Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Serie A, una questione di...sintesi

Redazione

14 marzo 2011

  • Link copiato

Aspettiamo una nuova Wikileaks per averne la certezza, ma è più che probabile che se mai Fbi o Cia leggeranno questa rubrica la catalogheranno nel fascicolo “discovery of hot water” (scoperta dell’acqua calda). Ma è un’acqua calda che abbiamo scoperto solo in questo week-end, e ci ha fatto riflettere su cosucce come omologazione dell’informazione, futuro del web e via andare. E dunque. Immagina, lettore, di andare in edicola a comprarti un quotidiano (anzi, magari vacci davvero, che fa comunque bene) per leggere delle sorti della tua squadra. E compri, che ne so, Repubblica. Poi però ti fidi poco di Repubblica perché - come spiegano autorevoli Tg e autorevolissimi politici - ai giornalisti comunisti devi stare attento, allora ti compri anche il Corriere della Sera per avere un contrappeso giornalistico. Ma decidi che è bene anche un punto di vista specializzato e compri la Gazzetta dello Sport. Vai a casa, apri Repubblica e leggi l’articolo. Quindi apri il Corriere e l’articolo è lo stesso. Non è che dica più o meno le stesse cose, proprio l’articolo è lo stesso identico e preciso. Sconcertato (e non nel senso di Mario Sconcerti), apri la Gazzetta dello Sport. E anche lì lo stesso identico e preciso articolo. Impossibile, vero? Beh, è esattamente quello che succede sui siti dei quotidiani più importanti e prestigiosi. E su tutti gli altri siti di informazione che da qualche tempo mostrano i gol della serie A già poche ore dopo le partite. Proprio perché capita da qualche tempo, siamo con ogni probabilità alla scoperta dell’acqua calda. Ma personalmente me ne sono accorto solo in occasione di Brescia-Inter. Sono andato sul sito del quotidiano dove di solito vedo i gol e ho guardato il servizio. Poi sono capitato sul sito di un quotidiano concorrente, già che c’ero ho cliccato di nuovo sugli highlights ed era lo stesso servizio. Con la pulce nell’orecchio sono andato su un terzo sito. Idem. Non solo le stesse immagini, montate nello stesso ordine e successione di episodi, ma anche lo stesso commento. Intendiamoci, immagini di qualità, un servizio completo (con un paio di dettagli di cui vi diremo), commento neanche male, con la giusta enfasi che ormai si usa per le telecronache, c’è quello che un tifoso vorrebbe vedere (e che vede sempre più spesso, e questa è una delle spiegazioni dei miserrimi ascolti di 90° Minuto, Controcampo e Domenica Sportiva). Ma appunto lo stesso servizio. E l’esempio che vi ho fatto sopra spiega che nella carta stampata sarebbe una cosa inconcepibile, ma tutto sommato anche nelle tv. Già da questo ci sarebbe di che riflettere su come il Web sia considerato ancora – anche da chi ne fa un uso intensivo – un mass media accessorio, minore, utile come complemento, ma non come mezzo di informazione principale. Altrimenti una cosa così susciterebbe scandalo. Anche perché di siti è molto più facile consultarne più di uno, a differenza che dei giornali cartacei. Invece tutto questo ha una spiegazione, sul web. I siti comprano tutte le immagini dallo stesso fornitore, il Perform Group, multinazionale inglese che detiene i diritti web di oltre 40 manifestazioni sportive, che glieli vende chiavi in mano. Ovvero, i filmati arrivano già pronti, con tanto di pubblicità di accompagnamento, e i siti devono solo sbatterli online e godersi le cliccate degli internauti. Ed è quello che fanno, senza neppure cambiare il commento in voce tanto per differenziarsi (o forse non possono, vai a capire qual è il contenuto dell’accordo). Posto che poi cambiare il commento avrebbe un’utilità, e in effetti il dubbio viene: come cantano Elio e le Storie tese, “la gente vuole solo il gol”. Quindi nessuno storce il naso alla possibilità di vedersi le immagini gratis, sfuggendo alla dittatura del canone televisivo satellitar-digitale. Neanche noi, e infatti ringraziamo. Ma il vero motivo per cui ringraziare Perform (e i siti suoi clienti) è un altro. Seppur un po’ legnosi, senza replay degli episodi scabrosi (meglio evitare polemiche?) e commentati con ritagli della telecronaca originale (tipo 90° Minuto di quest’anno per capirci), quindi con tanta enfasi e poca analisi, i servizi sono completi. Che accadrebbe se - per ipotesi - dalle sintesi venisse tolta qualche clamorosa palla-gol o un’espulsione controversa, o se i filmati diventassero clamorosamente faziosi? Chi li ha come unica fonte di informazione neppure se ne accorgerebbe. Supponiamo che questo di Perform sia un monopolio, e i monopoli sono potenzialmente dannosi anche per questo, perché permettono ipotesi del genere. Ipotesi, appunto, ma l’uomo vive anche di ipotesi, di dubbi, di elucubrazioni. E di principi, e questa è giusto una questione di principio. Perché è davvero curiosa questa uniformità sul web, che è considerato ormai la salvezza del mondo da censure, informazioni drogate, parziali o assenti, il regno del diverso pensiero e del diverso parere (vogliamo dire di quanto ormai le televisioni sono tutte uguali a se stesse?). Non preoccupa l’episodio in sé - è chiaro che per essere visti da più gente possibile servono equilibrio, imparzialità e cautela - ma quel che dimostra: che si potrebbe uniformare l’informazione web in cose ben più serie. E più serie del calcio ce ne sono parecchie, di cose. Ma anche questa, come discovery of hot water, non è male.

Livio Balestri

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi