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Fia, Formula 1 e il futuro della massima serie motoristica© Getty Images

Fia, Formula 1 e il futuro della massima serie motoristica

Dopo l’ultima gara di campionato disputata in Qatar emergono in maniera ancora più significativa rispetto al passato le differenze di visione tra Stefano Domenicali e Mohammed Ben Sulayem in merito al futuro della F1 e non solo

13.10.2023 ( Aggiornata il 13.10.2023 15:30 )

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Le condizioni estreme del Gp del Qatar: le posizioni di FIA e FOM

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Una gara disputata in condizioni a dir poco estreme. Così verrà ricordato il Gp del Qatar disputato lo scorso weekend sul circuito di Lusail, che ha visto le vittorie di Oscar Piastri (McLaren) nella Sprint, e di Max Verstappen (Red Bull) nella gara domenicale, con il campione olandese laureatosi nella serata di sabato per la terza volta consecutiva Campione del mondo piloti, approfittando del ritiro del suo compagno di squadra Sergio Perez, coinvolto in un incidente di gara che ha visto come protagonisti anche Nico Hulkenberg (Haas) ed Esteban Ocon (Alpine).

Aldilà del verdetto della pista, però, il Gp del Qatar verrà ricordato anche per le difficili condizioni ambientali con cui i piloti hanno dovuto affrontare la gara domenicale, che li ha visti tagliare il traguardo a dir poco stremati per via dell’eccessivo caldo che ha caratterizzato il Gp in notturna (31 gradi e 80% di umidità, a differenza delle prime indicazioni pervenute che fissavano l’umidità intorno al 74%).

Non solo: lo stesso Gp ha visto anche Pirelli e la stessa Federazione dover fissare un numero massimo di giri da dover percorrere con un dato set di gomme (18 se si trattava di un set nuovo indipendentemente dalla mescola, inferiore a 18 se si trattava di un set già usato, potendo contare su un’apposita tabella fornita da Pirelli, capace di calcolare sui set usati il numero di giri per cui potevano essere utilizzati) a causa di alcune microfratture addebitabili principalmente al contatto della gomma contro i cordoli piramidali usati solamente a Lusail che provocavano dopo più di 20 giri la separazione della mescola dalla carcassa andando così a generare una situazione di potenziale pericolo.

Questo aspetto (in apparenza prettamente tecnico) ha avuto in realtà una conseguenza importante sulla gara e sullo stato di salute dei piloti al termine della corsa. Se ad esempio a Singapore (in condizioni simili) i piloti sono soliti gestire il ritmo della gara e delle gomme, potendo effettuare una sola sosta, arrivando così al traguardo un po' sudati, stanchi ma non eccessivamente debilitati, questo non è avvenuto in Qatar, con i piloti costretti a tirare al massimo in tutti e 57 i giri di gara previsti, arrivando così al traguardo non solo affaticati, ma addirittura disidratati per via dell’eccessiva quantità di caldo percepita all’interno dell’abitacolo. Se Esteban Ocon (Alpine) ha accusato un malore nel corso del 15°giro riuscendo stoicamente a concludere la gara al settimo posto, in casa Williams Logan Sargeant (reduce da un’influenza accusata all’inizio della scorsa settimana) è stato costretto a doversi ritirare nel corso del 43°giro perché non ce la faceva più fisicamente, al punto che, una volta rientrato dentro i box, è stato aiutato dai meccanici del team di Grove ad uscire dalla macchina e poi portato al Centro medico dove è stato visitato e dimesso prontamente. Stessa situazione è toccata anche al suo compagno di squadra Alexander Albon, il quale (pur non avendo accusato i sintomi influenzali accusati da Sargeant all’inizio della scorsa settimana) al termine della gara è stato portato al Centro medico a causa di un’esposizione acuta al calore, per poi venir in seguito dimesso.

Non è sfuggito a nessuno il comportamento di George Russell (Mercedes) e di Lando Norris (McLaren), che in occasione dei pit stop non esitavano ad alzare la visiera per poi riabbassarla al termine della sosta, e che in gara non hanno esitato ad alzare le mani dal volante per provare a cercare un minimo di refrigerio, per non parlare del barcollio accusato da Lance Stroll una volta sceso dalla macchina a gara finita, con il pilota canadese che non ha esitato a chiedere aiuto al personale medico dell’ambulanza parcheggiata nelle immediate vicinanze.

Così come nel retropodio si è vista chiaramente la fatica accusata sia da Max Verstappen (Red Bull) che da Oscar Piastri (McLaren), con il campione olandese seduto per qualche minuto a terra, e con il giovane talento australiano sdraiato per diversi minuti a terra perché era letteralmente sfinito.

Immagini, queste, dalle quali era lecito immaginarsi una presa di posizione congiunta da parte di FIA e FOM per tutelare la salute dei piloti, evitando di assistere in futuro a nuove gare disputate in maniera così estrema. Alla fine le prese di posizioni sono arrivate, seppur assai diverse tra di loro.

Così è intervenuto Stefano Domenicali, intervistato da Sky in occasione del rinnovo con Pirelli. “I piloti sono sempre degli eroi, perché sono venti, sono solo venti in giro per il mondo. È chiaro che le condizioni in Qatar siano state estreme, era tanto tempo che non si vedevano queste cose, però il concetto di avere una Formula 1 che combatte fino all’ultimo è esaltante, rimane epica sempre, e quindi il Qatar ha messo ancora più in evidenza che sono dei piloti straordinari che sanno dare il massimo anche in condizioni davvero difficili”.

Di tutt’altro avviso è la Federazione, che all’indomani del Gp del Qatar sul proprio sito ha diffuso un comunicato nel quale ha annunciato dei provvedimenti alla luce dei malori accusati dai piloti al termine della gara, con l’obiettivo di evitare (già a partire dal prossimo anno, quando il Gp si disputerà il 1°Dicembre, con temperature più fresche) che in futuro si abbiano a rivivere situazioni come quelle viste domenica a Lusail.

“La FIA rileva con preoccupazione che la temperatura e l'umidità estreme durante il Gran Premio del Qatar di Formula 1 FIA 2023 hanno avuto un impatto sul benessere dei piloti. Pur essendo atleti d’élite, non ci si dovrebbe aspettare che competano in condizioni che potrebbero mettere a repentaglio la loro salute o sicurezza. Il funzionamento sicuro delle vetture è, in ogni momento, responsabilità dei concorrenti, tuttavia, come per altre questioni relative alla sicurezza come l'infrastruttura del circuito e i requisiti di sicurezza delle vetture, la FIA adotterà tutte le misure ragionevoli per stabilire e comunicare parametri accettabili in cui si svolgono le gare.

Pertanto, la FIA ha avviato un'analisi della situazione in Qatar per fornire raccomandazioni per future situazioni di condizioni meteorologiche estreme. Va notato che sebbene l’edizione del prossimo anno del Gran Premio del Qatar sia prevista più avanti nel corso dell’anno (1°Dicembre n.d.r), quando si prevede che le temperature saranno più basse, la FIA preferisce intraprendere azioni concrete ora per evitare il ripetersi di questo scenario.

Una serie di misure saranno discusse nella prossima riunione della commissione medica a Parigi. Le misure possono includere, tra le altre cose, linee guida per i concorrenti, ricerca di modifiche per un flusso d’aria più efficiente nell’abitacolo e raccomandazioni per modificare il calendario in modo da allinearlo a condizioni climatiche accettabili. La ricerca in altre serie, come gli eventi di corsa campestre in climi estremi, sarà esaminata per potenziali applicazioni agli eventi in circuito. L’impegno della FIA per una più stretta cooperazione tra i dipartimenti tecnici, di sicurezza e medici sotto la guida del Presidente della FIA faciliterà questo processo”.

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