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Cassano e Balotelli, povero Prandelli

Redazione

20 marzo 2011

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Se i punti di forza del nuovo ciclo azzurro sono davvero Balotelli e Cassano, come va ripetendo la grande stampa sportiva dal giorno dell’eliminazione dal pessimo Mondiale sudafricano, c’è poco da invidiare Cesare Prandelli. Povero lui. E poveri noi italiani. Ricchissimi invece i due protagonisti in questione, malgrado abbiano dimostrato poco o niente sul campo. Il primo, intendo Balotelli, è a malapena un progetto di calciatore. Per carità: a forza di aspettarlo, e con mille occasioni negate ad altri coetanei, potrà un giorno sbocciare. Immagino il tripudio di titoli quel giorno, visto che Mario gode della protezione esplicita di un famoso quotidiano e di tanti addetti al gossip. Ma ancora non ha dimostrato nulla, a parte una superficialità di comportamenti che rasenta altre definizioni. In appena 21 anni, di cui gli ultimi tre da calciatore professionista, di Mario ricordiamo pochissimi gol - qualcuno, a onor del vero, bello - e una valanga di cazzate. Gli spari con la scacciacani, le multe, le maglie gettate per terra, quella del Milan indossata nei tempi sbagliati, i fratelli rumorosi, le polemiche con Mourinho, le fidanzate sempre appariscenti, fino all’ultimo calcio dell’altro sera in Europa. Mancini ha fatto spendere al City 28 milioni di euro: credo che Mansour abbia diritto a qualche chiarimento da parte del suo tecnico. Del secondo, Fantantonio da Bari, non riconosco più nulla, a partire dal fisico. A Milano mi sembra appesantito. O quantomeno non dimagrito come voleva una certa vulgata dopo la lunga pausa post-Samp. Soprattutto lo vedo ordinario in campo. Non vorrei che a forza di controllarlo e di autolimitarsi lui nelle cassanate (mi raccontano di un contratto con clausole severissime), abbia spinto troppo sul freno. Contro il Palermo ho visto pochissimi guizzi e un’assenza di lampi che ne hanno sempre caratterizzato invece il gioco. Mi piacerebbe vederlo meno impiegato e più anarchico, ovviamento solo in campo. PS Mentre scrivo, giunge conferma che Prandelli non ha convocato Balotelli per le partite con Slovenia e Ucraina, atto dovuto dal codice etico, al pari di De Rossi. Ha invece chiamato Cassano. Speriamo bene. PS2 vi ringrazio dei bellissimi messaggi inviati per i nostri amici giapponesi di Calcio2002, che hanno apprezzato e ringraziato a loro volta. La solidarietà non conosce barriere né distanze.

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