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Baby Zohore e il sogno della Champions

Baby Zohore, a 16 anni, è considerato la next big thing del calcio danese

Redazione

03.11.2010 ( Aggiornata il 03.11.2010 17:16 )

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Cinque anni fa, il 2 novembre 2005, Lionel Messi realizzava contro il Panathinaikos il suo primo gol in Champions League, all’età di 18 anni e 132 giorni. Ha festeggiato l’evento nel migliore dei modi, siglando la rete del momentaneo vantaggio del Barcellona a Copenhagen. Tra i danesi, c’era un giocatore che più di tutti desiderava scendere in campo per affrontare l’asso argentino, e magari per scrivere il proprio nome nel libro dei record. Il tecnico Stale Solbakken lo ha però lasciato novanta minuti in panchina. Ma Kenneth Zohore non può rammaricarsi più tanto. All’età di 16 anni ha un’intera vita calcistica davanti a sé. Zohore è considerato la next big thing del calcio danese. Ha debuttato nella Superligaen lo scorso 7 marzo, sostituendo il brasiliano Cesar Santin nell’incontro casalingo con l’AGF e diventando, all’età di 16 anni e 35 giorni, il più giovane giocatore di sempre del campionato di Danimarca. Poco più di sette mesi dopo è arrivato il primo gettone in Champions League, nientemeno che al Camp Nou, una manciata di minuti sempre in sostituzione di Santin. Questa volta però niente primato di precocità, rimasto saldamente tra le mani del nigeriano Celestine Babayaro, poco più che sedicenne quando nella stagione 94/95 scese in campo con la maglia dell’Anderlecht contro lo Steaua Bucarest. La scorsa settimana Zohore ha segnato il suo primo gol da professionista, nella vittoria del Copenhagen 3-2 sul Lingby. Anche in questo caso però niente record, perché Mads Beierholm era più giovane di lui quando nel 2001 andò a segno per il Vejle. Rimane tuttavia a disposizione dell’attaccante del Copenhagen il titolo di goleador più precoce della Champions, ad oggi detenuto da Peter Ofori-Quaye, a segno in Olimpiacos-Rosenborg del 1 ottobre 1997 all’età di 17 anni e 194 giorni. Ci sono ancora le ultime due giornate del girone e, con tutta probabilità, anche gli ottavi di finale. Ma anche se non succederà nulla, per Zohore si prospetta un 2011 decisamente intenso.

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