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F1 2023, analisi del Mondiale a metà stagione

F1 2023, analisi del Mondiale a metà stagione

In attesa che il Mondiale di Formula 1 riprenda il prossimo 27 Agosto con il Gp d’Olanda, analizziamo quanto avvenuto nella prima parte di campionato

07.08.2023 ( Aggiornata il 07.08.2023 22:49 )

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Il Mondiale degli altri: Alpine, Williams, Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri

Alle spalle del quintetto di testa, troviamo le altre squadre, con Alpine e Williams davanti ad Haas e Alfa Romeo, con AlphaTauri in fondo al gruppo.

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Tra queste squadre non c’è dubbio che quella che ha evidenziato l’involuzione maggiore rispetto alla passata stagione sia stata proprio l’Alpine: passata dall’essere la quarta forza del campionato (dietro al trio Red Bull, Ferrari e Mercedes) lo scorso anno riuscendo a stare davanti alla McLaren, attualmente la scuderia francese è retrocessa al sesto posto della Classifica Costruttori, pagando non solo gli addii di Fernando Alonso e del talentuoso Oscar Piastri, ma anche una monoposto che sulla carta non ha dato i frutti sperati (con i migliori risultati stagionali rappresentati da un terzo posto di Esteban Ocon a Montecarlo, e dal terzo posto del sopra raffigurato Pierre Gasly nella Sprint del Belgio). Troppo poco per una squadra che voleva quanto meno riconfermare i risultati della passata stagione, e che ha spinto la Renault ad attuare un processo di rinnovamento della squadra che ha portato alla sostituzione del Ceo Laurent Rossi con l’ex Direttore dell’Ingegneria Ferrari Philippe Krief (entrato in Alpine lo scorso 21 Febbraio come Vicepresidente dell’area Engineering and Product Performance) e nelle primissime fasi del weekend del Belgio al licenziamento del Dt Pat Fry (da novembre in Williams, sostituito pro tempore da Matt Harman), dello storico Ds Alain Permane (sostituito ad interim da Julian Rouse) e del Team Principal Otmar Szafnauer, con validità a partire dal Gp d’Olanda. Se per il momento l’incarico di Team Principal verrà assunto ad interim dal neo Vicepresidente Bruno Famin, l’obiettivo della casa francese si chiama Mattia Binotto, con l’ex Team Principal Ferrari che potrebbe diventare il Responsabile del progetto F1 per Alpine. Se numerose fonti danno per fatto l’accordo, la domanda che in tanti si pongono è quando Binotto sarà realmente operativo: a partire dal prossimo Dicembre (rispettando così i 12 mesi di gardening leave richiesti per un tecnico di alto profilo) o se già da Settembre (cercando in tal senso un accordo con la Ferrari)? Solo le prossime settimane potranno aiutarci ad aver chiara questa situazione.

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In queste prime gare di campionato è apparsa in crescita la Williams, che sopratutto nelle piste più veloci ha potuto contare sull’incredibile talento di Alexander Albon (raffigurato davanti all'Aston Martin di Lance Stroll), che ha potuto assicurare al team di Grove un decimo posto in Bahrain, un settimo posto in Canada e un ottavo posto nella gara di casa a Silverstone. In Belgio, purtroppo, la rottura dei cestelli dei freni (con aumento della temperatura delle gomme, e con inevitabile consumo delle stesse) ha portato il team guidato da James Vowles a chiudere in quattordicesima posizione con Albon, e in diciassettesima con Sargeant, ma a questo punto c’è grande attesa in Williams non tanto per la ripresa di campionato a Zandvoort, quanto per la tappa successiva a Monza, dove la FW45 dovrebbe ben figurare, con l’obiettivo di classificarsi all’interno della top 10.

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Alle spalle di Alpine e Williams, troviamo le due monoposto motorizzate Ferrari: Haas e Alfa Romeo. Il team guidato da Gunther Steiner ha evidenziato dei pregevoli risultati in qualifica sopratutto con il sopra raffigurato Nico Hulkenberg (decimo posto in griglia in Bahrain, Arabia Saudita, Australia e Ungheria, settimo posto in griglia in Spagna, quinto posto in griglia in Canada, ottavo posto in griglia e quarto posto nella Sprint Shootout in Austria), ma purtroppo in gara ha finito con il pagare l’eccessivo degrado gomma di cui sembra soffrire la VF-23, raccogliendo come migliori risultati un sesto posto nella Sprint in Austria e un settimo posto in Australia con Hulkenberg, e due decimi posti in Arabia Saudita e a Miami con Kevin Magnussen, apparso più in difficoltà rispetto alla passata stagione.

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In difficoltà è apparsa anche l’Alfa Romeo, con il sopra raffigurato Valtteri Bottas decisamente sottotono, e che fin qui ha raccolto solamente un ottavo posto in Bahrain e un decimo posto in Canada con il pilota finlandese, e due noni posti in Australia e Spagna con Guanyu Zhou. Solo in Ungheria con il debutto del format sperimentale dell’Alternative Tyre Allocation la squadra guidata da Alessandro Alunni Bravi aveva dato la sensazione di un risveglio (alla luce del quinto posto in griglia di Zhou e del settimo posto di Valtteri Bottas), ma purtroppo in gara non sono riusciti a confermarsi. L’auspicio è che con la ripresa del campionato l’Alfa Romeo possa dare qualche segnale di risveglio in quella che sarà l’ultima stagione della partnership con il team Sauber, visto che nel biennio 2024-2025 la Sauber tornerà a correre con il proprio nome in vista di diventare dal 2026 team ufficiale Audi, mentre secondo alcune indiscrezioni Alfa Romeo dovrebbe rimanere comunque in Formula 1, ma al fianco di Haas, in quanto le power unit Ferrari messe a disposizione del team americano verrebbero rebrandizzate con il marchio della casa del Quadrifoglio.

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In fondo al gruppo troviamo l’AlphaTauri, che nella prima parte di campionato ha evidenziato una profonda instabilità al retrotreno, su la cui la squadra ha già cominciato a lavorare per debellarla definitivamente. Se Yuki Tsunoda (sopra raffigurato) è riuscito a conquistare i tre punti raccolti in Classifica Costruttori, grazie ai decimi posti raccolti in Australia, Azerbaijan e Belgio, Nyck De Vries al debutto in Formula 1 ha sofferto molto le problematiche di questa macchina, non riuscendo ad esprimere tutto il suo talento che aveva mostrato in Formula E conquistando il titolo 2020/2021 al volante della Mercedes, e lo scorso anno in Formula 1 in Williams nel Gp d’Italia, dove, al debutto nella massima serie motoristica (per sostituire Alexander Albon, operato di appendicite), aveva conquistato un meritatissimo nono posto.
Al suo posto è stato richiamato in Ungheria Daniel Ricciardo, con l’auspicio che l’esperienza del pilota australiano di origini italiane possa aiutare il team di Faenza a risalire la china.

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