Alternative Tyre Allocation in Formula 1: pregi e difetti

Alternative Tyre Allocation: in cosa consiste?

Per prima cosa, in cosa consiste l’Alternative Tyre Allocation (ATA)? L’ATA nasce per volere non solo di Pirelli ma anche di Formula 1 e FIA con l’obiettivo di ridurre il numero di set di gomme attualmente a disposizione dei singoli piloti in favore dell’ecosostenibilità. Tradizionalmente (ad eccezione dei Gp comprendenti gare Sprint) Pirelli è solita mettere a disposizione di ciascun pilota 13 set di gomme d’asciutto (7 set di gomme soft, 4 set di gomme medie e due set di gomme dure) e 7 set di gomme da bagnato (4 set di gomme intermedie e 3 set di gomme da bagnato).
Con l’introduzione dell’ATA i set di gomme d’asciutto a disposizione dei piloti passeranno da 13 a 11 (4 set di gomme soft, 4 set di gomme medie e 3 set di gomme dure), con i set di gomme da bagnato che restano per il momento invariati.

Il passaggio da 13 a 11 set di gomme d’asciutto porta con se anche delle variazioni al format delle qualifiche, che vedrà i piloti scendere in pista in Q1 con le gomme dure, in Q2 con le gomme medie e in Q3 con le gomme soft. In caso di pista bagnata, decade l’obbligo della mescola slick da utilizzare in Q1, Q2 o Q3.
Secondo il format previsto dall’ATA, tra qualifiche e gara ogni pilota deve avere a disposizione sette set di gomme (di cui almeno un set di gomme medie e un set di gomme dure). I rimanenti quattro set dovranno essere riconsegnati a Pirelli al termine delle prove libere (un set dopo la FP1, un set dopo la FP2, e due set dopo la FP3).

Introducing the #F1 ??Alternative Tyre Allocation??

There are two fewer sets of tyres for each driver this weekend – and a fixed compound choice during each stage of qualifying #Fit4F1 #HungarianGP pic.twitter.com/MhPeswH8qb

— Pirelli Motorsport (@pirellisport) July 20, 2023