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Il decennio nero dell'Intercontinentale

Gli arbitraggi spesso scandalosi e le partite di ritorno in Sudamerica portarono nei Settanta alle rinunce di Ajax, Bayern e Liverpool. Ma nel 1980 arrivarono la Toyota e la partita unica...

Redazione

13.12.2010 ( Aggiornata il 13.12.2010 11:08 )

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La Coppa Intercontinentale, antenata del Mondiale attualmente in corso, viene spesso raccontata in termini epici: paradossalmente più per merito di arbitraggi scandalosi nelle partite di ritorno degli anni dispari (di solito erano in Sudamerica) che delle prodezze dei campioni in campo. Da Santos-Milan 1963 (protagonista Brozzi. che anni dopo avrebbe confessato la corruzione) alle vette di Estudiantes-Milan 1969, passando per Independiente-Inter 1965 (arbitro Yamasaki, quello di Italia-Germania Ovest 4-3). Fu anche per questo che nei Settanta, soprattutto negli anni dispari, le europee aventi diritto quasi sempre si dileguarono senza nemmeno cercare grandi scuse. Nel 1971 il grande Ajax di Cruijff e di tutti gli altri 'regalò' la partecipazione al Panathinaikos finalista di Coppa Campioni, che poi perse contro il Nacional di Montevideo di Cubilla e Artime, la cui anima era il poco amichevole Julio Montero (il padre di Paolo). Nel 1972 l'Ajax portò a casa il trofeo salvando le gambe all'andata e passeggiando al ritorno contro l'Independiente, mentre l'anno successivo la prospettiva del ritorno in Sudamerica lo fece di nuovo rinunciare preventivamente alla doppia finale, con diritto che passò quindi alla Juventus. Ma nemmeno Zoff e Bettega ci tenevano ad essere presi a calci, così per l'unica volta nel suo primo ventennio di vita la Coppa si disputò in gara unica. A Roma, con vittoria dell'Independiente: in campo un diciottenne Daniel Bertoni e un decisivo (e anche lui giovanissimo) Ricardo Bochini. Il Bayern di Beckenbauer la pensava esattamente come i grandi rivali olandesi, così nel 1974 nonostante la possibilità del ritorno a Monaco passò la mano all'Atletico Madrid, che ben allenato da Luis Aragones diventò l'unica squadra ad avere mai vinto l'Intercontinentale senza essere stata campione del suo continente (e tale sarebbe rimasta per sempre, visto che il trofeo non esiste più). Nel 1975 addirittura la coppa non venne disputata, mentre nel 1976 il Bayern si degnò di scendere in campo e vincere contro il Cruzeiro, sopravvivendo alla partita di ritorno al Mineirao. Solito balletto nel 1977, con rinuncia del Liverpool in favore del Borussia Monchengladbach (trofeo alzato poi dal Boca Juniors che in porta aveva Hugo Gatti e in panchina Juan Carlos Lorenzo), altra edizione non disputata nel 1978 (rinuncia del Liverpool e nessuna altra europea disponibile) ed ennesima rinuncia nel 1979: il memorabile Nottingham Forest di Brian Clough rinunciò a partecipare ed il suo posto venne preso dai vicecampioni europei del Malmoe, battuti dall'Olimpia Asuncion di Cubilla nel frattempo diventato allenatore. Così non si poteva andare avanti, per questo nel 1980 arrivarono la Toyota e la partita unica a salvare la manifestazione e a traghettarla verso il terzo millennio. Stefano Olivari stefano@indiscreto.it

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