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F1 Monaco: Verstappen in pole, Leclerc retrocesso in sesta posizione© Getty Images

F1 Monaco: Verstappen in pole, Leclerc retrocesso in sesta posizione

Il campione olandese beffa per 84 millesimi Alonso e conquista la sua prima pole position a Montecarlo. Leclerc retrocesso dal terzo al sesto posto per un impeding ai danni di Norris, originato da una svista del muretto Ferrari

28.05.2023 ( Aggiornata il 28.05.2023 07:01 )

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La zampata del campione. Quando Alonso e il team Aston Martin erano pronti a festeggiare a Montecarlo una pole per entrambi speciale, Max Verstappen con un ultimo settore ai limiti della perfezione è riuscito a trovare gli 84 millesimi che alla fine hanno fatto la differenza, regalandosi l’emozione della prima pole in carriera lungo le anguste stradine di Montecarlo.
Una pole, quella del Gp di Monaco ad opera di Verstappen, assolutamente impensabile nel corso della FP1 del venerdì, che aveva visto il campione olandese in evidente difficoltà a bordo della sua RB19 per via di un retrotreno piuttosto ballerino, e con una monoposto che a seconda dei tratti di pista soffriva di sottosterzo o di sovrasterzo. Presumibile, a differenza di quanto avviene su altre piste, che l’assetto studiato al simulatore non avesse dato dei buoni frutti, al punto da costringere Verstappen via radio a richiedere al proprio ingegnere di pista Andrea Lambiase di tornare ai box perché altrimenti non sarebbe riuscito ad evitare l’incidente. A questo punto, in casa Red Bull non si è perso tempo, e dopo una piccola modifica nella seconda parte della FP1, in FP2 con più tempo a disposizione la squadra è riuscita a trovare un migliore set-up, consentendo a Verstappen di tornare ad essere il campione che abbiamo ammirato in queste prime gare, capace di conquistare la migliore prestazione sia in FP2 che in FP3, così come in Q1 e Q2.

Nel corso del Q3, però, un errato riscaldamento delle gomme impedisce a Verstappen di ottenere la migliore prestazione in occasione del primo stint lanciato, con Alonso abile a sfruttare l’occasione e a conquistare la pole provvisoria (1’11”706), con Sainz secondo a 29 millesimi e Leclerc terzo a 53 millesimi, con Russell quarto e più staccato, e Verstappen solo quinto, il quale, però, effettuando un nuovo tentativo lanciato dopo due giri di preparazione passa in testa con il tempo di 1’11”654, risultando 52 millesimi più veloce del pilota asturiano.
Alonso e Leclerc, però, non demordono, e prima il pilota monegasco (1’11”471) e poi il campione asturiano (1’11”449) si riprendono la testa della qualifica. Verstappen torna in pista per l’ultimo tentativo lanciato, e al termine del secondo settore il suo ritardo nei confronti di Alonso supera i due decimi. Il campione olandese sembra ormai destinato al terzo posto in griglia alle spalle di Alonso e di Leclerc, ma in quel terzo e ultimo settore Verstappen da tutto se stesso non esitando a prendersi numerosi rischi (toccando il muro sia all’altezza della seconda chicane delle Piscine, sia nell’affrontare l’ultima curva intitolata ad Anthony Noghes, sia in prossimità del traguardo) pur di azzerare il distacco di poco più di due decimi rimediato nel secondo settore. Verstappen non solo ci riesce brillantemente ricordando il miglior Schumacher di sempre, ma addirittura conquista la pole position del Gp di Monaco (1’11”365)con 84 millesimi di vantaggio nei confronti di Alonso.

Una pole, quella di Verstappen a Monaco, che ci dimostra una volta di più la crescita e il valore tecnico nel corso degli ultimi anni ha saputo raggiungere il campione olandese, dimostrando di meritare una volta di più il doppio titolo mondiale vinto nel 2021 e nel 2022. A maggior ragione su una pista sulla carta poco favorevole alla sua RB19.

Per un Verstappen che conquista a Montecarlo una preziosissima pole position, dobbiamo registrare in casa Red Bull anche l’ultimo posto di Sergio Perez, che ha rappresentato il primo colpo di scena della giornata. Su una pista che sulla carta avrebbe dovuto esaltare le doti di guida del messicano (vincitore del Gp dello scorso anno, ed autentico specialista sui circuiti cittadini), Perez ha commesso un errore gravissimo da accettare per un pilota d’esperienza del suo calibro, arrivando troppo veloce alla curva di Sante Devote, e a quel punto impattare contro le barriere con il retrotreno riportando dei danni piuttosto pesanti. Aldilà della sospensione anteriore che sembra distrutta (al pari dello specchietto retrovisore, finito per via dell’impatto all’interno dell’abitacolo) in casa Red Bull dovrà essere valutata con molta attenzione la zona del cambio, per via della violenza dell’impatto, seppur assorbito dalle barriere. Un errore, questo, che costringerà Checo a partire dal fondo delle griglia, consapevole del fatto che a Montecarlo una rimonta è molto difficile (a oggi i precedenti attestano che chi è partito dall’ultimo posto nella migliore delle ipotesi è sempre arrivato quinto, vedi Schumacher nel 2006 o Alonso nel 2010).

Tra i protagonisti delle Qualifiche del Gp di Monaco, non possiamo non citare Fernando Alonso. Mai come in questa occasione il campione asturiano è stato vicino a regalare all’Aston Martin la prima pole della sua storia in Formula 1, e sopratutto a mettere fine al suo digiuno di pole che dura dal 21 Luglio 2012, quando Alonso conquistò a bordo della Ferrari F2012 la pole position del Gp di Germania. Purtroppo, però, alla fine Verstappen è riuscito nel terzo settore a fare la differenza trovando gli 84 millesimi che alla fine sono costati la pole position.
Comprensibile, al termine delle qualifiche il dispiacere degli uomini Aston Martin per la pole mancata, ma in ottica gara l’Aston Martin ha ancora tanto da dire, per via di un’AMR23 che si adatta molto bene alle anguste vie del Principato di Monaco, ma non solo. Già al via Alonso potrebbe avere un’occasione d’oro per prendere la testa della gara beffando Verstappen, potendo contare su un primo settore in cui l’AMR23 si è confermata sia nelle libere che in qualifica la monoposto da battere (almeno nelle mani del pilota asturiano, visto che con la stessa monoposto Stroll è stato eliminato in Q2 con il 14°tempo). L’importante, però, sarà non commettere errori in fase di partenza, evitando qualsiasi possibilità d’incidente. Cosa, questa, tipica a Montecarlo.

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