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Il bunga bunga dei procuratori

Redazione

9 maggio 2011

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Venerdì scorso, il Guerin Sportivo è stato premiato a Riccione nell’ambito del Torneo Internazionale Under 14 organizzato dalla locale società calcistica da ben 31 anni. Il premio giornalistico, intitolato a Franco il grande, ha scelto quest’anno il nostro giornale «per aver contribuito alla crescita della cultura sportiva, in particolare quella calcistica, in modo incisivo e misurato». Difficilmente poteva esserci motivazione migliore impressa sulla targa del premio, che come gli altri riconoscimenti condivido in primis con voi lettori, vero segreto di questo giornale. Più passano gli anni, più leggo gli altri, più mi convinco che il Guerin Sportivo - e anche il suo sito, nel quale certi commenti stonati suonano ancora più tali - andrebbe difeso dall’Unesco. Mentre l’Unicef dovrebbe occuparsi dei giovani calciatori. Eh sì, perché ad avermi colpito, in mezzo alla puntuale ospitalità della gente di Romagna, è stata la chiacchierata fatta dal palco coi ragazzi di Atalanta e Parma, semifinaliste del torneo. Parliamo di adolescenti di terza media. Ebbene, tutti hanno il procuratore. Tutti quanti. E persino gli allenatori si sono dovuti rassegnare da tempo a parlare con gli agenti. Uno mi ha detto: «Meglio persino i procuratori di certi genitori». È una cosa mostruosa. Chi è nato come me nei Settanta fa fatica a ripensare a se stesso a 14 anni con un procuratore. Per noi era già una cosa impegnativa la borsa della squadra, figurarsi l’agente. Quello di oggi è in genere un ex calciatore professionista, che parte dai bambini per farsi strada nel mondo degli adulti.Non gli interessa nulla dei singoli assistiti, anche perché sa bene che appena uno su 5mila arriverà in Serie A e uno su 35mila in Nazionale (studio Settore tecnico di Coverciano). Va a campione più che per il campione: per la legge dei grandi numeri, qualcuno arriverà. Mi chiedo come l’Associazione procuratori non faccia nulla. Era così zelante nella questione Gea: forse questa barbarie è meno grave? O visto che non ci sono di mezzo soldi, ma solo l'etica, vi si passa sopra più volentieri? Mi chiedo anche quanto si aspetti a ipotizzare un reato penale per chi mette sotto contratto un minore? Il bunga bunga del calcio è una roba oscena, che dura da anni, nel silenzio dei più. I bambini hanno il diritto di essere lasciati in pace a giocare. E se qualcuno gli vuole bene, li tenga lontani dalle cattive compagnie.

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