66esimo, Xavi tira da una distanza di circa venti metri, ma Van Der Sar devia in angolo. Iniesta, dopo un minuto, fallisce il tris. Al 69esimo, Ferguson sostituisce Fabio con Nani, ma il destino e la fortuna sembrano, ormai avergli voltato le spalle. Al 70esimo, infatti, Villa chiude i conti con un destro a girare a dir poco straordinario. Al 77esimo, Scholes subentra a Carrick. I Red Devils non si arrendono, Nani, all'85esimo, prova ad accorciare le distanze, ma la conclusione lascia alquanto a desiderare. Guardiola sostituisce Villa, autore del terzo gol, con Keita e il capitano Pujol entra per Dani Alves. Negli ultimi scampoli di partita, Iniesta manca, di poco, il poker. Standing ovation per l'uscita dal campo, al 91esimo, di Pedro che lascia il posto ad Afellay. Al fischio finale è trionfo per il Barcellona campione d'Europa e per i suoi tifosi. La finale del 2009 si ripete, come si ripete la vittoria Blaugrana. Delusione e rimpianto per Sir Alex Ferguson e i suoi ragazzi che, comunque, si confermano ai vertici del calcio che conta. Merito ed applausi alla formazione blaugrana che gioca un calcio perfetto, ma soprattutto applausi per il direttore d'orchestra Pep Guardiola salito sul tetto d'Europa con il suo calcio fatto di tattica, idee, umiltà, stile, cuore e, naturalmente, orgoglio catalano. Raffaella Picciani [album id = 95 template = compact]

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