Una netta supremazia tecnica che neanche la Safety Car è stata in grado di neutralizzare. Anche sul circuito del Montmelò a prevalere è la McLaren, con Oscar Piastri che si aggiudica il Gp di Spagna con 2”471 sul compagno di squadra Lando Norris, regalando così al team di Woking la terza doppietta stagionale.
In terza posizione troviamo la Ferrari di Charles Leclerc: se per quanto visto nel corso della gara il pilota monegasco era orientato al quarto posto finale (con una strategia basata sull’utilizzo di un doppio set di gomme medie che alla fine non aveva del tutto pagato), la Safety Car (necessaria per rimuovere la Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, costretto al ritiro per un problema al motore che ha comportato una perdita di pressione dell’olio) ha messo il monegasco nella condizione di poter montare negli ultimi giri un set di gomme soft usate, con le quali ha potuto superare Max Verstappen (costretto nel finale di gara a montare un set di gomme dure, risultate inconsistenti sul circuito del Montmelò), potendo così salire sul gradino più basso del podio.
Chi esce sconfitto da Barcellona è senza ombra di dubbio Verstappen, che alla luce del decimo posto finale vede salire a 49 punti il suo distacco in Classifica Piloti da Piastri. Eppure fino alla Safety Car la gara del campione olandese era stata all’insegna delle tre soste, con l’obiettivo di lottare almeno per il secondo posto occupato da Norris, preso atto che con la sua Red Bull RB21 sarebbe stato complicato attaccare la prima posizione di Piastri. Purtroppo, però, al momento dell’ingresso della Safety Car e della sosta aggiuntiva la Red Bull è stata costretta a montare sulla monoposto di Verstappen un set di gomme dure nuovo, non avendo più a disposizione set di gomme soft usati. Ciò ha messo il campione olandese in netta difficoltà al momento della ripartenza, favorendo in primis il sorpasso di Leclerc, e poi a ruota l’attacco di Russell, al quale Verstappen ha voluto rispondere a suo modo, venendo però punito dalla Direzione Gara (come vedremo nei dettagli) con dieci secondi di penalità (che lo retrocedono dal quinto al decimo posto) ma sopratutto con tre punti di penalità sulla Superlicenza, che mettono Max nella poco invidiabile posizione di rischiare un Gp di squalifica, avendo al momento 11 punti di penalità, e con la squalifica che scatta inesorabile una volta giunti al dodicesimo punto di penalità.
In quarta posizione troviamo la Mercedes di George Russell, che ha preceduto a sorpresa la Sauber di Nico Hulkeberg (quinto), che approfittando della Safety Car e di un set di gomme soft nuove si è tolta anche la soddisfazione di superare nel corso del penultimo giro la Ferrari di Lewis Hamilton, sesto ed autore di una gara un po' altalenante.
Alle spalle di Hamilton, positiva la gara di Isack Hadjar (settimo con la Racing Bulls) e di Pierre Gasly (ottavo con l’Alpine), mentre merita un cenno il nono posto di Fernando Alonso al volante della sua Aston Martin, che consente così al campione asturiano di poter finalmente raccogliere i primissimi punti stagionali.