La gara più ostica. Delle tre corse (più una Sprint) che mancano al termine del Mondiale 2025 di Formula 1, il Gp di Las Vegas (in programma questo fine settimana sul circuito cittadino non permanente del Las Vegas Strip Circuit) è senza ombra di dubbio la più complicata per la McLaren, che si presenta nella capitale mondiale del divertimento e del gioco d’azzardo con il titolo costruttori già vinto a inizio ottobre a Singapore, e con il titolo piloti sempre più in direzione di Lando Norris, forte (grazie anche alle ultime due vittorie consecutive in Messico e in Brasile) di un vantaggio di 24 punti nei confronti del compagno di squadra Oscar Piastri, e di ben 49 punti nei confronti del quattro volte campione del mondo Max Verstappen. Vero, secondo la matematica basterebbero nove punti guadagnati al termine di questo weekend da parte di Norris nei confronti di Verstappen per escludere il campione olandese della Red Bull dalla lotta al titolo iridato, ma per il pilota inglese della McLaren (così come per Oscar Piastri) questo weekend non sarà per nulla facile, in quanto le caratteristiche tecniche del Las Vegas Strip Circuit (caratterizzato dal rettilineo lungo 1.9 Km della Strip nell’ultimo settore, associato a curve brevi da percorrere a velocità bassa e ad altri due rettilinei un po' più brevi da percorrere comunque in piena velocità) non permettono alla MCL39 di poter esprimere tutto il suo potenziale, così come la necessità di un basso carico aerodinamico sotto il profilo dell’assetto e le basse temperature previste (disputandosi FP2, qualifiche e gara in notturna) mettono il team di Woking nella condizione di doversi necessariamente difendere, visto e considerato che la MCL39 è solita esaltarsi con temperature più alte. Ne consegue pertanto che per la McLaren l’obiettivo principale a Las Vegas (dove lo scorso anno si classificò sesta con Norris e settima con Piastri) sarà quello di perdere meno punti possibile da Verstappen, per poi essere decisamente più competitiva in Qatar (su una pista che sulla carta dovrebbe esaltare in pieno la MCL39) e ad Abu Dhabi.
Con la McLaren chiamata a una gara difensiva, chi si presenta come favorita a Las Vegas è senza ombra di dubbio la Mercedes. Già lo scorso anno il team guidato da Toto Wolff ottenne una preziosissima doppietta con George Russell davanti a Lewis Hamilton, e le possibilità di poter bissare la vittoria ottenuta un anno fa sul Las Vegas Strip Circuit ci sono tutte, essendo la W16 (al pari della W15 della passata stagione) una monoposto che tende ad esprimere il massimo del proprio potenziale su piste caratterizzate da curve lente (dove viene esaltata la sua trazione) e sopratutto con temperature fresche, che non vanno così a surriscaldare le gomme posteriori (tallone d’Achille sia della W15, che in parte della W16). In questa situazione, dunque, sia George Russell che Andrea Kimi Antonelli sono i potenziali favoriti per la vittoria: se è vero che il 19enne pilota italiano viene da uno straordinario momento di forma che lo ha portato ad ottenere un preziosissimo secondo posto sia nella Sprint che nel Gp di San Paolo andato in scena quasi due settimane fa in Brasile, è altrettanto vero però che Russell proverà in tutti i modi a dimostrare (su una pista dove ha già vinto lo scorso anno) di essere lui la prima guida in Mercedes e a cogliere quello che (dopo le vittorie conseguite in Canada e a Singapore) potrebbe essere il suo terzo successo stagionale.
Subito alle spalle della Mercedes troviamo la Red Bull, che nelle precedenti gare caratterizzate da un basso carico aerodinamico (Monza e Azerbaijan) era emersa molto bene (a conferma di una RB21 che sembra esaltarsi sia con rettilinei piuttosto lunghi, sia in trazione), e che (particolare non da poco) sembra comportarsi molto bene anche con temperature piuttosto fredde. Ecco, quindi, perché pur considerando Mercedes come favorita a Las Vegas, anche Max Verstappen potrebbe avere le sue chance di vittoria, che gli consentirebbero di ridurre (e non poco, considerando le difficoltà che McLaren potrebbe accusare) il distacco in Classifica Piloti nei confronti di Norris e di Piastri. Importante sarà però non sbagliare assetto (come abbiamo visto nell’ultima gara in Brasile), con il team austriaco che questa volta potrà contare sulle tre sessioni di prove libere per apportare eventuali correzioni, trattandosi di un weekend di gara tradizionale (senza quindi la presenza della Sprint).
Chi è chiamata a una reazione dopo il doppio ritiro patito in Brasile è la Ferrari, che si presenta a Las Vegas dopo le dichiarazioni piuttosto dure del Presidente John Elkann, che all’indomani della pesante sconfitta rimediata a Interlagos, ha caldamente invitato i piloti a parlare meno e a concentrarsi di più sulla guida, generando però a sua volta un profondo sdegno a livello mondiale da parte degli appassionati, secondo i quali sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton non sono chiaramente responsabili per le prestazioni di una monoposto che fin dai test precampionato ha evidenziato tutti i suoi limiti tecnici, parzialmente corretti, ma che di fatto non consentono ai due piloti della Rossa di poter lottare quantomeno per la vittoria di una gara.
Se Leclerc ha dichiarato di conoscere il Presidente Elkann da molti anni, di aver un ottimo rapporto con lui e di essersi confrontato dopo quelle dichiarazioni (affermando che quello che conta per lui è ciò che il Presidente ha detto alla squadra per migliorare il proprio rendimento, senza dare peso alle varie interpretazioni fatte) sottolineando che il suo obiettivo come pilota è quello di riportare la Ferrari in testa al vertice delle Classifiche mondiali, Hamilton ha dichiarato di essere in contatto con il Presidente Elkann tutte le settimane, di essere ancora convinto al 100% della scelta di approdare in Ferrari, di sentirsi in crescita all’interno di una stagione non facile che per lui è stata di apprendimento, e di avvertire (indipendentemente dagli alti e bassi che ci possono essere stati nell’arco della stagione) una grande armonia all’interno della squadra, la quale deve essere la base per costruire il prossimo anno.
Soffermandoci sul weekend di gara, la Ferrari parte a Las Vegas chiaramente alle spalle di Mercedes e di Red Bull, ma può comunque ambire a un buon risultato, visto che sia nel 2023 che nel 2024 la Rossa si comportò piuttosto bene sul Las Vegas Strip Circuit. Unico aspetto a cui prestare attenzione potrebbe essere il fondo, visto che il lungo rettilineo della Strip porta le monoposto ad effetto suolo a schiacciarsi a terra, andando così ad usurare il pattino collocato sul fondo e a riproporre inevitabilmente il problema relativo alle altezze. Un problema, questo, risolvibile grazie a un attento lavoro di verifica nel corso delle prime due sessioni di prove libere, con l’auspicio che grazie a un adeguato assetto sia Leclerc che Hamilton possano essere nelle condizioni quantomeno di poter lottare per il podio.
Per quanto riguarda, infine, le condizioni meteo, aldilà delle temperature più fresche il cielo si dovrebbe presentare tra il parzialmente nuvoloso e il grigio, tendente poi al sereno in vista della gara. Non è da escludere la possibilità di un piovasco in occasione della prima giornata di prove libere, ma, come già detto, in vista di qualifiche e sopratutto della gara la situazione dovrebbe progressivamente migliorare.