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F1 Russia: Lando Norris e la prima pole in carriera© Getty Images

F1 Russia: Lando Norris e la prima pole in carriera

Il giovane talento della McLaren conquista la pole position del Gp di Russia davanti a Carlos Sainz Jr (Ferrari) e a George Russell (Williams).

25.09.2021 ( Aggiornata il 25.09.2021 23:18 )

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La pole che non ti aspetti. Al termine di una giornata pesantemente condizionata dal maltempo (sopratutto in mattinata con la cancellazione della FP3 e delle gare di F2 e F3), a conquistare la pole position del Gp di Russia (quindicesima priva del Mondiale 2021 di Formula 1) non è né la Mercedes, né tantomeno Lewis Hamilton, ma a sorpresa la McLaren con al volante un Lando Norris in stato di grazia, seguito da Carlos Sainz Jr (Ferrari) e dal sorprendente George Russell (Williams). Era dal Gp del Brasile 2004 che i tre team storici della Formula 1 non si piazzavano insieme nei primi tre posti di una qualifica: allora a conquistare la pole position era stato Rubens Barrichello (Ferrari), seguito da Juan Pablo Montoya (Williams-BMW), e da Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes). Solamente in quarta posizione troviamo la Mercedes con Lewis Hamilton, autore come vedremo di una serie di errori nel finale di qualifica impensabili per un sette volte campione del mondo, mentre Valtteri Bottas si è dovuto accontentare solamente del settimo posto.

Lando Norris e la rivincita di Spa

Una squadra in decisa ripresa. Dopo la vittoria di Daniel Ricciardo a Monza, a Sochi è stato Lando Norris a regalare una nuova soddisfazione alla McLaren conquistando in Russia la sua prima pole in carriera in Formula 1, e riportando così dopo nove anni la McLaren davanti a tutti in qualifica (l’ultima pole risaliva infatti al 24 Novembre 2012 e venne conquistata in Brasile da Lewis Hamilton, all’ultima gara con il team di Woking prima di approdare in Mercedes). Un vero e proprio risarcimento da parte del destino, perché anche in Belgio Norris aveva estremamente ben impressionato in qualifica sul bagnato, salvo poi andare purtroppo ad impattare piuttosto violentemente contro le barriere per via della troppa acqua presente in pista, partendo in griglia dalla nona posizione.
In questo caso fondamentale è stato scendere in pista tra gli ultimi con gomme slick, fare un doppio giro di riscaldamento dando così modo alle gomme soft di trovare la giusta finestra di esercizio e ottenere così il giro più veloce (1’41”993). Se da una parte il giovane Lando è felice per la prima pole in carriera conquistata oggi, dall’altra è però consapevole del fatto che a Sochi ci sia tanto spazio fino alla prima curva, e che sopratutto in partenza il fatto di essere in pole potrebbe essere uno svantaggio per via della scia offerta a chi insegue (in questo caso Sainz), visto e considerato anche il precedente del 2019 occorso in casa Ferrari, con Sebastian Vettel (terzo in griglia) che nel giro di poche curve conquistò la testa della gara ai danni del compagno di squadra Charles Leclerc, che partiva dalla pole position. Ecco, quindi, che l’obiettivo primario per Norris domani in gara sarà quello nei limiti del possibile di mantenere la testa della corsa al via, e cercare di ottenere il maggior numero di punti possibili per ampliare il vantaggio sulla Ferrari per quanto riguarda la lotta per il terzo posto in Classifica Costruttori.

Se Norris parte in pole position, anche Daniel Ricciardo ha comunque disputato una buona qualifica, conclusa in quinta posizione, nonostante in Q1 abbia ostacolato l’Aston Martin di Lance Stroll, costringendo il pilota canadese a rallentare in curva 2 per evitare una possibile collisione. Al termine delle qualifiche la Direzione gara ha convocato per dei chiarimenti il pilota australiano di origini italiane, optando alla fine per una semplice reprimenda nei suoi confronti.

Il miracolo di Sainz

Partire in prima fila e dalla seconda posizione in griglia dopo aver superato la Q2 in decima posizione e per soli 52 millesimi. Una vera e propria impresa, quella di Carlos Sainz Jr, resa possibile grazie al miglioramento delle condizioni della pista, e al conseguente utilizzo nel finale di qualifica della gomma slick. Se con le gomme intermedie la Ferrari numero 55 era apparsa in evidente difficoltà superando la Q2 con il decimo tempo e con un vantaggio di soli 52 millesimi sulla Aston Martin di Sebastian Vettel e ottenendo nel primo tentativo in Q3 il nono tempo, con il passaggio alle gomme slick (e in particolare alla gomma soft, la mescola C5 portata da Pirelli) la Rossa è tornata a mostrare il potenziale già intravvisto parzialmente nella giornata di ieri, con Sainz abile a trovare la giusta finestra di esercizio delle gomme scaldandole correttamente, ottenendo così il tempo di 1’42”510, migliorando di un secondo e mezzo il miglior tempo ottenuto da Hamilton con gomme intermedie (1’44”050) nel corso del primo run. Tempo, quello di Sainz, migliorato, come detto, da Norris nel corso dell’ultimo run, a dimostrazione che nel caso in cui lo spagnolo fosse riuscito ad effettuare l’ultimo giro lanciato dopo il giovane talento della McLaren, probabilmente sarebbe stata sua la pole position.
In ottica gara la Ferrari può sicuramente fare molto bene visto il discreto passo gara evidenziato nella simulazione svolta nella seconda parte della Q2 corsa ieri, ma la cosa più importante sarà fare una buona partenza, e al contempo cercare di conquistare il maggior numero di punti possibili, visto e considerato che Charles Leclerc partirà dal fondo dello schieramento per via dell’utilizzo della quarta power unit stagionale. Eppure, nonostante questo, il pilota monegasco non ha esitato ad effettuare alcune tornate in Q1 anche per fare alcuni giri su pista bagnata (a differenza di Max Verstappen, anch’egli alla quarta power unit stagionale, che però al contrario di Charles ha preferito non compiere alcun giro lanciato per evitare di correre rischi inutili). L’obiettivo che Leclerc si pone per la gara di domani è di entrare nella top 5, ma calcolando che a Sochi non è semplice sorpassare, è più realistico pensare a un ingresso in zona punti, con il monegasco pronto ad approfittare in qualsiasi momento delle situazioni che si dovessero andare a prospettare.

Il coraggio vincente di Russell

Azzardare per primo il passaggio dalle gomme intermedie a quelle soft. George Russell si conferma ancora una volta un pilota di talento cristallino capace di ottimizzare il rendimento della sua Williams sul bagnato. Era successo a Spa-Francorschamps con il secondo posto in griglia, è successo nuovamente oggi a Sochi con un preziosissimo terzo posto al termine della qualifica, dopo che il 23enne pilota di King’s Lynn era stato anche il primo pilota in top 10 a passare alle gomme slick. Una scelta inizialmente azzardata che con il senno di poi si è rivelata essere a dir poco vincente. Se all’inizio la monoposto tendeva un po' a sbandare comprensibilmente, dopo i primi giri necessari a mandare la gomma in temperatura è emerso una volta di più il talento di un pilota che ha saputo ottimizzare sul bagnato la performance di una monoposto, la FW43B, apparsa chiaramente poco competitiva sull’asciutto, trovando una buonissima prestazione (1’42”983), culminata con il terzo posto finale in griglia. Se domani con l’assenza della pioggia Russell inevitabilmente perderà posizioni nel corso delle prime tornate, il giovane talento inglese si è preso comunque la soddisfazione di mettere la sua FW43B davanti alla W12 di Lewis Hamilton, che affiancherà dal prossimo anno in Mercedes.

Mercedes: gli errori di Hamilton

Una vera e propria occasione persa. Con Max Verstappen in fondo alla griglia per il punzonamento della quarta power unit stagionale e la Red Bull in evidente difficoltà con Sergio Perez qualificatosi solo in nona posizione, la Mercedes aveva l’occasione più unica che rara di conquistare l’intera prima fila a Sochi in quella che fin dal 2014 rappresenta una sua roccaforte. Un obiettivo a portata di mano vista la miglior performance di Hamilton in Q1, Q2 e nel primo run della Q3, ma che alla fine è venuto clamorosamente meno nell’ultimo tentativo. Quello decisivo.

Se George Russell ha saputo individuare il momento giusto per passare dalle gomme intermedie alle gomme soft con la sua Williams, soffrendo inizialmente una volta tornato in pista, salvo poi trovare giro dopo giro una maggiore confidenza, proprio l’esitazione della Mercedes nel richiamare i piloti per il cambio gomme è stato il primo errore di un finale di qualifica assolutamente da dimenticare, perché all’errore degli strateghi del team tedesco si sono poi aggiunti a sorpresa quelli di Lewis Hamilton, da sempre uno specialista nell’affrontare la pista bagnata, ma che oggi a sorpresa è sembrato essere più in difficoltà del solito. Prima l’urto al muretto all’ingresso della pitlane (con inevitabile sostituzione dell’ala anteriore e ritardo di circa una trentina di secondi nel cambiare le gomme a Valtteri Bottas, che stava sopraggiungendo alle spalle di Lewis), poi un testacoda nel corso del giro lanciato (dopo un unico giro di riscaldamento) dovuto allo scarso grip hanno di fatto privato la Mercedes e Lewis Hamilton di una pole che sembrava di fatto acquisita, andando così a complicare non poco i piani in vista della gara di domani.

Se la Mercedes (visto anche l’ottimo passo gara evidenziato nella simulazione del venerdì pomeriggio nel corso della FP2) si candida con Lewis Hamilton e con Valtteri Bottas (autore di una qualifica incolore, in cui l’impossibilità di scaldare correttamente le gomme ha sicuramente avuto un peso nel finale di Q3) alla vittoria del Gp di Russia, è altrettanto ovvio, però, che domani al via non saranno consentiti ulteriori sbagli, con Hamilton che dovrà essere bravo a fare una buona partenza senza prendersi troppi rischi, cercando poi di avere una buona velocità di punta per poter così superare sia la Ferrari di Sainz, sia sopratutto la McLaren di Lando Norris, che tante difficoltà aveva generato nel campione della Mercedes nel corso del Gp d’Italia, con il chiaro intento di ottimizzare il numero di punti da acquisire nei confronti del rivale per il titolo mondiale Max Verstappen, costretto a partire dal fondo dello schieramento.

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