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Il Film del Campionato - 33esima giornata

Redazione

18 aprile 2011

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Il Milan trionfa contro la Sampdoria e si cuce sempre più lo scudetto sul petto. Al San Paolo il Napoli si arrende all’Udinese e la capolista vola a più sei. La Lazio si conferma la quarta potenza del campionato, mentre l’Inter è in crisi profonda. Nell’anticipo pomeridiano del sabato pomeriggio, la nuova Roma, made in Usa e targata DiBenedetto, all’Olimpico non supera l’esame Palermo. Partita caratterizzata da un arbitraggio non perfetto e dall’undici capitolino che, invece, di mettere al sicuro il risultato, sciupa e regala la vittoria ai rosanero per 3 reti a 2. La danza dei gol la apre Capitan Totti, su rigore, al 20esimo. Pinilla pareggia al 43esimo sempre con un centro dagli undici metri. La ripresa è tutta per l’undici di Delio Rossi: Hernanes colpisce al 39esimo ed al 45esimo siglando una splendida doppietta. Il Palermo, così, ribalta il risultato e il gol di Vucinic, al 47esimo, accorcia solo le distanza, ma il sorriso è tutto per la squadra di Zamparini, mentre Montella intasca una sconfitta che allontana i suoi dall’obiettivo quarto posto. Francesco Totti, intanto, sale a quota 204 reti, ad un solo gol da Roberto Baggio, quinto nella classifica dei marcatori più prolifici di tutti i tempi. Davanti all’ex Divin Codino, Piola (274); Nordhal (225) e Meazza ed Altafini (216). A San Siro la sinfonia è rossonera. Il Milan rifila tre gol alla Sampdoria che vede la serie B e si conferma leader solitaria in vetta alla classifica, a cinque giornate dal termine: lo scudetto diventa sempre più una realtà. I rossoneri impostano la partita nel migliore dei modi, grinta, cuore e forma fisica sono il paradigma perfetto per trionfare: Seedorf al 20esimo batte Curci e infila la palla nell’angolino alto. Abbiati e Pato escono per infortunio, ma il miglior Cassano sostituisce il Papero e al nono della ripresa, su rigore, centra il bersaglio e festeggia il primo gol da papà e Robinho, al 16esimo, sigla la terza rete e corona una serata perfetta. L’Inter affonda a Parma e, dopo l’eliminazione dalla Champions League, saluta anche il sogno tricolore. Al Tardini, sono i padroni di casa a tenere le fila del gioco e i nerazzurri sono spettatori di un tracollo. Giovinco gonfia la rete al 35esimo della prima frazione di gioco e Amauri raddoppia al 41esimo della ripresa. Colomba non può che essere soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi e per i tre punti conquistati che avvicinano la squadra alla salvezza. Per l’undici di Leonardo, ora, recuperare otto punti sui cugini rossoneri è un’impresa, praticamente, impossibile: della squadra perfetta dello scorso anno non resta che una formazione priva di forma e di entusiasmo a secco di risultati. La Lazio stravince, si conferma quarta potenza del campionato e contro il Catania è poker: apre le marcature, al 40esimo, Hernandez, i rossoblu reagiscono e pareggiano al 46esimo con Schelotto. La ripresa poi diventa un assolo biancoceleste: al 56esimo Mauri raddoppia, il tris arriva al 78esimo con Floccari e al 90esimo la ciliegina sulla torta porta il nome di Maurito Zarate. La Juventus dopo tre vittorie consecutive, viene fermata, al Franchi, dalla Fiorentina: il match termina a reti inviolate, anche se i viola hanno provato più volte a scardinare la difesa bianconera, senza, però, impensierire più di tanto Gigi Buffon. In prospettiva Champions, per l’undici di Del Neri, il quarto posto si allontana sempre più visto il successo esterno della formazione di Edy Reja. A Marassi, in scena la sfida salvezza tra Genoa e Brescia. I padroni di casa firmano il tris contro le rondinelle e si aggiudicano la permanenza nella massima serie. Al 59esimo Rafinha porta in vantaggio i liguri che, poi, raddoppiano con Berardi (autorete) al 71esimo e Antonelli, al 94esimo, segna il terzo gol. Per la formazione allenata da Iachini, la serie B diventa un pessimo presagio. Anche il Cesena conquista tre punti d’oro per la salvezza battendo, in casa, il fanalino di coda Bari per 1 a 0. Al Manuzzi decide, al 48esimo, il gol di Bogdani. Ficcadenti ed i suoi uomini scavalcano la Sampdoria in classifica e si attestano al quart’ultimo posto. Il Lecce ci mette il cuore, il Cagliari sciupa e manda all’aria la vittoria. Al 20esimo è Acquafresca a portare in vantaggio i sardi, ma all’inizio della seconda frazione di gioco, Mesbah pareggia. I pugliesi attaccano, ma Conti, al 67esimo, porta l’undici di Donadoni sul 2 a 1. Acquafresca replica e segna il 3 a 1. Sembra ormai fatta, ma accade l’impensabile. All’88esimo Fabiano accorcia le distanze e al 94esimo Corvia sigla il definitivo 3 a 3. La salvezza strizza l’occhio anche al Chievo che, al Bentegodi, manda ko il Bologna per 2 a 0. Al 15esimo segna Constant e all’83esimo Marcolini chiude i conti con uno splendido gol da centrocampo. Gialloblu in dieci dal 45esimo per il rosso rimediato da Rigoni, ma, anche in inferiorità numerica, portano a casa la vittoria. Al San Paolo è tutto esaurito per il big match tra Napoli ed Udinese: i partenopei devono vincere per continuare ad inseguire il Milan ed il sogno colorato di tricolore, ma è l’Udinese a fare la parte del leone e al 55esimo si porta in vantaggio con Inler e dopo soli sette minuti raddoppia con Denis. All’87 viene espulso Domizzi e Handanovic all’89esimo para un rigore al Matador Cavani. Al 95esimo Mascara accorcia le distanze, ma ormai, i bianconeri hanno in tasca la vittoria. Per la formazione di Mazzarri un ko interno pesante che affievolisce le speranze scudetto e fa sorridere la Milano rossonera. La classifica dopo 33 turni: Milan 71, Napoli 65, Inter 63, Lazio 60,Udinese 59, Roma 53, Juventus 52, Palermo 47, Cagliari 44, Fiorentina 43, Genoa 42, Bologna 40, Chievo 39, Catania 36, Parma e Lecce 35, Cesena 34, Sampdoria 32, Brescia 30, Bari 21. Nel prossimo turno, il Milan dovrà vedersela, fuori casa, con il Brescia, il Napoli sarà impegnato sul campo del Palermo, l’Udinese sarà chiamata all’esame Parma, l’Inter giocherà al Meazza contro la Lazio e la Juventus sarà di scena a Catania. Raffaella Picciani [album id = 72 template = compact]

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