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Tokyo 2020, Barega alla Gebrselassie© Getty Images

Tokyo 2020, Barega alla Gebrselassie

La prima giornata olimpica dell'atletica è stata segnata dalla vittoria dell'etiope nei 10000 metri davanti al favorito, il primastista mondiale Cheptegei. Undicesimo Crippa, un po' meno del previsto...

Stefano Olivari

30.07.2021 18:09

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Come Yifter, Gebrselassie, Bekele, almeno in una gara. L’etiope Selemon Barega, 21 anni, è il primo vincitore pesante dell’atletica, con l’oro dei 10000 metri letteralmente strappato all’Uganda. Cioè al primatista mondiale Cheptegei e all’emergente Kiplimo, argento e bronzo al termine di una corsa molto tattica (si è vinto con 27'43"22), segnata da una fuga-bidone del terzo ugandese Kissa ed arrivata a ritmi lenti fino a due giri dalla fine, con pochi atleti staccati.

Yeman Crippa è stato ben coperto, intorno alla decima posizione, fino a questo punto, ma il cambio di ritmo di Barega e degli altri è stato troppo violento per l’azzuro, che nemmeno ha avuto la magra soddisfazione di essere il primo degli europei, visto che è arrivato undicesimo, subito dietro il francese Amdouni. Oro buttato da Cheptegei, con Barega che ha avuto l’acume tattico dei suoi grandi connazionali del passato, mentre Crippa ha fatto leggermente meno di quantio ci si aspettasse. Certo non era il suo tipo di gara, ma si è limitato a subire quella degli altri sapendo in partenza di essere condannato.

Nella prima giornata dell’atletica l’Italia si è comunque ben comportata. Nell’alto Gianmarco Tamberi ha conquistato la finale saltando 2,28 al secondo tentativo e non si è piaciuto, segno che forse ha margine per fare buone cose nella finale di domenica. Ottimi i tre azzurri nei 3000 siepi: Ala Zoghlami ha conquistato la finale stabilendo il suo personale con 8’14”06, Ahmed Abdelwahed lo ha fatto con una volatona, mentre Osama Zoghlami, il gemello di Ala, è rimasto fuori per pochi centesimi.

Promossi alle semifinali Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli ed Elena Bellò negli 800, sono da considerare vere imprese il passaggio del turno di Anna Bongiorni, terza con 11”35 nella sua batteria, e quello di Nadia Battocletti, che ha conquistato la finale dei 5000, con un grandissimo finale e stabilendo con 14’55”85 il suo personale, che la rende la seconda italiana di tutti i tempi dietro a Roberta Brunet.

Ci sono ovviamente state anche le delusioni e fra le diverse eliminazioni prevedibili, come quella di Sottile nell’alto, ce ne sono state anche di amare, come quella della 4x400 mista (però con il record italiano, 3’13”81) e della Derkach nel triplo. Da domani si riparte con tante altre gare, a partire dalle batterie dei 100 con Jacobs e Tortu.

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