F1 Qatar: vince Verstappen, doppio podio McLaren con Piastri e Norris

Il pre-gara: dall’obbligatorietà del numero dei giri (max 18) sui set di gomme al ritiro di Sainz

Mai come in Qatar il pre-gara è stato denso di colpi di scena, ma anche di conferme, vedi la problematica relativa alle gomme. Dopo che Pirelli aveva scoperto nella serata di venerdì sui pneumatici usati nel corso della FP1 la presenza di microfratture addebitabili principalmente al contatto della gomma contro i cordoli piramidali usati solamente a Lusail che provocavano dopo più di 20 giri la separazione della mescola dalla carcassa andando così a generare una situazione di potenziale pericolo, la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) nella giornata di sabato aveva deciso di cambiare i track limits nelle curve 12, 13 e 14 restringendo la carreggiata lato cordoli di circa 80 cm, riservandosi la possibilità in base alla Sprint di adottare per la gara delle soluzioni molto più rigorose (obbligo di max 20-22 giri su un set di gomme nuovo indipendentemente dalla sosta , con inevitabile obbligatorietà alle squadre di effettuare minimo tre soste).

C’era grande attesa, quindi, domenica pomeriggio per capire quali decisioni sarebbero state prese dalla Federazione in collaborazione con Pirelli in vista della gara, alla luce dello stato delle gomme al termine della Sprint. Alla luce delle tante Safety Car entrate in pista che non hanno consentito di poter valutare il comportamento delle gomme sui 19 giri complessivi di Sprint, sono state prese in considerazione le gomme usate da diversi piloti al via della Sprint (tra i quali ad esempio Leclerc per Ferrari e Russell per Mercedes), che nei controlli effettuati da Pirelli hanno nuovamente ripresentato il fenomeno precedentemente riferito.
Per questi motivi, pertanto, la Federazione in collaborazione con F1 e Pirelli per motivi di sicurezza ha stabilito un numero massimo di giri da effettuare che con le gomme nuove indipendentemente dalla mescola (18), mentre per i set di gomme usati è stata presa come riferimento (come si evince dalle Race Director's Event Notes V4) la tabella sotto pubblicata, in cui Pirelli ha indicato il numero di giri ancora a disposizione. Alla luce dei 18 giri massimi consentiti per set di gomme nuovo, si evince come dovranno essere minimo tre le soste consentite per ciascun pilota, pena la squalifica del pilota dall’ordine di arrivo della gara.

Contestualmente alle decisioni assunte dalla Federazione sul fronte gomme, il pre gara del Gp del Qatar ha visto la decisione della Red Bull di far partire Sergio Perez dalla pitlane, al fine di poter riparare la monoposto del pilota messicano, sostituendo il telaio e montando una power unit nuova.
Sul fronte Ferrari, una volta rilasciata alla squadra la macchina dopo il parco chiuso è stata rilevata sulla monoposto di Carlos Sainz Jr una perdita di carburante legata a un problema all’altezza del serbatoio (potrebbe essere legato a un passaggio particolarmente eccessivo sui cordoli negli ultimi giri della Sprint, ma si tratta di un’ipotesi che deve essere ancora verificata). I meccanici hanno provato a riparare al meglio possibile il danno, ma una volta inserito nuovamente il carburante c’è stata un’ulteriore perdita, che ha costretto il pilota spagnolo ad alzare definitivamente bandiera rossa. Prima ancora che la gara prendesse il via.