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F1 Arabia Saudita: Perez in pole, Verstappen penalizzato dal semiasse© Getty Images

F1 Arabia Saudita: Perez in pole, Verstappen penalizzato dal semiasse

Il pilota messicano riconferma la pole dello scorso anno davanti a Leclerc (paritrà dodicesimo per l’utilizzo della terza centralina stagionale) ed Alonso. Solo quinto Sainz, Verstappen quindicesimo ed eliminato in Q2 per la rottura del semiasse posteriore destro

19.03.2023 ( Aggiornata il 19.03.2023 08:42 )

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La pole di Perez e la rottura del semiasse posteriore destro sulla monoposto di Verstappen

Una qualifica dai due volti. Se da una parte la Red Bull può festeggiare con pieno merito la pole position conquistata da Sergio Perez, dall’altra desta preoccupazione la rottura al semiasse posteriore destro occorso a Max Verstappen, che ha privato il campione olandese di una pole position che era decisamente nelle sue mani. Fin dal suo approdo a Gedda, infatti, Verstappen (nonostante avesse sofferto di mal di stomaco nei giorni antecedenti il weekend in Arabia Saudita, al punto da posticipare la partenza di un giorno e di arrivare in circuito solamente nella mattinata di venerdì) aveva fin da subito impressionato gli addetti ai lavori per la facilità con cui aveva ottenuto dei tempi cronometrici sul circuito del Sakhir, ottenendo con molta facilità il miglior tempo nelle tre sessioni di prove libere, con 483 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra Perez in FP1, con 208 millesimi di vantaggio sull’Aston Martin di Alonso in FP2, e addirittura con 613 millesimi di vantaggio su Perez in FP3.
Una superiorità tecnica schiacciante, quella di Verstappen e della Red Bull, al punto che per gli addetti ai lavori era quasi scontato pensare al campione olandese quale candidato numero uno alla conquista della pole position. In Formula 1, però, mai dire mai, ed è quello che è avvenuto puntualmente nel corso delle qualifiche. Se il Q1 vede Verstappen chiudere con un vantaggio di 483 millesimi su Perez ribadendo di fatto il quadro già visto sopratutto in FP1 e FP3, ecco in Q2 arrivare improvvisamente il classico colpo di scena: se nel primo tentativo lanciato il campione olandese è costretto ad abortire il giro per un errore commesso nel primo settore che ha rischiato molto seriamente di mandarlo ad impattare contro un muro, nel secondo tentativo lanciato quando è in scia a Sergio Perez, Verstappen improvvisa comincia a rallentare.

Poco dopo un team radio in cui Max parla a caldo di un problema al motore, con la squadra che lo invita a tornare urgentemente ai box, dai quali di fatto non ripartirà più. Ascoltando con attenzione il team radio, alcuni rumori avevano addirittura fatto sospettare del cambio (sostituito dal compagno di squadra Perez nel corso delle libere del venerdì, nonché dallo stesso Verstappen poco prima delle qualifiche), ma da un’analisi più approfondita è emerso in seguito che a frenare in Q2 il campione olandese non è stato il motore o il cambio, ma la rottura del semiasse posteriore destro sulla RB19.
Comprensibile al termine delle qualifiche la delusione del Team Principal Red Bull, Chris Horner, secondo il quale bisognerà esaminare molto bene la macchina per capire cosa sia realmente successo, senza però nascondere che con il giro completato in Q1 Verstappen avrebbe potuto comunque qualificarsi almeno in quarta posizione.
Invece Verstappen partirà dal quindicesimo posto in griglia, con l’obiettivo di dar vita a una nuova entusiasmante rimonta, dopo quelle compiute lo scorso anno in Ungheria e in Belgio, arrivando in entrambi i casi alla vittoria, forte di una monoposto che sembra fare dell’efficienza aerodinamica il suo biglietto da visita.

Se Verstappen, come detto, dovrà partire dal quindicesimo posto, il suo compagno di squadra Sergio Perez può festeggiare una pole position (la seconda consecutiva a Gedda dopo quella dello scorso anno), che ribadisce una volta di più il feeling del pilota messicano con la pista saudita. Fondamentale per la conquista della pole è stato il primo tentativo lanciato in Q3, visto che nel secondo non sono mancati degli errori. Per Perez il Gp rappresenta l’occasione per guadagnare il maggior numero di punti possibili, con il sogno di poter conquistare la testa della classifica in caso di vittoria della gara e qualora Max arrivi alle sue spalle.

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