Una sensazionale impresa sportiva, attesa, quasi scontata. Perché in mezzo a tutta la faccenda c'era lui, l'unico in grado di realizzarla. Usain Bolt ha completato la tripletta mai compiuta prima da nessun altro atleta: 100, 200 e staffetta 4x100 per la terza Olimpiade di fila, un filotto di ben 9 medaglie d'oro tra Pechino, Londra e Rio de Janeiro.
Nella storia dello sport, nessuno è stato in grado come lui di impersonificare e rappresentare la sua disciplina a livello planetario. Un personaggio sfacciato, vanesio...ma terribilmente forte. Forse farà qualche altra gara, ma la sensazione è che la leggenda si sia compiuta e come tutte le storie della vita, ha un inizio ed una fine. Non è sceso sotto i 19 secondi nei 200 come aveva pomposamente dichiarato alla stampa: non è stato in grado e, tutto sommato, non è stato necessario. Perché è ancora il più forte di tutti. I connazionali più giovani e "normali" staranno festeggiando in silenzio. Finalmente l'imbattibile sbruffone se ne va.
Ma si tolgano dalla testa di avvicinare ciò che ha rappresentato il fenomeno di Trelawny. Ci mancherai, Usain.
Fabio Ornano
@fabio_ornano