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F1 Zandvoort: Verstappen in pole, Norris secondo© Getty Images

F1 Zandvoort: Verstappen in pole, Norris secondo

Max Verstappen conquista la pole position del Gp d’Olanda davanti alla McLaren di Lando Norris e alla Mercedes di George Russell. Albon ottimo quarto con la Williams, Alonso quinto. Ferrari: Sainz sesto, Leclerc nono (a muro). Hamilton eliminato in Q2

27.08.2023 ( Aggiornata il 27.08.2023 09:00 )

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Le difficoltà Ferrari a Zandvoort

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Qualifica al di sotto della aspettative in casa Ferrari, con il sopra raffigurato Carlos Sainz Jr sesto e Charles Leclerc nono, protagonista negli ultimi minuti del Q3 di un incidente in curva 9 (dopo aver perso il retrotreno della sua monoposto in curva 8) che di fatto ha messo fine anticipatamente alle sue qualifiche, che avrebbero quindi potuto avere un esito migliore.
Bisogna dire, però, che fin dall’inizio della weekend la SF-23 ha faticato non poco a Zandvoort per via di un assetto non particolarmente indicato per la pista olandese, che ha visto sia Leclerc che Sainz essere i più veloci nel terzo settore (e primeggiare in fatto di velocità di punta), salvo soffrire nel primo e secondo settore per via di un’ala posteriore di medio carico. Tutto il contrario di quello che dovrebbe essere l’assetto ideale di Zandvoort, dove sostanzialmente è preferibile avere un assetto più carico sul retrotreno, visto che ad eccezione del rettilineo del traguardo non ci sono curve a medio-alta velocità che giustificano il fatto di avere un’elevata velocità di punta).

Un assetto, quello scelto da Ferrari, non frutto di un errore da parte degli ingegneri, ma purtroppo obbligato: essendo di partenza l’avantreno della SF-23 piuttosto debole, se si usa l’ala da alto carico (come richiederebbe la pista di Zandvoort) sul retrotreno aumenta a dismisura il sottosterzo. Elemento, questo, che si riesce a limitare nei limiti del possibile usando l’ala a medio carico, ma che non risolve completamente, al punto che in alcune curve si passa facilmente da un sottosterzo a un sovrasterzo, complicando non poco la vita ai piloti. Se da una parte l’assenza di carico verticale sul retrotreno aiuta come detto Leclerc e Sainz nel terzo settore, dall’altra li penalizza nei primi due settori, e sotto questo aspetto è un vero peccato che di fatto la Rossa non possa usare l’ala ad alto carico portata in Ungheria (e presente a Zandvoort) in quanto non funzionante correttamente sotto il profilo del bilancio, né abbia pensato a un’ala da alto carico specifica per le esigenze della pista di Zandvoort. Un assetto, quello usato nella giornata odierna, che ha visto in più occasioni tra FP3 e qualifiche Sainz e sopratutto Leclerc mancare la frenata in curva 1, andando o sulla ghiaia o il più delle volte sfruttando la via di fuga asfaltata che costeggia curva 2 per poi tornare in pista.

Soffermandoci sulle qualifiche, la Ferrari ha cercato quindi di ottimizzare al massimo il risultato cercando di sfruttare il pacchetto aerodinamico a disposizione, ottenendo, come detto, con Sainz un sesto posto in griglia, accusando peraltro un distacco piuttosto pesante dalla Red Bull di Max Verstappen (1”187). Lo stesso pilota spagnolo, peraltro, al termine delle qualifiche è stato convocato dai commissari per una presunta manovra pericolosa nei confronti di Piastri, spinto quasi sull’erba dal pilota della Rossa, appena uscito dai box. I team radio hanno permesso di scoprire che l’ingegnere di pista di Sainz non aveva avvisato il pilota spagnolo del sopraggiungere della McLaren numero 81, motivo per il quale i commissari hanno ritenuto opportuno sanzionare Sainz con una reprimenda (la prima stagionale) ,mentre nei confronti della Ferrari è stata emessa una multa di 5000 euro per non aver avvisato adeguatamente il pilota.

Come già detto, peggio ancora è andata a Leclerc, qualificatosi nono. Il pilota monegasco dopo aver sofferto in Q1 e Q2, con l’asciugarsi della pista stava recuperando prestazione (nonostante le suddette difficoltà legate all’assetto scelto per la SF-23) e, purtroppo, nel momento in cui stava facendo registrare un giro molto buono (mettendoci come sempre tantissimo di suo) ha finito con il pagare il fatto di aver messo due ruote fuori dalla traiettoria di pista asciutta, perdendo il retrotreno della sua monoposto in curva 8 e andando ad impattare in curva 9 contro le barriere. Un incidente, quello di Leclerc, apparentemente di poco conto, ma che purtroppo ha determinato la sostituzione non solo della scocca, ma anche del cambio (già sostituito prima delle qualifiche assieme al motore): per evitare una penalità in griglia, sulla monoposto del pilota monegasco ne verrà montato uno già usato nelle precedenti gare.

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