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La seconda squadra degli juventini

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Doveva essere l'estate del calcioscommesse, ma probabilmente sarà quella della resa dei conti definitiva fra grandi club e resto della serie A. Un resa dei conti che va ben al di là della spartizione di quasi 240 milioni di euro di diritti televisivi 2010-11 (il 30% del totale, con il 40 che viene suddiviso in parti uguali e il rimanente 30 in base alla classifica). Le cifre le abbiamo lette tutti: con le ricerche demoscopiche (tre) prese in considerazione da quella Lega dove Beretta si è scoperto riformatore-riformista fuori tempo massimo la Juventus perderebbe 13 milioni (75 contro 88) rispetto al previsto, l'Inter e Il Milan circa 8, mentre Roma e Napoli addirittura ci guadagnerebbero. Non mancherà occasione per esibirci in dietrologie varie, ma parlando di puro tifo è interessante notare che nell indagini prese in considerazioni dalla Lega è fondamentale il concetto di simpatizzante, oltre a quello di tifoso in senso stretto. In pratica lo juventino di Catania ha, come è logico, il Catania come squadra che segue comunque con affetto, mentre non si può sicuramente dire la stessa cosa dello juventino di Milano a proposito di Inter e Milan. E' un meccanismo psicologico che premia anche la Roma, magari non tifata ma comunque vista come rappresentativa del 'territorio' da juventini, interisti e milanisti residenti nella capitale. E che a maggior ragione vale per il Napoli, spesso visto con simpatia da un generico appassionato del Sud ancora legato al ricordo dell'era Maradona. Conclusione: si parla di un 5 contro 15, ma più realisticamente si combatterà un 3 contro 17. Dopo tanti discorsi sul ranking UEFA (da parte di chi poi snobba l'Europa League, a volte) e sulla ripartizione delle risorse si ha l'opportunità di fare qualcosa per quella classe media che poi dà il vero valore a un campionato. Le tre grandi tradizionali pensano ai propri interessi, come tutti noi, ma per il calcio italiano una Lazio che si ritrova in mano 12 milioni in più non è un male. Dal punto di vista di Lotito sarebbe il quadruplo dell'affitto annuale richiesto dal CONI per l'Olimpico. Stefano Olivari stefano@indiscreto.it