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GS Noir / Abebe Bikila

Redazione

01.03.2017 ( Aggiornata il 01.03.2017 11:48 )

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GS Noir: protagonisti e storie in cui allo sport si intrecciano tragedia umana, polemica, a volte mistero. Buona lettura.  
Non avevate il diritto. Neppure il motivo per farlo: meritavo una cosa simile? Non credo. In fondo sono stato il primo etiope a vincere un oro olimpico! Mi guardavate tutti come un alieno a Roma, per i piedi scalzi. Vinsi. In Giappone mi infilai le scarpe e vinsi ancora... quanti passi... Per caso pretendevate il terzo oro a Città del Messico? Ingrati... Non mi è mai stato regalato nulla, la vita mi ha dato tanto ma possibilmente mi ha tolto molto di più, con quel maledetto incidente. Proprio su quell'auto che mi venne donata dopo Tokyo dall'Imperatore. Arrendersi? Mai: anche quando quelle gambe sottili, che mi avevano reso famoso e portato lontano, erano ormai diventate inutili. Avete violato il luogo dove riposo: perché proprio a me, che avevo finalmente fatto parlar di questo Paese per una buona cosa? La riconoscenza è merce rara... Ve lo ripeto... Ingrati! Sappiate che il Mondo mi ricorderà.  
Abebe Bikila, il maratoneta più famoso di tutti i tempi dopo Filippide, portò l'Etiopia al doppio oro olimpico nei primi anni Sessanta: la sua corsa a piedi scalzi a Roma '60 lo ha reso leggendario e ha reso più "normale" il trionfo a Tokyo quattro anni dopo (con le scarpe). Alla terza Olimpiade messicana dovette ritirarsi in corsa per problemi fisici, mancando uno straordinario tris. Il 22 marzo 1969, in un terribile incidente d'auto, riportò gravi ferite perdendo l'uso delle gambe. La sua vicenda scosse l'opinione pubblica e suscitò l'interessamento internazionale, ma le cure non ebbero esito. Non si arrese tuttavia alla sua condizione e continuò a praticare sport, partecipando ai Giochi Paralimpici 1970 di Stoke Mandeville nel tiro con l'arco. Bikila morì il 25 ottobre 1973 a 41 anni per un'emorragia cerebrale. La sua tomba monumentale nel cimitero di San Giuseppe ad Addis Abeba è stata distrutta ed abbandonata al degrado.   Già pubblicati: Agostino Di Bartolomei (18.01.2017) Leonardo David (25.01.2017) Isaac Gálvez e Dimitri De Fauw (31.01.2017) Riccardo Paletti (09.02.2017) Slobodan Jankovic (13.02.2017) Italo Alaimo (21.02.2017)   Fabio Ornano @fabio_ornano

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