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Catherine Bertone, sognando Rio a 44 anni

Catherine Bertone, sognando Rio a 44 anni

Redazione

12.04.2016 ( Aggiornata il 12.04.2016 09:04 )

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Catherine Bertone ha dato sostanza ai sogni di tutti noi atleti fuori tempo massimo, visto che a 44 anni è diventata una delle migliori maratonete d'Italia. Il quarto posto di Rotterdam, alle spalle di due etiopi e una keniana, con 2:30:19, l'ha collocata nell'elìte del nostro paese ed ha fatto per qualche ora parlare di una sua convocazione per Rio, prima che il direttore tecnico (ex maratoneta) Massimo Magnani smorzasse sul nascere gli entusiasmi nonostante la Bertone non sia una sconosciuta (l'anno scorso a Zermatt bronzo al Mondiale di corsa in montagna). Una storia simile a quella di Valeria Straneo per l'esplosione tardiva anche se più graduale guardando alle prestazioni dell'ultimo decennio, per l'approccio professionale ma al tempo stesso necessariamente dopolavoristico (in senso letterale, visto che la valdostana fa il medico pediatra e ha due figlie) e per l'essere cresciuta comunque lontana da logiche federali e militari. Se i tempi non sono un'opinione, soltanto Anna Incerti negli ultimi due anni è andata più forte di lei in Italia. Ma bisogna rendersi conto della situazione: la Bertone non sarebbe nemmeno alla lontana da medaglia olimpica (a Rotterdam è arrivata a quattro minuti dalla vincitrice), quindi convocarla per Rio significherebbe avere due maratonete su tre che in un certo senso si sono fatte da sole, senza nemmeno la sicurezza di un bel piazzamento. Non soltanto alla FIDAL si fanno ragionamenti del genere, ma negli sport dove conta il cronometro sono ancora più difficili da digerire. Va detto che in atletica gli infortuni, molto più che in altre discipline, possono sempre rimescolare le carte: purtroppo la Straneo di fatto non si sta allenando, per un problema muscolare, ma farà di tutto per non mancare la maratona della vita dopo l'eccellente prestazione di Londra. La Incerti è una sicurezza e il potenziale di una Straneo guarita non è in discussione, mentre la terza per Rio dovrà uscire da un gruppone dove nessuna, negli ultimi due anni, ha fatto meglio della Bertone anche se Rotterdam è una maratona veloce.

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