Una battaglia sempre più intensa, arrivata ai titoli di coda. Dopo aver corso a Las Vegas e in Qatar, la Formula 1 chiude il suo trittico di gare ad Abu Dhabi per l’ultimo appuntamento del Mondiale 2025, con Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri ancora in corsa per il titolo piloti. Andando ad osservare con più attenzione la classifica, Norris si presenta sul circuito di Yas Marina forte dei suoi 408 punti, e con ben dodici lunghezze di vantaggio nei confronti di Max Verstappen (396 punti), sedici nei confronti del compagno di squadra Oscar Piastri (392 punti).
Era da tanti anni che il Mondiale di Formula 1 non si presentava al suo ultimo atto con più di due piloti ancora in lizza per il titolo (l’ultimo precedente risale al 2010, sempre ad Abu Dhabi con Alonso, Webber, Vettel e Hamilton potenzialmente in lotta per il Mondiale piloti, andato poi al pilota tedesco originario di Heppenheim), così come è dal 2007 che due piloti McLaren non si presentavano all’ultima gara in lotta per il titolo mondiale.
Se all’epoca contro ogni pronostico fu Kimi Raikkonen a conquistare quello che ad oggi rappresenta l’ultimo titolo piloti per la Ferrari aggiudicandosi (grazie al prezioso supporto di Felipe Massa) a Interlagos sia il Gp del Brasile che il titolo piloti con un punto di vantaggio sul duo McLaren Alonso-Hamilton (con Lewis che si rifece l’anno successivo, battendo per un punto Felipe Massa nel 2008), quest’anno (complice anche il sorpasso assai fortuito nelle fasi finali del Gp del Qatar ai danni della Mercedes di Andrea Kimi Antonelli) Lando Norris sembra partire in vantaggio rispetto agli altri competitor, potendosi permettere il lusso di potersi classificare al termine del Gp di Abu Dhabi anche al terzo posto alle spalle dei principali rivali per poter così conquistare il suo primo titolo mondiale (nel prossimo paragrafo approfondiremo tutte le combinazioni iridate a favore non solo del pilota inglese della McLaren, ma anche di Verstappen e di Piastri).
Chi non ha nulla da perdere è senza ombra di dubbio Max Verstappen: vero, sulla carta il campione olandese per conquistare il titolo deve tassativamente vincere e sperare che Norris si classifichi in gara nella peggiore delle ipotesi al quarto posto. Detto questo, però, rispetto ai primi anni della sua carriera, Verstappen sembra ora molto più maturo, ma sopratutto è consapevole che in qualunque modo dovesse andare il Mondiale chi esce rafforzato è senza alcun dubbio lui, perché rispetto ai Mondiali vinti ad esempio nel 2022 o nel 2023 o in parte anche lo scorso anno è evidente a tutti come quest’anno a fare la differenza sia stato proprio il campione olandese, capace di estrarre il massimo dalla sua monoposto quando la RB21 non disponeva di un buon potenziale.
Non solo: rispetto alla pressione che giocoforza potrà avere la McLaren (in testa al Mondiale piloti fin dalla prima gara), Verstappen così come la stessa Red Bull potranno avere il preziosissimo vantaggio di poter contare su tutte e tre le sessioni di prove libere per poter sistemare al meglio il proprio assetto (nonostante la più attendibile sarà la FP2, che si correrà nella stessa fascia oraria della gara). Lecito quindi immaginarsi un Verstappen che proverà per quanto possibile a vincere il Gp di Abu Dhabi per soddisfazione personale e per vedere se potrà o meno conquistare il titolo, ma senzaa troppa pressione, consapevole del fatto che il suo lo ha già fatto, mettendo la Red Bull nelle condizioni di poter lottare per il titolo piloti all’ultima gara di un Mondiale che nelle sue prime battute sembrava preludere a una netta superiorità della McLaren.
Anche Oscar Piastri non ha nulla da perdere nella corsa al titolo nei confronti del compagno di squadra Norris, sperando che Lando accusi qualche contrattempo che gli possa consentire di tornare in gioco. Vero, a differenza di Verstappen e di Norris, Piastri dovrà rinunciare alla FP1 dovendo lasciare la propria MCL39 a un rookie (Pato O'Ward, come da Regolamento Sportivo), ma alla fine questo potrebbe non essere uno svantaggio, in quanto tra le varie sessioni di prove libere la FP1 (al pari della FP3) è la meno attendibile, in quanto si svolge in diurna, mentre FP2, qualifiche e gara si svolgeranno sostanzialmente in notturna, con temperature un po' più fresche.
Nella lotta per il titolo piloti è plausibile credere che un ruolo possa essere giocato da chi al momento può venir considerato come un outsider, vedi Mercedes e Ferrari. Se nel 2024 il team tedesco soffrì per il surriscaldamento delle gomme posteriori a Yas Marina, con Lewis Hamilton che nel finale di gara conquistò il quarto posto ai danni di George Russell (quinto al traguardo), quest’anno Mercedes potrebbe comunque fare molto bene sia con il già citato Russell, che con Antonelli, apparso in crescita in questa ultima fase di stagione.
Capitolo a parte per la Ferrari: se è vero che nel 2022 e nel 2023 Leclerc ottenne ad Abu Dhabi il secondo posto, e nel 2024 la scuderia di Maranello registrò un secondo posto con Carlos Sainz Jr (al passo di addio con la Rossa) e un terzo posto con il pilota monegasco (autore di una pregevole rimonta che lo aveva visto partire dal diciannovesimo posto in griglia), quest’anno sarà difficile vedere Leclerc e Hamilton puntare per il podio, nonostante sulla carta il circuito di Yas Marina dovrebbe adattarsi maggiormente alla SF-25 rispetto alle piste di Las Vegas e Qatar.
Trattandosi dell’ultima gara di campionato, il Gp di Abu Dhabi viene visto un po' per tutti come una sorta di ultimo giorno di scuola, in cui potersi salutare per dare appuntamento al prossimo anno, o in alcuni casi dire addio al mondo della Formula 1, e mai come quest’anno quest’ultimo aspetto sarà ancora più evidente rispetto al passato recente.
Con il Gp di Abu Dhabi 2025, infatti, saluta il mondo della Formula 1 la Sauber (che dal prossimo anno diventerà team ufficiale Audi), così come la Renault sotto il profilo della motorizzazione (visto e considerato che dal prossimo anno Alpine passerà alle power unit Mercedes) e sotto il profilo delle gomme la mescola C6 (non riconfermata da Pirelli per il prossimo anno), mentre per quanto riguarda le partnership si conclude quella tra Red Bull e Honda, con il motorista nipponico che saluterà il team austriaco per diventare dal prossimo anno motorista ufficiale Aston Martin, con il team di Lawrence Stroll che non a caso saluterà la motorizzazione Mercedes.
Sotto il profilo più prettamente tecnico, il Gp di Abu Dhabi 2025 saluterà i motori MGU-H (non presenti nel Regolamento tecnico 2026, con inevitabile aumento della potenza dei motori MGU-K, che passeranno da 120 a 350 Kw), così come le monoposto ad effetto suolo introdotte nel 2022, il DRS (non implementato nelle nuove monoposto), così come le benzine tradizionali, sostituite da carburanti eco-sostenibili.
Il Gp di Abu Dhabi 2025 sarà infine l’ultima volta (per il momento) di Yuki Tsunoda in griglia di partenza alla luce della retrocessione come terzo pilota Red Bull a vantaggio di Isack Hadjar (che nel 2026 affiancherà Max Verstappen), ma sarà al contempo l’ultima volta che avremo una griglia di partenza costituita da 20 monoposto, visto che dal prossimo anno saranno 22 le monoposto partecipanti al Mondiale di Formula 1, visto l’approdo nella massima serie motoristica del team Cadillac.