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La grande notte di Andrei

La grande notte di Andrei

Redazione

12.08.2017 ( Aggiornata il 12.08.2017 17:17 )

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Il disastroso Mondiale di Londra ispira agli appassionati italiani di atletica molti amarcord, alcuni giustificati e altri invece da contestualizzare. A trent'anni di distanza non sappiamo in quale categoria inserire la prestazione di Alessandro Andrei al meeting di Viareggio, il 12 agosto del 1987. Il pesista fiorentino azzeccò una serie di lanci assurda, anche per i suoi ottimi standard (era campione olimpico in carica, anche se a Los Angeles alcuni dei favoriti erano assenti per il boicottaggio dei paesi dell'Est europeo), strappando il record del mondo al tedesco est Udo Beyer e sfiorando il muro dei 23 metri. Questa la sequenza dei 6 lanci dell'allora ventottenne Andrei: 22,19 (record personale e italiano battuto di 2 centimetri), 22,37 (altro record personale e italiano), 22,72 (record del mondo, superando il 22,64 di Beyer), 22,84 (altro record del mondo), 22,91 (terzo record del mondo di fila) e 22,74 (che che sarebbe stato record del mondo fino a mezz'ora prima, perché la gara durò mezz'ora, dalle 21 e 40 alle 22 e 10). I 10mila dello Stadio dei Pini assistettero quindi a qualcosa di storico, anche se in una gara piuttosto strana, con soltanto tre partecipanti (tre il numero minimo per l'omologazione): il fiorentino Lazzeri, che aveva un modesto 18.75 di personale, e un misterioso australiano residente in Italia che era stato contattato all'ultimo secondo per fare numero. I dubbi, mai supportati da una vera inchiesta, più che Andrei riguardarono la pedana, collocata in mezzo al campo e non 'fissa', mentre a favore di Andrei c'era il fatto che davvero apparteneva all'élite mondiale: infatti poche settimane dopo ai Mondiali di Roma avrebbe conquistato l'argento dietro allo svizzero Günthör, lanciando in 21,88. Certo è che dopo quella notte di Viareggio non sarebbe più andato oltre i 22 metri e che il 22,91 potrebbe rimanere record italiano per l'eternità: le seconda prestazione azzurra di sempre è infatti di Paolo Dal Soglio con 21,23 e la migliore italiana degli ultimi 20 anni è il 19,78 di Sebastiano Bianchetti, l'anno scorso. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=KuY_Ikgd044[/embed]

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