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F1 Ungheria: vince Verstappen, Norris e Perez sul podio© Getty Images

F1 Ungheria: vince Verstappen, Norris e Perez sul podio

Il campione olandese della Red Bull conquista la nona vittoria stagionale davanti alla McLaren di Lando Norris. Terzo Perez (Red Bull), davanti a Piastri (McLaren) e alle Mercedes di Hamilton e Russell. Ferrari settima e ottava con Leclerc e Sainz

24.07.2023 ( Aggiornata il 24.07.2023 12:06 )

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Red Bull e il nuovo record di dodici vittorie consecutive

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Una vittoria dal duplice sapore storico. Il successo di Max Verstappen in Ungheria consente alla Red Bull non solo di eguagliare il record di 11 vittorie consecutive nell’arco di una singola stagione fatto registrare dalla McLaren 1988 che vedeva al volante Ayrton Senna ed Alain Prost, ma anche di diventare il primo team nella storia della Formula 1 ad aver ottenuto in assoluto 12 vittorie consecutive (battendo così il suddetto record McLaren) aggiungendo alle undici vittorie conseguite quest’anno (nove di Verstappen e due di Perez) anche quella conseguita dal campione olandese nell’ultima gara di campionato ad Abu Dhabi lo scorso anno.

Una gara, il Gp d’Ungheria, che la Red Bull di fatto ha già vinto al via della gara, con Verstappen che al momento di affrontare la prima curva riesce a trovare il sorpasso sul poleman Hamilton guadagnando la testa della corsa, con l’eptacampione del mondo inglese della Mercedes che viene superato in curva 2 e 3 anche dalle McLaren di Oscar Piastri e di Lando Norris. Da quel momento in poi non c’è stata più storia in gara, con Verstappen che se in una prima fase poteva contare un vantaggio di 5 secondi sulla McLaren di Piastri nel corso del 15°giro, una volta passato alla gomma dura ha cominciato ad imporre sempre più il proprio ritmo, con Norris (che aveva superato il compagno di squadra Piastri in occasione della prima sosta) che non è più stato in grado di rispondergli, pur facendo registrare delle pregevoli prestazioni.

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Significativo in tal senso il giro record, fatto registrare da Max Verstappen nel corso del 53°giro: 1’20”504. Un giro che nessun pilota è riuscito in alcun modo ad emulare (se consideriamo che fino a quel momento il giro più veloce apparteneva al pilota Mercedes George Russell con il tempo di 1’22”158), e che ha attestato una volta di più la superiorità in pista del campione olandese nel saper dare una zampata ai propri avversari, riuscendo al contempo a gestire adeguatamente le proprie gomme, a conferma di una Red Bull RB19 perfettamente bilanciata per quanto concerne il passo gara. A fronte di una superiorità tecnica così evidente (e a conferma del maggior feeling della Red Bull con gomma dura, alla quale McLaren ha provato a rispondere invano montando nella seconda e ultima sosta un set di gomme medie sia a Norris che a Piastri), Max Verstappen ha potuto così tagliare il traguardo con ben 33”731 nei confronti di Lando Norris, e con 37”603 nei confronti del terzo classificato, la RB19 gemella di Sergio Perez.

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Nella domenica dell’ennesimo successo da parte del campione olandese, bisogna registrare anche il terzo posto di Sergio Perez, con Red Bull che auspica di aver ritrovato il pilota messicano dopo un periodo indubbiamente non facile. Partito dalla nona posizione in griglia, Checo è stato protagonista di una gara estremamente positiva, che lo ha visto al via con gomme dure salire in ottava posizione, per poi superare Alonso in curva 1 all’inizio del settimo giro guadagnando così la settima posizione. I pit stop di Sainz (16° giro), Hamilton (17°giro), Norris e Leclerc (18°giro) e Piastri (19°giro) portano Perez a risalire fino alla seconda posizione, mantenuta fino al 25°giro, quando il pilota messicano si ferma ai box per effettuare la sua prima sosta, montando un set di gomme medie. Rientrato in settima posizione davanti a Leclerc e alle spalle di Sainz, Perez approfittando del fatto che i piloti dinanzi a lui hanno montato un set di gomme dure, riuscirà a superare Sainz nel giro successivo in curva 1 e a salire in sesta posizione, divenuta poi quinta nel corso del 28°giro dopo aver superato la Mercedes di Russell in curva 3. Nel corso del 40°giro Perez arriva negli scarichi della Mercedes di Hamilton, con l’obiettivo di salire in quarta posizione, senza però riuscirci: impeccabile la difesa dell’eptacampione del mondo nel corso del 42°giro in curva 2, con Checo costretto per il momento ad alzare bandiera bianca e ad anticipare la sosta nel corso della tornata successiva, dove monta nuovamente un set di gomme medie, con i meccanici Red Bull che effettuano la sosta nel tempo record di 1”9.
Rientrato in pista alle spalle di Piastri in settima posizione (divenuta poi sesta per la sosta di Leclerc nel corso del 44°giro, e in seguito quinta per la sosta di Sainz nel corso del 45°giro), nel corso del 47°giro Perez sale in quarta posizione superando il giovane talento australiano della McLaren al termine di un duello molto intenso in curva 1 e 2. Nel corso del 51°giro, approfittando della sosta ai box di Lewis Hamilton, Perez salirà al terzo posto, e nelle ultime tornate proverà ad avvicinarsi il più possibile al secondo posto occupato dalla McLaren di Lando Norris, senza però riuscirci, e dovendo semmai difendersi dal ritorno arrembante della Mercedes di Lewis Hamilton, che nel corso del 57°giro in virtù della gomma più fresca aveva superato la McLaren di Oscar Piastri, alle prese con alcuni problemi sulla sua monoposto dopo il duello con Perez. (probabile danneggiamento del fondo, dopo esser uscito fuori pista nel corso del suddetto duello in curva 2).
Alla fine, però, Perez riuscirà a mantenere il suo terzo posto, e chiudere con un vantaggio di 1”531 sulla Mercedes di Lewis Hamilton.

Al termine della gara, intervistato da Nico Rosberg, Sergio Perez ha raccontato di essersi avvicinato al secondo posto, ma purtroppo l’aver dovuto superare numerosi doppiati e il fatto che la pista fosse incredibilmente sporca fuori dalla traiettoria lo hanno in tal senso penalizzato, pur riuscendo a recuperare nel finale di una gara, definita eccellente dallo stesso Checo. Una prestazione, quella odierna, che, a detta dello stesso Perez, aiuta sicuramente per la fiducia, con il pilota messicano che auspica di poter salire sul podio ogni weekend, consapevole però del fatto che ci vorrà ben altro per provare a rimontare il gap di 110 punti nei confronti del compagno di squadra Max Verstappen, sempre più leader di un campionato che lo vede proiettato verso il terzo titolo mondiale.

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