L'Italia in serie B

Nel prossimo consiglio federale Demetrio Albertini esporrà la sua idea per valorizzare i giovani: una Nazionale Under 21 che giochi nel campionato cadetto o in LegaPro...
L'Italia in serie B

Pubblicato il 26 aprile 2011, 11:04

Consiglio federale, venerdì 29 aprile: una tappa importante, perché i temi all'ordine del giorno sono tanti, e di grande attualità. Il governo del calcio, purtroppo, dalla scorsa estate è dimezzato: non si presentano più i consiglieri della Lega di A (il presidente Beretta più Cellino e Lotito). Motivo, la norma sugli extracomunitari che non è piaciuta nella modalità in cui è stata decisa e anche nel merito. (...) Finalmente verranno fissati i criteri di iscrizione per i prossimi campionati. Le fidejussioni sono state stabilite in 900.000 euro per la B, 600.000 per la Prima Divisione e 300.000 per la Seconda. Un aumento che potrebbe tagliare fuori molti club. Secondo alcune stime, almeno una ventina di società (su 90) non saranno in grado di iscriversi in Lega Pro. Verrà quindi messo un tetto ai ripescaggi: la soglia minima sarà di 72 0 76 club. "Ma ce la faremo?", si chiedono i massimi dirigenti dell'ex serie C. E' giusto comunque mettere un freno a certe situazioni: quest'anno troppe sono state le penalizzazioni per mancato pagamento degli stipendi. Si devono iscrivere ai campionati solo i club sani. Macalli vuole scendere a 60 club nel giro di tre anni e Andrea Abodi punta ad una serie B a 20 società (ora sono 22). Troppo è ancora il divario fra B e Lega Pro: chi retrocede dai cadetti, infatti, molto sovente non riesce ad iscriversi al campionato inferiore e deve ricominciare dai dilettanti (vedi ad esempio Mantova, Perugia, Venezia, Pisa...). E' un sistema che va riformato alla radice. (...) Inoltre Demetrio Albertini spiegherà in consiglio la sua proposta: una Nazionale under 21 o 19 che possa giocare nel torneo di serie B o Lega Pro. Proposta già bocciata da Abodi e Macalli ("folclore"), ma Albertini insiste e vuole che si sviluppi almeno un dibattito politico sul suo piano. Ricordando come all'estero investono sui giovani e da noi si comprano solo stranieri: il Barcellona e il Real Madrid spendono ogni anno circa 12 milioni di euro ciascuno per il vivaio. I massimi club italiani arrivano, quando va bene, alla metà. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Fonte: Fulvio Bianchi per Repubblica.it, link per leggere tutto l'articolo

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