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F1 Russia: la vittoria di Hamilton e il sacrificio di Bottas© Getty Images

F1 Russia: la vittoria di Hamilton e il sacrificio di Bottas

Lewis Hamilton vince il Gp di Russia portando a 50 i punti di vantaggio su Sebastian Vettel, ma a far discutere è l'ordine di scuderia imposto dalla Mercedes a Valtteri Bottas nel corso del 25° Giro, che ha privato il pilota finlandese di una vittoria fino a quel momento meritata

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Una gara a due facce. Lewis Hamilton compie forse un passo ancora più importante verso il quinto titolo iridato conquistando il Gp di Russia davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas e alla Ferrari di Sebastian Vettel, portando a 50 i punti di vantaggio sul pilota di Heppenheim, ma non c'è dubbio che la tappa di Sochi verrà ricordata non tanto per la dimostrazione di forza del pilota inglese, abile a superare il rivale al titolo iridato con un bellissimo sorpasso, quanto per l'ordine di scuderia che ha privato Bottas di una vittoria fino a quel momento assolutamente meritata.

Una gara, quella di Sochi, che la Mercedes aveva preparato fin dal via, con Bottas abile a mantenere la testa della corsa e al contempo consentire ad Hamilton di mantenere la seconda posizione grazie a un ottimo gioco delle scie che ha finito con il vanificare l'ottimo spunto di Sebastian Vettel al via.
Il pilota tedesco della Ferrari proverà poi in occasione dell'unica sosta in programma tramite undercut a mettersi davanti a Hamilton, riuscendoci nel corso del 15° Giro, ma è una gioia breve: già nella tornata successiva il pilota inglese riesce con un bellissimo sorpasso in curva 4 a mettersi nuovamente davanti a Vettel in terza posizione, in una fase della gara che vede in testa la Red Bull di Max Verstappen (autore di una primissima fase di gara che lo ha visto superare con gomme Soft buona parte delle monoposto in pista, riuscendo così a risalire fino al quinto posto, prima che le due Mercedes e le due Ferrari non si fermassero per la sosta) seguito dalla Mercedes di Valtteri Bottas.

 
Per Hamilton si prospetta, dunque, una gara in discesa  dovendo Verstappen fermarsi per regolamento nelle ultime tornate per il cambio gomme, e con Vettel che giro dopo giro comincia a perdere terreno nei suoi confronti. Lo scenario che si prospetta è quindi quello di una doppietta Mercedes con Bottas (destinato a ripetere la vittoria di un anno fa su una pista su cui si è sempre trovato molto bene) davanti al suo caposquadra. 

Al 25° Giro, però, la mossa che cambia l'esito della gara: dalla Mercedes, infatti, chiedono a Bottas di lasciar passare Hamilton, sostenendo in seguito come sulla gomma posteriore sinistra in seguito al sorpasso compiuto sulla Ferrari di Vettel si fosse formato un blister (misteriosamente sparito a fine gara). Il finlandese è costretto forzatamente ad accettare, e in maniera plateale in curva 16 avviene lo scambio di posizioni, con Hamilton che, dopo la sosta di Verstappen, ha così via libera per andare a vincere la gara, e con Bottas costretto a rinunciare a una vittoria fino a quel momento assolutamente meritata chiudendo la gara al secondo posto.

 

 

Una mossa, quella messa a punto dal team tedesco, ripresa dalla FOM che pochi istanti prima del sorpasso (24° Giro) riprende il Team Principal Toto Wolff premere il pulsante Tactic prima di parlare con il finlandese.

Un episodio, quello odierno, che riporta alla mente quanto accadde nel Gp d'Austria 2002, quando in casa Ferrari venne chiesto a Rubens Barrichello di far vincere Michael Schumacher al termine di una gara condotta in testa dal brasiliano. Rubinho lasciò passare il campione di Kerpen, ma solo a pochi metri dalla linea del traguardo.

Vero, ordini di scuderia in Formula 1 ce ne sono stati diversi in passato, ma la scelta di privare della vittoria Bottas (pilota sempre estremamente onesto e corretto con tutti) a favore di Hamilton se dal punto di vista della squadra può essere comprensibile, rischia di far male non solo all'immagine della Mercedes, ma anche e sopratutto all'immagine della Formula 1 stessa. 

Tornando a parlare del Gp odierno, buona anche la gara di Sebastian Vettel,  il quale ha cercato di dare il massimo con una monoposto che dopo Singapore conferma di aver perso purtroppo quella superiorità tecnica che aveva ben manifestato nel corso dell'estate non tanto a livello di motore (la power unit attualmente usata dalla Rossa è quella portata al debutto nella vittoriosa gara di Spa-Francorschamps), quanto a livello aerodinamico e di gestione delle gomme, con la Mercedes che al contempo è riuscita a ritrovare un certo feeling con quelle gomme morbide, indigeste fino alla gara del Belgio. La conferma di una perdita di competitività della Rossa sta anche nel quarto posto anonimo di Kimi Raikkonen, autore di ottimi giri veloci, ma mai in grado di poter lottare con le Mercedes, e per di più staccato dallo stesso Vettel.
L'auspicio per i tifosi della Ferrari è che già domenica prossima a Suzuka su un layout di pista diverso da quello di Sochi e diSingapore la situazione possa cambiare con una SF71-H più competitiva rispetto ad oggi, con la consapevolezza, però, che purtroppo anche quest'anno il titolo iridato salvo colpi di scena clamorosi sembra aver preso la strada di Brackley.

Tra i protagonisti della giornata, un cenno lo merita sicuramente Max Verstappen, autore di una bellissima gara con la Red Bull, che lo ha portato a recuperare ben 12 posizioni nei primi 8 giri, concludendo la gara al quinto posto dopo esser stato a lungo in testa. Non ci poteva essere regalo di compleanno migliore per il 21enne pilota olandese (nominato peraltro dai tifosi Driver Of The Day del Gp di Russia), che conferma una volta di più di essere maturato dopo l'errore compiuto lo scorso Maggio a Monaco. Bene anche il compagno di squadra, Daniel Ricciardo, giunto sesto ed autore anch'egli di un'ottima rimonta, forse meno evidente rispetto a Verstappen in quanto condizionato da un detrito che aveva danneggiato la sua ala anteriore, sostituita a tempo di record in occasione della sosta.

 


Scorrendo la classifica, subito dietro alle Red Bull, da segnalare, infine, l'ottimo settimo posto di Charles Leclerc, il quale riesce a posizionare la sua Alfa Romeo Sauber davanti alla Haas di Kevin Magnussen (bellissimo il sorpasso del monegasco ai danni del pilota danese), e alle Force India di Ocon e Perez.

In Classifica Piloti Hamilton porta come dicevamo a 50 i punti di vantaggio su Vettel: 306 i punti del quattro volte campione inglese, contro i 256 del pari titolato campione tedesco della Ferrari. Sale in terza posizione Valtteri Bottas (189 punti), seguito da Raikkonen (186 punti). In quinta e sesta posizione i due piloti Red Bull con Verstappen (158 punti) davanti a Ricciardo, che sale a 134 punti.

In Classifica Costruttori la Mercedes rafforza il vantaggio con 495 punti, seguita dalla Ferrari a quota 442 punti, e dalla Red Bull, che conferma il terzo posto con 292 punti. La Renault resta al quarto posto con 91 punti, seguita dalla Haas, a quota 80. Seguono McLaren (58), Force India (35) e Toro Rosso, ferma a 30 punti.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica prossima, 7 Ottobre, con il Gp del Giappone (diretta esclusiva SKY SPORT F1 HD, differita serale su TV8).

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