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Il ritiro controvoglia di Francesca Schiavone

Il ritiro controvoglia di Francesca Schiavone

Redazione

10.01.2017 ( Aggiornata il 10.01.2017 09:55 )

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Il 2017 sarà l'ultimo anno da tennista professionista di Francesca Schiavone, come lei stessa ha annunciato dopo il 6-3 6-2 subito a Hobart dalla Fett, numero 340 del mondo. Dalla trionfatrice nel Roland Garros 2010 poche parole, tutte pesanti: "Questo sport è una droga per me, lo amo tanto. Ma è arrivato il momento di prendere una decisione: il 2017 sarà il mio ultimo anno nel circuito". Molte campionesse arrivano mentalmente esauste alla fine della carriera, per loro lasciare il tennis è quasi una liberazione: è stato così per Flavia Pennetta (che aveva deciso di smettere a fine 2015 qualche settimana prima del suo storico US Open) e tante altre, non è così per la Schiavone che a 37 anni avrebbe ancora tanta voglia di giocarsi la vita su un campo da tennis. Diciamo che il tennis ha deciso per lei, alla sua ventesima stagione da professionista (esordio nel 1998!). Delle quattro italiane che hanno portato il tennis femminile azzurro in un'altra dimensione, con tutto il rispetto per le bravissime Raffaella Reggi e Silvia Farina, la Schiavone è quella che ha avuto il merito di aprire la strada, con i suoi risultati al Roland Garros (anche la finale 2011, persa con Li Na) e la sua posizione numero 4 nel ranking. Poi, per caso, rivalità e per spirito di emulazione da compagne di Fed Cup (ma anche per un evidente vuoto di potere, sotto Serena Williams) sono arrivate le stagioni magiche di Errani, Pennetta e Vinci: tutte ragazze con storie personali e sportive diverse, a riprova che per emergere ci sono tante strade. Il futuro della Schiavone da capitana di Fed Cup, anche se adesso c'è la Garbin, sembra scritto, ma nel breve periodo è più facile che faccia l'allenatrice-motivatrice. Su tutto ciò che abbiamo scritto un gigantesco asterisco: la Schiavone, attualmente numero 96 del mondo, è reduce da un brutto 2016 nonostante la vittoria in febbraio a Rio de Janeiro (onestamente un torneino, in tutto il tabellone incontrò una sola giocatrice fra le prime 100 del ranking), ma le basterebbe una fiammata, una sola, in una situazione importante per rimandare di un anno ogni proposito di ritiro.

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