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Le news dopo i La Crus

Una surreale serata radiofonica su RadioUno, con brandelli di Champions League che hanno osato infilarsi nel cazzeggio sanremese. Venendo respinti a colpi di battute...

Redazione

16.02.2011 ( Aggiornata il 16.02.2011 10:14 )

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In questi giorni l’Italia ha un problema in più. No, non un noto processo a Milano, non nuovi sbarchi di clandestini, non la Fiat che scappa… No. Sanremo. E che di un problema si tratti è stato subito chiaro a chi ieri sera ha avuto la sventura di non potersi vedere il Milan in diretta tv e, in cerca di una cronaca dettagliata e puntuale, si è sintonizzato su RadioUno Rai, l’emittente che trasmette tutto il calcio in diretta. E le premesse erano delle migliori: la voce era quella, calda, espressiva, ritmatissima, competente, di Francesco Repice, il più bravo dei radiocronisti in circolazione. Che però un difetto ce l’ha: proprio perché è ritmatissimo, ha bisogno di poter raccontare la partita in diretta per intero o giù di lì, senza dare la linea ad altri campi, senza troppe pubblicità. Perché sennò gli si spezza tutto e deve ricominciare da capo. Chi se ne frega, tanto la partita era una sola, ieri. E invece molto presto Repice ha dato la linea a Emanuele Dotto. Pensavamo a un collegamento da studio per aggiornare su Valencia-Shalke. Pensavamo. Invece Dotto dov’era? A Sanremo. Proprio all’Ariston. A cazzeggiare su “Canzoni e campioni”, brillante titolo per una brillante trasmissione nata da una brillante idea. Radio Rai ha appaltato due canali su tre alla diretta del Festival (probabile che non siano stati tre solo per l’inqualificabile rifiuto di RadioTre). Su RadioDue Piero Chiambretti con i suoi commenti. E su RadioUno appunto Dotto assieme a una giornalista di spettacoli, e pure brava, Carlotta Tedeschi, a fare esattamente la stessa cosa. Ma visto che purtroppo c’è questo maledetto intoppo del pallone che osa disturbare la messa cantata (male) sanremese, spariamocelo dentro, in dosi omeopatiche. Con assurdità clamorose: il festival è partito alle 21.15 cioè intorno alla mezz’ora di gioco del Milan. Credete che almeno quei 30’ siano stati occupati dalla radiocronaca integrale della partita? Macché, anche lì bisognava sorbirsi le battutine, le gag e le opinioni di Dotto, Tedeschi e i due inviati dietro le quinte sui vestiti, sulla coppia di brune, sulla Morandi, sul nulla. Non a caso il buon Repice, annusata l’aria, si è fatto man mano sentito sempre più disperato, non sappiamo se per la brutta partita del Milan o per il fatto di avere a disposizione 20 secondi per volta nei rari tempi morti e di essere interrotto per un dialogo dei conduttori con Al Bano o Luca Barbarossa appena scesi dal palco. E ovviamente per ascoltare tutte le canzoni in diretta (niente ci è stato risparmiato). Non bastasse, conduttori e inviati sfoderavano – probabilmente per tenere sveglio l’ascoltatore in preda a inevitabile cecagna – battute di gran livello. Ne abbiamo segnate alcune al volo. Occhio che fanno riderissimo, la scuola è quella di Franco Lauro a 90° Minuto. - Il Valencia segna con Soldado. “Il Valencia segna Soldado un gol”. -“Deve ancora nascere chi ne sa più di Dotto” -“Dopo l’esibizione dei la Crus ci sono le news” - “Ha cantato Vecchioni, e da Luci a San Siro, andiamo allo stadio di San Siro” Vi risparmiamo le altre. Non le abbiamo segnate perché soffrivamo immaginando Repice contorcersi, umanamente distrutto, nella cabina radio di San Siro ascoltando le cose che gli impedivano di raccontare in diretta la sconfitta del Milan contro il Tottenham Hotspurs (squadra che Dotto ha chiamato per tutta la serata Speroni Roventi). Insomma, un eccellente modo di ammazzare l’unico calcio ancora del tutto in mano alla Rai, quello radiofonico (ammazzare Sanremo, come purtroppo sappiamo, è perfettamente impossibile). E qualche protesta deve essere arrivata alle orecchie dell’allegra brigata ligure, perché verso fine serata Dotto si è lanciato nella più classica excusatio non petita dicendo una cosa tipo “Ci scusiamo se non siamo stati sempre all’altezza, ma abbiamo fatto del nostro meglio”. Il problema è che si replica così per tutta la settimana, lo diciamo soprattutto ai romanisti che non potranno guardare la tv oggi. Uomo avvisato… Livio Balestri telecommando@hotmail.it

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