&laquo;Sono stanco di sentirmi dire &ldquo;sei forte, ma&hellip;&rdquo;&raquo;. In quei puntini di sospensione c&rsquo;&egrave; tutta l&rsquo;incompiutezza della prima parte di carriera di Luis Muriel, calciatore sicuramente ricco di talento, ma che troppo spesso ha perso la corriera del salto di qualit&agrave;, facendo mostra pi&ugrave; della sua perenne discontinuit&agrave; che non dei suoi lampi di classe. Sinisa Mihajlovic lo aveva paragonato persino a Ronaldo, il Fenomeno. Eppure, la carriera di Muriel non &egrave; mai decollata. Una volta che ti si appiccica addosso l&rsquo;etichetta di eterno incompiuto &egrave; poi difficile levarsela e anche in Colombia il credito sembrava esaurito, vista la sua esclusione dalla rosa che ha preso parte in estate alla Copa Am&eacute;rica del Centenario.  Forse, proprio quando si &egrave; reso conto che stava gettando via le sue qualit&agrave;, Muriel ha capito la necessit&agrave; di cambiare atteggiamento e modo di allenarsi. La frase citata in apertura l&rsquo;ha pronunciata lui quest&rsquo;estate e le prime uscite stagionali sembrano manifestare una forza di volont&agrave; mai vista prima. In fondo, ha venticinque anni e c&rsquo;&egrave; tutto il tempo per recuperare il tempo perduto.  Pareva nella lista dei partenti blucerchiati di questa estate. E invece, in poche mosse ha convinto il tecnico Giampaolo e la societ&agrave; a puntare ancora su di lui. Che a dire il vero era partito bene anche lo scorso anno, quando Zenga aveva proposto una Samp che puntasse sulla velocit&agrave; del duo composto dal colombiano e da Eder. Poi, Zenga se ne &egrave; andato e a gennaio &egrave; partito pure Eder e il meccanismo si &egrave; inceppato per l&rsquo;ennesima volta, complice anche una squadra che nello scorso campionato ha deluso parecchio.  Delle mosse di questo splendido agosto, dicevamo:&nbsp; il 10 la Samp era impegnata al Camp Nou contro il Barcellona per disputare il trofeo Gamper. Nell&rsquo;occasione, ha trovato, di fronte a un pubblico di calcio-spettacolo se ne intende, un bel gol capitalizzando un&rsquo;azione tutta di prima della squadra. Pochi giorni dopo c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;impegno di Coppa Italia contro il Bassano Virtus, dove ha segnato una doppietta. Passate un&rsquo;amichevole e un turno contro una formazione di Lega Pro, test tutto sommato poco probanti, si attendeva la risposta in campionato. A Empoli, il Doria ha vinto con un suo gol, arrivato al termine di un&rsquo;ottima progressione e con un colpo di sinistro sotto l&rsquo;incrocio. Alla seconda uscita, in casa contro l&rsquo;Atalanta, non ha segnato ma ha colpito un palo, si &egrave; procurato un rigore (rubando prima palla a met&agrave; campo e in seguito presentandosi in area dove &egrave; stato steso da Raimondi),&nbsp; ha fatto ricevere il primo cartellino giallo a Carmona, che sar&agrave; espulso a fine primo tempo e infine ha confezionato un super-assist per Barreto. Insomma, anche senza reti all&rsquo;attivo, il migliore in campo nel match del Ferraris &egrave; stato lui.  Si sa che il calcio d&rsquo;agosto &egrave; spesso menzognero, ma &egrave; anche vero che per cominciare una risalita personale bisogna comunque far bene sin dall&rsquo;inizio. Ed ecco infatti il primo premio di questa stagione: ha ritrovato la convocazione con la Colombia.  Giovanni Del Bianco @g_delbianco

Serie A, la rinascita di Muriel

Nasce la nuova Serie A. Fermo restando che quella di oggi &egrave; una visione parziale, essendo il mercato ancora aperto, vediamo come stanno le venti compagini a poche ore dal calcio d&rsquo;inizio.   La nuova Atalanta di Gian Piero Gasperini ha perso il regista Luca Cigarini, che ha lasciato Bergamo dopo cinque anni e il prezioso Marten De Roon, che si &egrave; accasato al Middlesbrough (plusvalenza di circa tredici milioni di euro). Per un centrocampo indebolito, ci sono altri reparti rinforzati: in difesa, accanto a Masiello e Toloi ci sar&agrave; Ervin Zukanovic, reduce da sei mesi alla Roma. Gli orobici hanno poi riportato in Italia Alberto Paloschi dopo la breve parentesi allo Swansea: un volto nuovo per l&rsquo;attacco, che garantisce un certo numero di reti. Interessante sar&agrave; vedere all&rsquo;opera Cabezas, punta presa dall&rsquo;Independiente del Valle.  Non ci sono state rivoluzioni a Bologna: Donadoni potr&agrave; contare sulla forza del gruppo. In avanti, i felsinei giocheranno con il tridente: Destro in mezzo, i nuovi Verdi e Krejci ai lati. Ormai in partenza Diawara, il vero rammarico del mercato &egrave; il mancato riscatto di Emanuele Giaccherini. Con l'ex tecnico della nazionale al lavoro gi&agrave; dall'estate, il Bologna potr&agrave; fare buone cose. E il mercato potrebbe riservare ancora qualche sorpresa.  Il Cagliari neopromosso non si nasconde e in questa sessione ha portato in Sardegna calciatori d&rsquo;esperienza e qualit&agrave; come gli esterni Mauricio Isla e Simone Padoin, il difensore centrale Bruno Alves, appena laureatosi Campione d&rsquo;Europa con il Portogallo e Marco Borriello. Novit&agrave; anche in mezzo con l&rsquo;arrivo del moldavo Ionita, acquistato dal Verona. In un&rsquo;estate in cui si &egrave; parlato anche dei possibili arrivi di Adebayor, Inler e Muntari, i tifosi rossobl&ugrave; hanno sfogliato con grande interesse le pagine dei quotidiani sportivi.  Mercato di conservazione per il Chievo: Maran si affida alla stessa squadra della passata stagione, capace di arrivare addirittura nona in classifica. L&rsquo;unico avvicendamento dell&rsquo;undici titolare riguarda il portiere: partito Bizzarri, &egrave; tornato a vestire il giallobl&ugrave; Stefano Sorrentino, dopo le tre stagioni e mezzo al Palermo. Solidit&agrave; difensiva e organizzazione: la ricetta non verr&agrave; modificata. Non servivano scossoni all'ambiente e la societ&agrave; &egrave; stata brava a non cadere in tentazione, comprando giocatori senza criterio.  Nessuna follia estiva per il Crotone, unico debuttante di questo campionato. Pochi acquisti e a basso costo, si &egrave; cercato soprattutto di mantenere l&rsquo;ossatura dell&rsquo;undici che ha ottenuto la promozione. Tra gli ingressi si segnalano i rinforzi difensivi Ceccherini e Sampirisi, mentre sono pesanti le uscite di Budimir, il bomber della promozione, passato alla Sampdoria e di Juric, il tecnico, finito anche lui a Genova, ma sulla sponda rossobl&ugrave;.  Dopo Sarri, Giampaolo. Dopo Giampaolo, Martusciello. L&rsquo;Empoli, al terzo campionato consecutivo in Serie A, cambia di nuovo tecnico e ancora una volta compie scelte ponderate. Hanno lasciato il Castellani Mario Rui e Tonelli. Per una volta, niente linea verde in entrata, con gli arrivi di Pasqual sulla sinistra e di Gilardino in attacco, presi entrambi a parametro zero. Martusciello, gi&agrave; vice di Giampaolo, contro il quale giocher&agrave; alla prima giornata, &egrave; alla prima esperienza da primo allenatore, ma l&rsquo;ambiente &egrave; l&rsquo;ideale per partire. In ogni caso, quella toscana resta una societ&agrave;-modello.  Mercato in tono minore per la Fiorentina, che non ha fatto stravolgimenti. Paulo Sousa conosce meglio il materiale che ha a disposizione e ha nel proprio bagaglio un anno da tecnico nel campionato italiano. Confermando quasi in toto la rosa, la Viola potr&agrave; sorprendere, come aveva fatto nel girone d&rsquo;andata della scorsa stagione, prima di calare sensibilmente nella seconda parte. Nonostante la conferma del tecnico, potrebbe arrivare il cambio di modulo, con una pi&ugrave; stabile difesa a quattro. Certo che il debutto a Torino non &egrave; il massimo, specie dopo un precampionato di sole sconfitte.  Come aveva fatto da giocatore, anche da tecnico Ivan Juric passa dal Crotone al Genoa. In entrambe le vesti, il passaggio coincide con l&rsquo;esordio in Serie A. Quella di puntare sul croato &egrave; una scelta intelligente e che ricorda un po&rsquo; quella fatta a Empoli con Martusciello (anzi, Juric ha dalla sua una promozione guadagnata con il Crotone e dunque un curriculum migliore): l&rsquo;ex centrocampista, infatti, conosce l'ambiente ed &egrave; stato allievo di Gasperini, e nonostante il ricambio di uomini, potr&agrave; dare continuit&agrave; al lavoro del suo maestro, inserendosi nel solco del 3-4-3 lasciato dal predecessore. Curiosit&agrave;: era dal 1964 che il Grifone non aveva un allenatore straniero.  Estate travagliata per l&rsquo;Inter, che ha visto pure il cambio di guida tecnica ad agosto inoltrato. Partito Mancini, si &egrave; insediato alla Pinetina Frank de Boer. L&rsquo;idea di partenza dell&rsquo;olandese &egrave; il 4-3-3. Gli arrivi di Banega (parametro zero) e Candreva rafforzano l&rsquo;undici titolare, che dalla cintola in su sembra ben attrezzato. L&rsquo;argentino giostrer&agrave; affianco a Medel e Kondogbia, o pi&ugrave; avanzato in caso di 4-2-3-1. L&rsquo;azzurro sar&agrave; schierato invece largo a destra, con Perisic dall&rsquo;altra parte e Icardi di punta. Nuove anche le corsie difensive, con Ansaldi ed Erkin. L'impressione &egrave; che occorra qualcosa per rendere la squadra competitiva (Jo&atilde;o Mario, ad esempio, viene da un fantastico Europeo). E De Boer avr&agrave; il compito di imparare velocemente i meccanismi di un calcio, quello italiano, presso il quale non ha mai lavorato, neanche da calciatore.  La Juventus &egrave; stata la regina del calciomercato. Ha perso Pogba, Morata e Cuadrado, ma ha calato al contempo un poker d&rsquo;assi: Higuain-Pjanic-Pjaca-Dani Alves. E in pi&ugrave;, si &egrave; presa Benatia in prestito dal Bayern Monaco. La Signora punta al sesto titolo consecutivo (sarebbe il record assoluto del nostro calcio) e con una rosa cos&igrave;, sarebbe un fallimento se non avvenisse. In patria, non sembrano esserci rivali, anche perch&eacute; i bianconeri si sono rinforzati andando al contempo ad indebolire la concorrenza (il Napoli deve reinventarsi senza i gol di Higuain, la Roma senza le geometrie di Pjanic). L&rsquo;unica incognita sar&agrave; magari il diverso modo di giocare, anche se Allegri alla fine, con tanti moduli tra cui scegliere, dovrebbe dare la precedenza al collaudato 3-5-2, con la solita difesa, Alex Sandro e Dani Alves sui lati, Pjanic in regia con Khedira e Sturaro ai lati e il duo delle meraviglie Dybala-Higuain in avanti. Copertissima in tutti i ruoli, duttile, affamata. Si pu&ograve; tentare l&rsquo;assalto alla Champions.  Se ne &egrave; andato il capitano Candreva. Si &egrave; svincolato il bomber Klose. Ha lasciato la bandiera Mauri. E anche Gentiletti, Onazi, Matri. La Lazio ha perso molti elementi tra titolari e rincalzi e in entrata non ha combinato parecchio. Immobile &egrave; un buon colpo, Jordan Lukaku &egrave; da testare in un campionato di livello come il nostro, cos&igrave; come l&rsquo;angolano Bastos, pagato 6,5 milioni di euro dai russi del Rostov. In pi&ugrave;, c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;affaire-Bielsa, ingaggiato e perduto nel giro di un niente, con il frettoloso richiamo di Simone Inzaghi. Insomma, si ricordano sessioni di mercato migliori. Inzaghi dovr&agrave; lavorare sulla voglia di riscatto dei suoi uomini, rimasti fuori dall&rsquo;Europa lo scorso anno. Felipe Anderson e Keita sono giocatori talentuosi, ma discontinui. E invece, proprio dalla continuit&agrave; di questi due elementi potr&agrave; venir fuori qualcosa di buono: i rifornimenti per Immobile dovranno giungere da loro.  Il Milan &egrave; uno dei pi&ugrave; grossi punti interrogativi della Serie A. Montella cerca una rivincita personale dopo il flop doriano; la sua rosa cerca il riscatto dopo annate di grigiore. Ma ben poco &egrave; stato fatto per puntellare la squadra, forse anche per colpa di un cambio societario che ha posto&nbsp; in secondo piano la parte legata al campo. C&rsquo;&egrave; curiosit&agrave; attorno a Lapadula, cannoniere della scorsa Serie B, ma tutto da valutare nella massima serie. Difficile l&rsquo;interpretazione di Sosa, visto che nel 4-3-3 di Montella non c&rsquo;&egrave; spazio per il trequartista. Gustavo Gomez, il primo paraguaiano della storia del club, ha fatto bene al Lanus e pu&ograve; formare un buon duo difensivo con Romagnoli.  L&rsquo;addio di Higuain non &egrave; facilmente compensabile e Milik &egrave; un ottimo giocatore, ma con caratteristiche differenti. E differente dovr&agrave; essere anche il modo di giocare per il Napoli, che si prepara al secondo campionato con Maurizio Sarri. Dopo averlo lasciato in panchina per tutta la passata stagione, l&rsquo;ex allenatore dell&rsquo;Empoli dar&agrave; quest&rsquo;anno pi&ugrave; spazio a Manolo Gabbiadini, sempre che non venga ceduto in questa parte finale di mercato. Giaccherini e Zielinski sono due begli inserimenti in una squadra che l&rsquo;anno scorso ha fatto divertire parecchio. Qualche altro elemento arriver&agrave; ancora ed &egrave; probabile che anche senza Higuain, la squadra potr&agrave; lottare per il vertice, cercando di guastare le ambizioni-scudetto della Juventus. Ma peser&agrave; il doppio impegno campionato-Champions.  Il Palermo &egrave; il solito porto di mare: dopo aver scherzato con il fuoco nello scorso campionato, cambiando un allenatore dietro l&rsquo;altro e ottenendo solo all&rsquo;ultima giornata la salvezza aritmetica, i rosanero ripartono da Ballardini, ma senza Gilardino (passato all&rsquo;Empoli), Vazquez (ceduto al Siviglia) e Sorrentino (tornato al Chievo). L&rsquo;undici di partenza &egrave; pieno di incognite e la salvezza andr&agrave; sudata parecchio. Importante sar&agrave; mantenere un'idea e non stravolgere l'ambiente con continui cambi tecnici. Si sa che Zamparini &egrave; Zamparini, ma la stagione scorsa deve avere pur insegnato qualcosa.  Dopo tre stagioni tra i cadetti, riecco in Serie A il Pescara. A differenza dell&rsquo;avventura del 2012-13, gli abruzzesi si presentano al via con il tecnico della promozione, Massimo Oddo, uno degli allenatori pi&ugrave; interessanti tra quelli emergenti. Perso Lapadula, giocatore da 30 reti nell&rsquo;ultima stagione di B, il Delfino cercher&agrave; la salvezza attraverso i giovani: Cristante, Manaj, Crescenzi, Fornasier, Verre. Bisogner&agrave; pedalare, perch&eacute; alla pesantezza dei punti necessari a centrare l&rsquo;obiettivo, Oddo vuole abbinare il piacere del bel gioco.  La Roma senza Pjanic ha perso classe, &egrave; innegabile: il&nbsp; bosniaco garantiva gol (addirittura doppia cifra l&rsquo;anno scorso) e assist. Ma nonostante le numerose partenze (se ne sono andati anche Digne, Keita, Maicon, Zukanovic, Iago Falque), Spalletti &egrave; riuscito a disegnare una bell'undici. In difesa c&rsquo;&egrave; stata la tegola dell&rsquo;infortunio di Mario Rui, appena acquistato dall&rsquo;Empoli (i giallorossi sono corsi ai ripari prendendo Bruno Peres dal Toro). Vermaelen, se sta bene, &egrave; un grande affare. In mezzo &egrave; rimasto Nainggolan e si attende l&rsquo;esplosione di Paredes. In avanti &egrave; stato confermato Edin Dzeko, atteso da una prova d&rsquo;appello dopo la prima stagione italiana deludente. Alle sue spalle un trio di qualit&agrave;, con Salah ed El Shaarawy sulle corsie e Strootman in mezzo: anche in base al recupero dell&rsquo;olandese si potr&agrave; misurare la rilevanza dell&rsquo;addio di Pjanic.  Ha pescato alla fiera dell&rsquo;est, la nuova Sampdoria di Giampaolo, acquistando il polacco Linetty dal Lech Poznan, il ceco Schick dallo Sparta Praga, il serbo Djuricic dal Benfica e il croato Budimir dal Crotone. E se vogliamo anche Pavlovic dal Frosinone, che &egrave; svizzero ma di origine croata. I colpi principali sono per&ograve; il belga Praet, per il quale sono stati sborsati dieci milioni di euro, Luca Cigarini, inseguito da anni dal club ligure e Bruno Fernandes, che si &egrave; preso la maglia numero 10, lasciata libera da Correa. La squadra, che l&rsquo;anno scorso ha deluso fortemente, &egrave; stata come al solito rivoluzionata e sono partiti giocatori molto preziosi come De Silvestri, Fernando, Soriano, Correa. Curioso il caso-Castan: preso in prestito dalla Roma se ne &egrave; gi&agrave; andato, destinazione Torino. Che dire: un&rsquo;incognita; molte scommesse e un ambiente in continua evoluzione, che ad ogni sessione di mercato, fa e disfa. Ad oggi, ci sono pochi difensori e sin troppi trequartisti.  Il Sassuolo ormai non sorprende pi&ugrave; e il patron Squinzi ha abbandonato il basso profilo: &laquo;Puntiamo alla Champions&raquo;. Certo, l&rsquo;organico &egrave; forte e il valore aggiunto Di Francesco &egrave; rimasto: l&rsquo;obiettivo pi&ugrave; realistico sembra comunque quello di bissare la qualificazione all&rsquo;Europa League centrato la scorsa stagione. Europa League, che salvo clamorosi rovesci nel preliminare contro la Stella Rossa, il Sassuolo giocher&agrave; gi&agrave; quest&rsquo;anno. In tale ottica, &egrave; arrivato Matri: Di Francesco cercava una punta d&rsquo;esperienza, che avesse gi&agrave; giocato in Europa. Due gli addii dolorosi: quelli di Sansone e Vrsaljko. In generale prosegue a gonfie vele la politica dei giovani e del &ldquo;made in Italy&rdquo;: fondamentale aver tenuto Berardi.  Nuova faccia per il Torino, passato nelle mani di Sinisa Mihajlovic. I granata possono essere la rivelazione della stagione. Dopo il regno di Ventura, passato alla nazionale, &egrave; partito un nuovo ciclo e il tecnico serbo ha portato all&rsquo;Olimpico una nutrita schiera di calciatori che potranno fare molto bene, a partire dalle due corsie d&rsquo;attacco Ljajic e Iago Falque, il cui compito sar&agrave; alimentare la manovra offensiva e servire il bomber Belotti, in cerca della consacrazione e di un posto in nazionale. Ma anche Castan, Tachtsidis e De Silvestri sono elementi di valore. Quello del Toro &egrave; l&rsquo;ambiente giusto per Mihajlovic: la squadra e la tradizione del club rispecchiano il suo modo di intendere il calcio.  Primo anno del dopo Di Natale per l&rsquo;Udinese, alla ventiduesima stagione consecutiva nella massima serie. Il nuovo corso, con Beppe Iachini in panchina, continua a vedere nei friulani una multinazionale, con molti giocatori provenienti dall&rsquo;estero (Fofana dal Manchester City, De Paul dal Racing, Harbaoui dal Lokeren, Ewandro dal S&atilde;o Paulo). Dopo una stagione storta, si cerca una navigazione pi&ugrave; tranquilla, ma bisogner&agrave; vedere come reagir&agrave; un ambiente cos&igrave; eterogeneo alla partenza della vecchia guardia (oltre al citato Di Natale, hanno lasciato il Friuli Pasquale, Domizzi e Bruno Fernandes).  Giovanni Del Bianco @g_delbianco

La Serie A che verr&agrave;. Pregi e difetti delle venti squadre

Parte oggi il campionato scozzese. La novit&agrave; di rilievo &egrave; il ritorno tra i grandi dei Rangers, tornati al massimo livello dopo il calvario del fallimento e dei quattro anni passati nelle serie minori del football scozzese.  Il Celtic parte ancora una volta favorito e dopo il regno di Ronny Deila - mai amato dai tifosi - &egrave; arrivato al Parkhead un tecnico di maggiore appeal come Brendan Rodgers. La squadra &egrave; stata rafforzata e se tutto fila liscio, il sesto titolo di fila non dovrebbe costituire un ostacolo (il record di campionati consecutivi nove e ci sono riusciti una volta il Celtic e una i Rangers): un giocatore come Kolo Tour&eacute; per la Premiership &egrave; un colpaccio, nonostante le trentacinque primavere. E anche il giovane Moussa Demb&eacute;l&eacute;, attaccante francese prelevato dal Fulham per mezzo milione di sterline, &egrave; da seguire con interesse. Tuttavia, le prime uscite stagionali hanno rivelato una squadra ancora in costruzione. &Egrave; arrivata la figuraccia a Gibilterra nel preliminare di Champions contro il Lincoln Red Imps (sconfitta 1-0 all&rsquo;andata, poi rimediata al ritorno con un 3-0 casalingo) e il terzo turno preliminare, contro i kazaki dell&rsquo;Astana, &egrave; stato risolto con un rigore in extremis.  Dietro agli Hoops, il duello dovrebbe riguardare l&rsquo;Aberdeen, secondo negli ultimi tre campionati e capace di mantenere pressoch&eacute; inalterata la sua ossatura, e appunto i Rangers, carichi di entusiasmo e subito protagonisti nel mercato: ad Ibrox sono arrivati in questa sessione estiva giocatori d&rsquo;esperienza come il &ldquo;cattivo&rdquo; mediano inglese Joey Barton o il centrocampista croato Niko Kranjcar, entrambi presi a parametro zero. Gli esborsi pi&ugrave; cari sono stati i 250.000 pound spesi per due giovani: il centrocampista inglese Jordan Rossiter, acquistato dal Liverpool, e l&rsquo;attaccante ghanese Joe Dodoo, preso dal Leicester. Per lui, una presenza in Premier nello scorso campionato vinto dai ragazzi di Ranieri (segn&ograve; una tripletta in Coppa di Lega).  Gli Hearts, terzi l&rsquo;anno scorso, quando affrontarono il campionato da neopromossi, si sono rinforzati in attacco con Tony Watt, ex Celtic, l&rsquo;uomo che segn&ograve; al Barcellona nel famoso 2-1 dei biancoverdi in Champions nell&rsquo;edizione 2012-13.  In coda, rischiano il Kilmarnock, salvatosi l&rsquo;anno scorso ai play-off contro il Falkirk, il Partick Thistle e l&rsquo;Hamilton. L&rsquo;ultima retrocede direttamente, la penultima se la deve vedere in un confronto andata e ritorno con la vincente dei play-off della Championship.  Al di l&agrave; del fascino di un torneo cos&igrave; identitario e per molti aspetti retr&ograve; (gli allenatori sono tutti o britannici o irlandesi, i calciatori stranieri sono in minoranza e le propriet&agrave; dei club non sono n&eacute; thailandesi n&eacute; arabe), quello scozzese resta un campionato dalla profonda crisi tecnica (a parte il Celtic, le altre tre squadre impegnate in Europa sono gi&agrave; state tutte eliminate nei preliminari di Europa League: l&rsquo;Hibernian contro i danesi del Brondby, gli Hearts addirittura contro i maltesi del Birkikara, l&rsquo;Aberdeen contro gli sloveni del Maribor). In questo aspetto, il rinnovato confronto tra Rangers e Celtic pu&ograve; fare solo da toccasana per il calcio a nord del vallo di Adriano. Dovrebbero infatti arrivare pi&ugrave; incassi pi&ugrave; sponsor e dal punto di vista qualitativo ci si augura che venga almeno reinstaurato un duopolio. Il primo dei tre Old Firm (ai quali probabilmente si aggiunger&agrave; il quarto nelle poule finali, quando il campionato si divider&agrave; tra le prime sei e le ultime sei) &egrave; in programma il 10 settembre. Gli unici derby saranno quelli tra le tre compagini di Glasgow. Non ci sar&agrave; pi&ugrave; infatti quello di Dundee, con il Dundee United retrocesso la scorsa stagione. Ed &egrave; ancora rinviata la stracittadina di Edimburgo, con gli Hibs ancora impegnati in Championship.  Giovanni Del Bianco @g_delbianco

Scottish Premiership al via: torna l'Old Firm

1&ordf; giornata (andata: 21 agosto; ritorno: 15 gennaio) Atalanta-Lazio, Bologna-Crotone, Chievo-Inter, Empoli-Sampdoria, Genoa-Cagliari, Juventus-Fiorentina, Milan-Torino, Palermo-Sassuolo, Pescara-Napoli, Roma-Udinese.  2&ordf; giornata (andata: 28 agosto; ritorno: 22 gennaio) Cagliari-Roma, Crotone-Genoa, Fiorentina-Chievo, Inter-Palermo, Lazio-Juventus, Napoli-Milan, Sampdoria- Atalanta, Sassuolo-Pescara, Torino-Bologna, Udinese-Empoli.  3&ordf; giornata (andata: 11 settembre; ritorno: 29 gennaio) Atalanta-Torino, Bologna-Cagliari, Chievo-Lazio, Empoli-Crotone, Genoa-Fiorentina, Juventus-Sassuolo, Milan-Udinese, Palermo-Napoli, Pescara-Inter, Roma-Sampdoria.  4&ordf; giornata (andata: 18 settembre; ritorno: 5 febbraio) Cagliari- Atalanta, Crotone-Palermo, Fiorentina-Roma, Inter-Juventus, Lazio-Pescara, Napoli-Bologna, Sampdoria-Milan, Sassuolo-Genoa, Torino-Empoli, Udinese-Chievo.  5&ordf; giornata (andata: 21 settembre; ritorno: 12 febbraio) Atalanta-Palermo, Bologna-Sampdoria, Chievo-Sassuolo, Empoli-Inter, Genoa-Napoli, Milan-Lazio, Juventus-Cagliari, Pescara-Torino, Roma-Crotone, Udinese-Fiorentina.  6&ordf; giornata (andata: 25 settembre; ritorno: 19 febbraio) Cagliari-Sampdoria, Crotone- Atalanta, Fiorentina-Milan, Genoa-Pescara, Inter-Bologna, Lazio-Empoli, Napoli-Chievo, Palermo-Juventus, Sassuolo-Udinese, Torino-Roma.  7&ordf; giornata (andata: 2 ottobre; ritorno: 26 febbraio) Atalanta-Napoli, Bologna-Genoa, Cagliari-Crotone, Empoli-Juventus, Milan-Sassuolo, Pescara-Chievo, Roma-Inter, Sampdoria-Palermo, Torino-Fiorentina, Udinese-Lazio.  8&ordf; giornata (andata: 16 ottobre; ritorno: 5 marzo) Chievo-Milan, Fiorentina- Atalanta, Genoa-Empoli, Inter-Cagliari, Juventus-Udinese, Lazio-Bologna, Napoli-Roma, Palermo-Torino, Pescara-Sampdoria, Sassuolo-Crotone.  9&ordf; giornata (andata: 23 ottobre; ritorno: 12 marzo) Atalanta-Inter, Bologna-Sassuolo, Cagliari-Fiorentina, Crotone-Napoli, Empoli-Chievo, Milan-Juventus, Roma-Palermo, Sampdoria-Genoa, Torino-Lazio, Udinese-Pescara.  10&ordf; giornata (andata: 26 ottobre; ritorno: 19 marzo) Chievo-Bologna, Fiorentina-Crotone, Genoa-Milan, Inter-Torino, Juventus-Sampdoria, Lazio-Cagliari, Napoli-Empoli, Palermo-Udinese, Pescara- Atalanta, Sassuolo-Roma.  11&ordf; giornata (andata: 30 ottobre; ritorno: 2 aprile) Atalanta-Genoa, Bologna-Fiorentina, Cagliari-Palermo, Crotone-Chievo, Empoli-Roma, Juventus-Napoli, Lazio-Sassuolo, Milan-Pescara, Sampdoria-Inter, Udinese-Torino.  12&ordf; giornata (andata: 6 novembre; ritorno: 9 aprile) Chievo-Juventus, Fiorentina-Sampdoria, Genoa-Udinese, Inter-Crotone, Napoli-Lazio, Palermo-Milan, Pescara-Empoli, Roma-Bologna, Sassuolo- Atalanta, Torino-Cagliari.  13&ordf; giornata (andata: 20 novembre; ritorno: 15 aprile) Atalanta-Roma, Bologna-Palermo, Chievo-Cagliari, Crotone-Torino, Empoli-Fiorentina, Juventus-Pescara, Lazio-Genoa, Milan-Inter, Sampdoria-Sassuolo, Udinese-Napoli.  14&ordf; giornata (andata: 27 novembre; ritorno: 23 aprile) Bologna- Atalanta, Cagliari-Udinese, Crotone-Sampdoria, Empoli-Milan, Genoa-Juventus, Inter-Fiorentina, Napoli-Sassuolo, Palermo-Lazio, Roma-Pescara, Torino-Chievo.  15&ordf; giornata (andata: 4 dicembre; ritorno: 30 aprile) Chievo-Genoa, Fiorentina-Palermo, Juventus- Atalanta, Lazio-Roma, Milan-Crotone, Napoli-Inter, Pescara-Cagliari, Sampdoria-Torino, Sassuolo-Empoli, Udinese-Bologna.  16&ordf; giornata (andata: 11 dicembre; ritorno: 7 maggio) Atalanta-Udinese, Bologna-Empoli, Cagliari-Napoli, Crotone-Pescara, Fiorentina-Sassuolo, Inter-Genoa, Palermo-Chievo, Roma-Milan, Sampdoria-Lazio, Torino-Juventus.  17&ordf; giornata (andata: 18 dicembre; ritorno: 14 maggio) Chievo-Sampdoria, Empoli-Cagliari, Genoa-Palermo, Juventus-Roma, Lazio-Fiorentina, Milan- Atalanta, Napoli-Torino, Pescara-Bologna, Sassuolo-Inter, Udinese-Crotone.  18&ordf; giornata (andata: 22 dicembre; ritorno: 21 maggio) Atalanta-Empoli, Bologna-Milan, Cagliari-Sassuolo, Crotone-Juventus, Fiorentina-Napoli, Inter-Lazio, Palermo-Pescara, Roma-Chievo, Sampdoria-Udinese, Torino-Genoa.  19&ordf; giornata (andata: 8 gennaio; ritorno: 28 maggio) Chievo- Atalanta, Empoli-Palermo, Genoa-Roma, Juventus-Bologna, Lazio-Crotone, Milan-Cagliari, Napoli-Sampdoria, Pescara-Fiorentina, Sassuolo-Torino, Udinese-Inter.

4 risultati per '2016-17'

Serie A, la rinascita di Muriel

La Serie A che verrà. Pregi e difetti delle venti squadre

Scottish Premiership al via: torna l'Old Firm

Il calendario della Serie A 2016-17