Tornare possibilmente alla vittoria. È questo l’obiettivo della McLaren, che si presenta ad Austin per il Gp degli Stati Uniti, diciannovesima prova del Mondiale 2025 di Formula 1.
Dopo aver conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo costruttori, il team di Woking appare fortemente intenzionato a mettere fine al digiuno di successi che dura ormai da tre gare (e più precisamente dal Gp d’Olanda, andato in scena lo scorso 31 Agosto a Zandvoort).
Dopo la tappa olandese, infatti, sia Norris che Piastri non sono più riusciti a vincere una gara, ottenendo come miglior risultato un secondo e terzo posto alle spalle di Verstappen a Monza. Ecco, quindi, come un successo negli States sarebbe utile per la squadra guidata da Zak Brown e da Andrea Stella per mettersi alle spalle il periodo di appannamento che ha visto la McLaren proprio in queste ultime tre gare sbagliare in occasione delle soste ai box con Norris (Monza e Azerbaijan) e Piastri a Singapore.
Se sulla carta il primo settore caratterizzato dallo snake potrebbe essere a vantaggio della Red Bull, il secondo (ad eccezione del lungo rettilineo centrale) e il terzo settore potrebbero invece sorridere alla McLaren, vista l’attitudine della MCL39 ad esaltarsi sulle curve a medio-bassa velocità, e alla capacità da parte del team di Woking ad essere subito esaltante in pista, con Piastri e Norris che proveranno a dare il massimo per fare il modo che il duello per il titolo mondiale possa restare in famiglia, senza il ritorno di terzi incomodi.
Chi guarda con grande attesa alla gara di Austin è senza ombra di dubbio la Red Bull. Messasi alle spalle la delicata gara di Singapore (con Verstappen abile a conquistare un confortante secondo posto), il team austriaco ha la grande possibilità di giocarsi la vittoria di tappe in quasi tutte e sei le ultime gare di campionato (unico dubbio permane su Las Vegas), ma nel complesso è evidente il grande lavoro compiuto dalla squadra austriaca con l’avvento di Laurent Mekies nelle mansioni di Team Principal, e che ha portato Max Verstappen a ridurre da 104 a 63 i punti di distacco nei confronti del leader del campionato Oscar Piastri. Non c’è dubbio che a sei gare dal termine del campionato 63 punti da recuperare da parte di Verstappen siano tanti, e che per azzerare in pieno il gap nei confronti del duo McLaren Piastri-Norris sarà necessario anche qualche regalo involontario da parte del team di Woking. Detto questo, però, sia Verstappen che la Red Bull sono comunque intenzionati a provare una rimonta che almeno due-tre mesi fa sarebbe stata a dir poco impossibile. Cominciando da una pista come quella di Austin che negli ultimi anni ha visto proprio il team austriaco grande protagonista, aggiudicandosi con Max Verstappen il Gp degli Usa per tre anni consecutivi dal 2021 al 2023, nonché le Sprint svoltesi sia nel 2023 che lo scorso anno.
Fondamentale sotto questo aspetto sarà un’impeccabile esecuzione in pista già dalla FP1 e al contempo riuscire fin da subito ad adattare la RB21 alle caratteristiche del circuito texano, in quanto per via del weekend Sprint già nel pomeriggio americano (tarda serata italiana) le monoposto andranno già in regime di parco chiuso al via della Sprint qualifying, e solo dopo la gara Sprint sarà possibile apportare le modifiche all’assetto in vista delle qualifiche e della gara domenicale.
Anche la Ferrari è chiamata a dare una reazione dopo i risultati piuttosto deludenti delle ultime gare. Premesso che la minore competitività della SF-25 difficilmente consentirà alla scuderia di Maranello di bissare la vittoria ottenuta da Charles Leclerc (e che al momento rappresenta l’ultimo successo in F1 del pilota monegasco), né tanto meno la doppietta di un anno fa (l’ultima per la Rossa nella massima serie motoristica grazie al secondo posto di Carlos Sainz Jr), l’auspicio è che la Ferrari confermi in qualche modo la sua attitudine nei weekend Sprint, che l’hanno vista molto spesso trovare fin da subito un buon assetto di base fin dalla FP1. Fondamentale sotto questo aspetto sarà la corretta esecuzione del weekend di gara da parte della squadra (anche nel considerare correttamente il raffreddamento dell’impianto frenante, cosa non avvenuta ad esempio nell’ultima gara di campionato a Singapore), in modo tale da consentire sia a Charles Leclerc che a Lewis Hamilton di poter contare su una monoposto che in gara ha dimostrato di poter gestire correttamente il degrado delle proprie gomme, aspetto basilare su una pista severa su di essere, come quella di Austin.
Gara di attesa anche per la Mercedes: sulla carta Austin non dovrebbe essere una pista che ben si adatta alle caratteristiche della W16, ma d’altra parte è anche vero che a Singapore su una pista altrettanto ostica il team tedesco si è molto ben comportato, andando a vincere la gara con George Russell. Motivo per il quale alla fine anche la Mercedes potrebbe essere della partita ad Austin, forte della crescita che ha dimostrato nelle ultime gare di campionato e che le ha consentito di superare la Ferrari nella lotta per il secondo posto della Classifica Costruttori, e con la massima attenzione al temuto primo settore, con lo snake che potrebbe determinare o meno le possibilità di successo o di podio del team tedesco guidato da Toto Wolff, che giusto mercoledì 15 Ottobre ha ufficializzato per il 2026 la riconferma della proprio line-up, con George Russell ed Andrea Kimi Antonelli che continueranno a guidare per la Mercedes anche il prossimo anno.
Un cenno, infine, alle condizioni meteo, con il cielo che nel corso del weekend di gara si presenterà sostanzialmente soleggiato, con le temperature che oscilleranno tra i 33 e i 35 gradi.