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Day Twelve: The Championships - Wimbledon 2023

LONDON, ENGLAND - JULY 14: Novak Djokovic of Serbia shakes hands with his opponent following his victory in the Men's Singles Semi Finals against Jannik Sinner of Italy on day twelve of The Championships Wimbledon 2023 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 14, 2023 in London, England. (Photo by Julian Finney/Getty Images)© Getty Images

L'inizio di Sinner

Il tennista italiano ha raggiunto a Wimbledon la prima semifinale in carriera in un torneo dello Slam, ma Djokovic è ancora troppo forte...

14 luglio 2023

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La sconfitta di Jannik Sinner non è stata quella contro Djokovic, ma che una semifinale a Wimbledon sia considerata dall’italiota generalista una mezza delusione. Eppure il quasi ventiduenne Sinner è arrivato dove nella storia del tennis italiano erano arrivati soltanto Pietrangeli e Berrettini, Berrettini anche in finale (2021, vittoria di Djokovic). Certo ci è arrivato con un tabellone fortunato: Juan Manuel Cerundolo numero 111 ATP, Schwartzman 98, Halys 79, Galan 85 e nei quarti Safiullin 92: un percorso da ATP 250, certo, ma non è colpa di Sinner se nella sua parte di tabellone Ruud e Fritz hanno deluso, Shapovalov non è quello di prima, eccetera.

Sarebbe molto facile ricordare le tante occasioni in cui Sinner ha avuto un cattivo tabellone: nel 2020 Nadal nei quarti al Roland Garros, nel 2021 ancora Nadal al Roland Garros, negli ottavi, nel 2022 Djokovic nei quarti a Wimbledon e Alcaraz in quelli degli U.S. Open: insomma, la prima semifinale in un torneo dello Slam sarebbe potuta arrivare anche prima, non è questo il punto. Il punto è che Sinner è numero 8 del mondo ed è ancora meno forte dei primissimi: non significa che li raggiungerà di sicuro, anche se è il suo obbiettivo dichiarato, ma che c’è margine per farlo. Con Djokovic ha perso 3 volte su 3, così come con Nadal, addirittura 6 volte su 6 con Medvedev, mentre meglio le cose vanno nella fascia leggermente inferiore: ha perso 5 volte su 7 con Tsitsipas e 3 volte su 4 con Zverev. Quello che legge meglio è Alcaraz, che battuto 4 volte su 7 incroci.

In altre parole ci sono sul pianeta Terra alcuni tennisti, pochi, che giocano meglio di Sinner e che di solito lo battono. Detto questo, in Italia non abbiamo il calciatore numero 8 del mondo (e nemmeno il numero 80), il cestista numero 8 del mondo (e nemmeno il numero 400), il ciclista numero 8 del mondo, eccetera. Poi c’è stata questa semifinale, e contro un fenomeno con il quale condivide lo stile di gioco Sinner non poteva che perdere, visto che Djokovic sa fare tutto meno di lui e che con Sinner può perdere soltanto in due casi: giornata no (ma è stato perfetto) e partita fuori dagli schemi di Sinner (con Cahill ci sta provando, ma non è ancora il suo terreno). Ci sarebbero i raggiunti limiti di età, ma i 36 anni di Djokovic sono davvero i 26 di uno normale. Per Sinner questa semifinale Slam è un inizio: ne arriveranno tante altre, e forse anche qualcosa in più.

stefano@indiscreto.net

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