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Uno contro Totti

Ho aspettato un paio di giorni prima di scrivere di Francesco Totti e dell'umiliante sostituzione subita a Genova. Ho voluto prima vedere gli sviluppi, leggere attentamente le parole dei protagonisti, sentire le reazione del capitano. Conclusione? Per me Totti è stato bravo, direi inappuntabile.

Redazione

13.01.2011 ( Aggiornata il 13.01.2011 17:01 )

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Ho aspettato un paio di giorni prima di scrivere di Francesco Totti e dell'umiliante sostituzione subita a Genova. Ho voluto prima vedere gli sviluppi, leggere attentamente le parole dei protagonisti, sentire le reazione del capitano. Conclusione? Per me Totti è stato bravo, direi inappuntabile. Con una crociata personale, o con due parole riversate con livore davanti ai microfoni, avrebbe potuto sfasciare l'ambiente romanista all'istante, già poco coeso leggendo sul Guerino in edicola della situazione di De Rossi. Colpisce da settimane anche il palese nervosismo di Ranieri, ormai mourinizzato nelle risposte. Sappiamo quanto conti Francesco nella Capitale, quanto una sua battaglia troverebbe automatica eco nella stampa e nell'etere giallorosso. Ma lui si è astenuto. Certo: l'insoddisfazione era palese, gli si leggeva sul volto e tra le risposte frenate, con la lingua schiacciata in mezzo ai denti. Ma come dargli torto? Domenica a pranzo, come molti di voi, stavo davanti al video, in piena digestione da pranzo. A un certo punto sono sobbalzato: ma come, davvero Totti veniva mandato in campo nel recupero di partita? Anch'io - come ha detto Francesco caustico - ho pensato a una sostituzione per perdere tempo. Peccato che la Roma fosse in svantaggio e lui l'uomo che la rappresenta in Italia e in Europa da almeno 15 anni. Ranieri ha detto di non essersi accorto del tempo mancante. Gli credo poco. Stavolta ha mancato di rispetto a un giocatore-simbolo. Se pensa sul serio che Totti stia ancora al centro del progetto giallorosso, come dice per tutelarsi, non puoi riservargli quel trattamento. Assurdo, inutile e persecutorio. Capisco anche che gestire un campione di 34 anni, il più grande calciatore nella storia del club e della città, sia complesso, persino ingombrante. Ma tra gli arnesi di un allenatore - e Ranieri è esperto come pochi - c'è anche questo nel kit richiesto. Spero per il bene della Roma che la situazione possa risanarsi in fretta, perché la squadra è buona. Se dovessi fare una scommessa, a fine anno vedo molto più la permanenza di Totti che non quella di Ranieri. A ogni modo, stavolta ha ragione il primo e torto il secondo, senza se e senza ma. Pur capendo infine il nervosismo di Totti per l'affronto subito, è stato sbagliato (come altre volte) prendersela con Palombo o con altri avversari. Non era colpa loro, ma di uno soltanto.

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