Con due giocatori inclusi nella lista dei setti candidati al PFA Player of the Year stagione 2010/11, il premio quale miglior giocatore dell’anno in Premier League, non possono permanere dubbi riguardo alla grande stagione disputata dal Tottenham Hotspur. Anche in Champions League, dove le deludenti prestazioni ai quarti di finale contro il Real Madrid non possono inficiare il giudizio sull’ottimo torneo disputato dagli Spurs. Vincerà il loro giocatore simbolo, Gareth Bale? Il gallese è il principale indiziato. Ma da Manchester potrebbero arrivare delle sorprese. Nel frattempo, ecco i magnifici sette della Premier.
Charlie Adam. Pressoché sconosciuto a inizio stagione a tutti coloro che non frequentano abitualmente il Championship, il centrocampista scozzese del Blackpool non ha risentito del salto di categoria, riconfermandosi elemento chiave per la manovra dei Seasiders. Il suo sinistro ben educato ha attirato l’attenzione di numerosi club, dal Liverpool al Tottenham. Il Blackpool ha però resistito a tutte le offerte, facendo arrabbiare il giocatore.
Gareth Bale. Per lui la stagione della consacrazione, nonostante un infortunio lo abbia messo ko nei primi mesi del 2011. Devastante per velocità e potenza sulla fascia sinistra, tanto in Europa quanto in Inghilterra. Tra i pochissimi a salvarsi nel naufragio di Madrid. 11 reti in stagione e un futuro, in chiave mercato, ancora tutto da decifrare.
Samir Nasri. Come per Bale, anche per il francese è arrivata la stagione della definitiva consacrazione. L’Arsenal prosegue nel proprio digiuno da trofei, ma nei propri momenti migliori raggiunge picchi di calcio sublime. In termini di creatività ed efficienza nell’attuale stagione Nasri ha superato anche il più quotato Fabregas, risultando anche il secondo miglior marcatore della squadra dopo Robin van Persie.
Scott Parker. Unico inglese presente nella lista, rappresenta una delle poche certezze alle quali può aggrapparsi uno dei peggiori West Ham visti negli ultimi anni. Un play-maker lucido ed essenziale che meriterebbe qualcosa di più della lotta per non retrocedere. Lo sa bene Fabio Capello, la cui fiducia è stata ripagata da Parker con una grande prestazione lo scorso marzo nel successo dell’Inghilterra sul Galles nelle qualificazioni per Euro 2012.
Carlos Tevez. La grande differenza tra l’argentino e il compagno di squadra Balotelli è riassumibile in una sola parola: utile. 8 delle sue 19 reti hanno permesso al Manchester City di sbloccare il risultato, e 6 di queste si sono rivelate decisive. Nessuna altro attaccante in Premier League è così determinate per le sorti della propria squadra. Non ha un carattere facile, ma lui almeno riempie le pagine sportive prima di quelle scandalistiche.
Rafael van der Vaart. Girone d’andata monstre, con 8 gol, 5 assist e incetta di votazioni quale man of the match. Poi una piccola flessione nel 2011, con sole 2 reti e altrettanti assist. Ma l’olandese rimane il colpo di mercato migliore dell’anno, a dimostrazione di come non esista nulla di meglio per un giocatore che essere schierato nel proprio ruolo naturale. Nel suo caso, trequartista alle spalle di un’unica punta, come ai tempi dell’Amburgo.
Nemanja Vidic. Miglior centrale difensivo non solo del Manchester United, ma di tutta la Premier. Per Sir Alex Ferguson il punto di riferimento per eccellenza in un reparto caratterizzato da un alto tasso di rotazione a causa dei numerosi infortuni. Con lui in campo, i Red Devils hanno potuto addirittura permettersi di tenere in campo Rio Ferdinand infortunato.