Dignità degli Washington Generals

Dignità degli Washington Generals

Pubblicato il 21 agosto 2015, 10:04

Gli Harlem Globetrotters, tramite il leggendario Lou Dunbar, hanno annunciato che tutte le grandi rivalità hanno una fine e che, come primo regalo dei 90 anni di attività, hanno deciso di licenziare i Washington Generals, la squadra contro cui ormai hanno giocato più di 16.000 partite-esibizione. Nel futuro degli Harlem Globetrotters partite e incontri con squadre professionistiche, o giù di lì, e una strada che secondo la Herschend Enterprises porterà i funamboli della palla a spicchi ad accreditarsi presso il pubblico come una squadra di giocatori veri. A piedi rimangono quindi i Generals, abbonati alle brutte figure. Poco talentuosi, forse, ma sicuramente remissivi e accondiscendenti nei confronti di ogni gag dei Globetrotters: dai tiri da centro campo, alla palla nascosta sotto la maglia, alle schiacciate senza difesa. Abituati da più di 60 anni al ruolo che hanno le amiche brutte della miss del liceo, che le stanno attorno proprio per non farla sfigurare e che se una volta le rubano i riflettori, non vengono più perdonate. E così è successo nel 1971, quando i Generals, in un palasport gremito del Tennessee, hanno, loro malgrado, vinto contro gli Harlem Globetrotters, nonostante tutti i tentativi di arbitri e giudici di campo di prolungare il tempo di gioco per far passare in vantaggio i beniamini del pubblico. 100 a 99 per passare alla storia come “quelli che hanno sparato a Babbo Natale”, facendo piangere bambini e infuriare adulti. Non c'è mai stata gloria per i Generals: mai posato per le foto con i bambini, mai ricevuti dal papa, mai stati negli show televisivi, mai condiviso il palcoscenico da protagonisti. Condannati a perdere e destinati alla vergogna l'unica volta che sono riusciti a vincere, licenziati con un arrivederci e grazie, senza neanche la soddisfazione di una partita di addio giocata sul serio contro i rivali di sempre, forse perché i Generals erano davvero senza talento, ma per contratto.

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