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F1, il rebus delle scelte tecniche

F1, il rebus delle scelte tecniche

Redazione

24.08.2016 ( Aggiornata il 24.08.2016 12:00 )

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Continuare a sviluppare la monoposto attuale o investire tutte le risorse e gli uomini a disposizione su quella del prossimo anno. Questo il dilemma al quale sono chiamati a rispondere i vari team al rientro dalla pausa estiva in vista della doppia tappa in Belgio (28 Agosto) e Italia (4 Settembre).

Se da una parte continuare a sviluppare la monoposto corrente può consentire alle squadre di poter comunque continuare a migliorare le proprie performance, è altresì vero che la rivoluzione regolamentare attesa per la prossima stagione cambierà non poco l'aspetto delle attuali monoposto.

L'aerodinamica, infatti, tornerà ad avere un ruolo più importante rispetto alle ultime stagioni, e le gomme, pur mantenendo l'attuale cerchiatura di 13 pollici, aumenteranno di 80 mm la propria larghezza (passando da 245 a 325 mm sull'anteriore, e da 325 a 405 mm sul posteriore) generando da una parte una maggiore impronta a terra (con conseguente aumento di velocità in curva ma anche una diminuzione di velocità in rettilineo), dall'altra un aumento delle varie sollecitazioni alle quali sarà sottoposto il pneumatico stesso.

In attesa di capire cosa decideranno di fare le squadre di medio-bassa classifica, concentriamoci su Mercedes, Red Bull e Ferrari.

Visto il netto strapotere tecnico emerso nel corso della stagione, il team campione del mondo ha deciso fin da ora di concentrare uomini e risorse sulla monoposto 2017. Ci sarà un pacchetto aerodinamico previsto nelle prossime gare, ma si tratta di una evoluzione già studiata da tempo, e non particolarmente significativa. Sul fronte Power unit, prevista, come già avvenuto lo scorso anno, una evoluzione in occasione del Gp d'Italia a Monza.

Scelta obbligata, invece, in casa Red Bull. Dopo la decisione da parte della Renault di spendere tutte le proprie risorse (e gettoni) sulla Power unit del prossimo anno, il team di Milton Keynes ha deciso di sdoppiarsi lavorando da una parte sulla monoposto 2017, e dall'altra continuando a sviluppare da un punto di vista aerodinamico la monoposto attuale.

Situazione incerta in casa Ferrari. Se sotto la direzione tecnica di James Allison, l'intenzione era quella di sviluppare congiuntamente sia la SF 16-H che la monoposto del prossimo anno sulla quale poi montare eventuali soluzioni aerodinamiche che avessero avuto un buon risultato sulla monoposto attuale, con l'avvento di Mattia Binotto alla Direzione Tecnica la situazione sarebbe un po' cambiata. In seguito ai risultati conseguiti a Spa e a Monza (circuiti sui quali la Rossa di Maranello dovrebbe in teoria essere sulla carta davanti alla Red Bull per via della migliore power unit) verrà deciso se continuare a sviluppare la SF 16-H di quest'anno o se dedicarsi interamente alla monoposto della prossima stagione.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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