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F1 Las Vegas: vince Verstappen, McLaren squalificate

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© APS
Il campione olandese conquista il Gp di Las Vegas e riapre la lotta per il titolo, complice la squalifica di Norris e di Piastri per eccessivo consumo del plank. Secondo Russell, terzo Antonelli. Ferrari: quarto Leclerc (penalizzato dalla strategia), ottavo Hamilton

Un vero e proprio colpo di scena, che di fatto riapre la lotta per il titolo mondiale. Circa quattro ore e mezzo dopo la conclusione del Gp di Las Vegas la FIA ha ufficializzato la squalifica delle McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri (rispettivamente secondo e quarto sul traguardo) a causa di un eccessivo consumo del plank, con la Classifica Piloti che vede Norris ancora in testa, ma con soli 24 punti di vantaggio nei confronti del duo Piastri-Verstappen a due gare (e una Sprint) dal termine della stagione.
Una doccia fredda non solo per il team di Woking, che, considerando quanto raccolto su una pista fino allo scorso anno piuttosto ostica, stava guardando con grande fiducia alle prossime due gare (Qatar ed Abu Dhabi), sulla carta più favorevoli alla MCL39, ma anche per lo stesso Norris che si sentiva sempre più a un passo dalla conquista del suo primo titolo mondiale. 

La squalifica delle McLaren riscrive di fatto l’ordine di arrivo del Gp di Las Vegas: se resta confermata la vittoria di Max Verstappen, salgono al secondo e al terzo posto le Mercedes di George Russell e di Andrea Kimi Antonelli (autore di una bellissima rimonta basata su un lunghissimo long run di 47 giri sulle gomme dure, nonostante i cinque secondi di penalità per via di un leggerissimo scatto anticipato al via), con la Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione (con il pilota monegasco penalizzato da una strategia non del tutto ottimale, che con il senno di poi gli ha fatto perdere il podio di Antonelli) davanti alla Williams di Carlos Sainz Jr (quinto), alla Racing Bulls di Isack Hadjar (sesto), alla Sauber di Nico Hulkenberg (settimo), alla Ferrari di Lewis Hamilton (ottavo). A punti anche le Haas di Esteban Ocon (nono) e di Oliver Bearman (decimo)