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Williams, quest'anno stai Serena

Redazione

28.01.2017 ( Aggiornata il 28.01.2017 11:48 )

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Serena Williams trionfando negli Australian Open per la settima volta in carriera è tornata numero 1 del mondo davanti alla Kerber, ha superato Steffi Graf come tornei dello Slam vinti (23 contro 22) ed è a uno solo dal record (da asteriscare) della Court: può bastare? E pazienza se la finale con la sorella Venus sia stata come al solito emotivamente finta: non un tarocco, in senso sportivo, ma qualcosa che gli organizzatori dei tornei e probabilmente nemmeno loro stesse si augurano. Troppo poche le armi di Venus contro la Serena attuale, che in momento davvero modesto per il tennis femminile ha un'altra grande occasione, a 36 anni, per un Grand Slam che chiuderebbe ogni discussione sulla sua superiorità nella storia di questo sport. Il gran torneo della Lucic, arrivata alla semifinale contro Serena, ha ispirato tanti articoli sui padri-padroni del tennis, ma il successo ventennale delle sorellone dimostra che una passione sana, anche di un non addetto ai lavori come papà Richard, è invece necessaria per emergere in uno sport individuale, onesto e dove ad ogni livello ti confronti con i migliori del mondo perché a nessuno, tranne in quei pochi giorni di Davis o Fed Cup, importa se sei il migliore al paesello. Uno sport in cui il sostegno della famiglia, più in termini di dedizione che strettamente finanziario, è necessario. Richard Williams è stato di sicuro un padre ingombrante e con un progetto di vita fin troppo chiaro per le sue ragazze, che da qualche anno si sono liberate della sua presenza, ma ha avuto due grandi intuizioni: tenere lontane Venus e Serena dalla super-attività giovanile (in pratica dai 10 ai 15 anni non hanno disputato tornei), facendole diventare professioniste al momento giusto, e invitarle (traduzione: obbligare) ad avere altri interessi oltre al tennis. Situazione che in certi momenti fra moda, libri, televisione, eccetera, è scappata di mano ma che ha senz'altro aiutato entrambe e rigenerarsi e a superare periodi difficili sia psicologicamente sia fisicamente.

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