Red Bull e la conquista del sesto titolo costruttori

McLaren: il secondo posto di Lando Norris e il primo podio in F1 di Oscar Piastri

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Alle spalle di Verstappen, troviamo così in seconda e terza posizione le McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri (al suo primo podio nella massima serie motoristica), a conferma del buon feeling della MCL60 con la pista di Suzuka, e comunque con quelle piste che presentano delle curve a medio-alta velocità. Una caratteristica, questa, che si era già vista a Silverstone, e che Suzuka ha nuovamente confermato, oltre alla bontà del nuovo pacchetto aerodinamico introdotto a Singapore, che consentirà al team di Woking di guardare con una certa fiducia alle prossime gare, per quanto riguarda la lotta al quarto posto della Classifica Costruttori con l’ Aston Martin.

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Soffermandoci alla gara, bisogna dare atto al sopra raffigurato Lando Norris di essere stato l’unico ad aver provato (senza riuscirci del tutto) ad avvicinarsi alle prestazioni di Verstappen. Se al via il giovane Lando riesce a superare Piastri, in occasione della Virtual Safety Car (durata un giro e necessaria per rimuovere i detriti rimasti in pista all’altezza della Spoon Curve dopo il contatto tra Perez e Magnussen) la McLaren richiama ai box il giovane rookie australiano (14°giro) montandogli un set di gomme dure, che gli consentiranno di salire in seconda posizione, una volta che i principali avversari hanno effettuato la prima sosta ai box. Dall’altro lato dei box, Norris (passato alle gomme dure nel corso del 18°giro) comincia a dimostrare un miglior passo gara rispetto a Piastri, motivo per il quale una volta arrivato alle spalle del rookie australiano, chiede alla squadra di farlo passare. Se nel corso del 26°giro Piastri riuscirà a difendersi piuttosto bene, nel corso del 27°giro avviene all’altezza di curva 1 lo scambio di posizioni tra piloti McLaren, con Piastri che lascia salire in seconda posizione Lando Norris, il quale giro dopo giro confermerà di avere un maggior ritmo, chiudendo con un vantaggio di 17”107 rispetto al compagno di squadra. Come dichiarerà poi lo stesso Piastri (nominato dagli appassionati di tutto il mondo Driver Of The Day del Gp del Giappone) al termine della gara, quella di Suzuka non è stata la sua miglior gara, ma è stata sufficiente per conquistare un trofeo (dopo il secondo posto fatto registrare nella Sprint del Gp del Belgio).

Totally deserved @OscarPiastri is your #F1DriverOfTheDay

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— Formula 1 (@F1) September 24, 2023