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Redazione

28.09.2010 ( Aggiornata il 28.09.2010 13:12 )

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Wesley Sonck è un tipo da nessuna resa mai, per dirla con le parole del rocker veneto Massimo Priviero. Lo hanno dato per finito almeno tre volte, eppure lui è sempre riuscito a tornare. Non è mai stato un fine dicitore del pallone, ma al gol ha sempre dato del tu, tanto nei club quanto in nazionale. Ed eccolo infatti di nuovo, a 32 anni, con la casacca dei Diavoli Rossi. Lo ha voluto il ct George Leekens per aggiungere un pizzico di esperienza ad un reparto offensivo da under 20: Lukaku, Vossen, Benteke. Perché dopo soli due turni nel proprio girone di qualificazione a Euro 2012, il Belgio è già all’ultima spiaggia: zero punti, due gol fatti (entrambi da un difensore, Van Buyten), quattro subiti, la sua stella (Dembele) ko. Necessario quindi arruolare nuovamente un’attaccante il cui score con la casacca rossa dice 24 reti, sei in meno dei primatisti Van Himst e Voorhof. La quarta giovinezza di Sonck affonda le proprie radici nella provincia belga, dove la scorsa estate il neopromosso Lierse, evidentemente non contento di annoverare tra le proprie fila un veterano quale Tomasz Radzinski, ha deciso di offrire un contratto all’ex capocannoniere del campionato belga 2002 e 2003. Sonck ha debuttato con una doppietta al Ghent, per un 2-2 che ha regalato il primo punto in campionato al Lierse. Poi ha bissato la scorsa settimana contro l’Anderlecht, siglando la rete del definitivo 1-1 che ha fermato a 662 il primato di imbattibilità di Silvio Proto (non incassava gol dalla prima giornata). Secondo punto (d’oro) del Lierse, che domenica ha anche centrato la prima vittoria, sul campo dello Charleroi. Ma in questo caso Sonck non era della partita, infortunato. Gli ultimi rapporti di Sonck sono sempre stati caratterizzati da finali burrascosi: cacciato dall’Ajax a pernacchie dopo aver fallito come successore di Zlatan Ibrahimovic; messo fuori rosa nel Borussia Mönchengladbach dell’amico Advocaat; ringraziato dal Club Brugge con il mancato rinnovo del contratto dopo 21 reti in due stagioni. Tre reti in tre partite con il Lierse certificano però che l’attaccante di Ninove non è ancora uscito dal gruppo. La parola tramonto può aspettare.

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